Speciale 100 Ristoranti Innovativi 2025
Realizzato completamente in pietra e non distante dalle mura storiche della cattedrale di Bitonto, la creatura gastronomica dello chef Emanuele Natalizio nel cuore della cittadina pugliese rispecchia fino in fondo la passione del suo pàtron per l’olio extravergine d’oliva, e in ogni suo piatto “Il Patriarca” porta in tavola l’abbinamento ideale con le migliori cultivar del nostro Paese: il ristorante di Bitonto, già premiato come il miglior locale in Italia per l’uso dell’olio Evo, è un vero e proprio tempio dell’alta cucina legata a questa materia prima. Il grande lavoro di divulgazione dell’alimento principe della dieta mediterranea da parte dello chef Natalizio risale al 2008 e vede la collaborazione dell’Università di Bari. Col tempo, la passione di Natalizio per l’olio ha fatto sì che la ricchezza gastronomica pugliese incontrasse la ricerca e la sperimentazione dando vita a una cucina ispirata e centrata. Di conseguenza, nella f ilosofia del ristorante dal 2010 ogni sua ricetta è diventata “oleocentrica”, dall’antipasto al dessert: il percorso degustazione cambia ogni due mesi e con esso il relativo abbinamento di oli – è presente una carta di oltre 70 oli, pugliesi e non, a partire dalle cultival locali come coratina, ogliarola e peranzana – seguendo la stagionalità e ciò che offre il mercato in un determinato momento. Analoga attenzione viene riservata al mondo della pizza, che completa l’offerta gastronomica del Patriarca: anche qui, insieme all’attenzione agli impasti (farine biologiche, semole pugliesi e farine speciali alla canapa sativa, alla carruba, al farro o multicereali) e alle corrette lievitazioni, l’utilizzo del corretto olio extravergine d’oliva è un must.
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CONTATTI
Via Beccherie Lisi
Bitonto (BA)
Tel. 0803740840
[email protected]
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Per chef Natalizio l’olio Evo è un ingrediente, non un mero condimento. Questo principio si traduce in abbinamenti come quello tra la Burrata con battuto di gamberi rossi, gazpacho di pomodoro e peperone, e olio di Olivastra, oppure in un baccalà mantecato con vongole, cozze e gambero rosso crudo marinato in un brodo caldo di vongole, con velo di carpaccio di seppia e peperone crusco, viene abbinato una Nocellara, intensa e profumata. E se sulla frisella di semola va la Coratina, sul filetto di Pesce San Pietro con zuppetta di acqua di crostacei, scampi e gamberi ecco che si abbina una Peranzana