Food

Barilla

È Barilla e in fondo non ha bisogno di presentazioni. È una delle più note multinazionali italiane nel settore alimentare: pasta, sughi, merendine e una sterminata gamma di prodotti con un fatturato di quasi 4 miliardi di euro e oltre 8mila dipendenti. Questi numeri e l’impronta dei valori fondanti porta Barilla ad avere un’attenzione particolare verso i propri lavoratori, perché tutte le azioni quotidiane hanno alla base un valore preciso che pone “le persone prima del profitto”. Le iniziative di welfare sono innumerevoli, dal fondo di solidarietà sanitaria istituito nel 2011 e allargato ai familiari dei dipendenti nel 2019, alle borse di studio per i loro figli, ai Family Day allo smart working, così sviluppato in Barilla da permettere il regolare svolgimento dell’attività produttiva anche in piena Pandemia. Nel 2020 Barilla ha donato 11 milioni di euro a tutti i suoi dipendenti nel mondo, che si è tradotto in mille euro in più in busta a paga a prescindere dalla tipologia contrattuale e in aggiunta ai tradizionali bonus annuali.

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Personaggi ed interpreti

“L’Hr ha un compito: connettere due mondi, quello delle fabbriche e quello delle vendite”. È la frase che spesso ripete nelle interviste Ruggero Rabaglia, direttore delle risorse umane per Barilla in Italia. Laureato in Economia a Parma inizia a costruire la sua carriera nelle risorse umane in Ocme (macchinari industriali) per poi passare ben presto a Barilla nel 2000. Nel corso di questi 21 anni scala tutte le posizioni con esperienze da senior manager anche a livello europeo, nelle diverse sedi di Barilla. Dal 2017 è nominato direttore delle risorse umane per l’area italiana dell’azienda. Nei candidati cerca “energia positiva e la capacità di gestire i cambiamenti”.

Il punto forte

L’offerta dei servizi welfare è sterminata in Barilla, tuttavia spicca in modo particolare il modo di pensare. Nel 2021 è stata la prima azienda italiana a vincere il prestigioso Catalyst Award per il suo impegno in soluzioni innovative al fine di creare luoghi di lavoro inclusivi e adatti alle donne. È stata premiata la cultura della diversità, dell’inclusione e della parità di genere in favore delle donne che sono al 38% nelle posizioni di leadership e si punta al 50%. Il Gender Pay Equality di Barilla ha portato le donne, a parità di qualifiche e mansioni, ad avere lo stesso stipendio degli uomini. Traguardo non scontato in Italia.

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