Una sorgente incontaminata tra i boschi di conifere della Valsugana, a 1660 metri d’altezza nel cuore delle Alpi Trentine: è qui che nasce Acqua Levico, un’acqua minerale di montagna, purissima e minimamente mineralizzata, da sempre imbottigliata solo in vetro per preservarne al meglio le caratteristiche, ma anche per un impegno concreto per la salvaguardia dell’ambiente. Il vetro è infatti l’unico materiale completamente puro e riciclabile al 100%. Inoltre, grazie alla scelta virtuosa del vetro a rendere, ogni bottiglia può essere riutilizzata sino a 30 volte, riducendo così sprechi e consumi, e soprattutto evitando la plastica, con un reale beneficio per il pianeta. L’impegno per i valori dell’ambiente e della responsabilità ha permesso all’azienda – diventata dal 2020 la prima società Benefit nel settore delle acque minerali – di raggiungere giù dal 2014 l’impatto zero, ovvero la compensazione delle emissioni di anidride carbonica prodotta nei cicli di produzione. E dal 2019 è arrivata all’impatto positivo, ovvero rimuovere dall’atmosfera il 110% della Co2 emessa annualmente in tutto il ciclo di vita del prodotto, inclusa la produzione del vetro e i trasporti, diventando così la prima climate positive water al mondo.

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CONTATTI

Piazzale Stazione, 6 - Levico Terme (Tn)
Telefono: 0461 702311

Personaggi ed interpreti

A guidare dal 2005 la Levico Acque è il presidente Mauro Franzoni, “La nostra acqua minerale in vetro è ideale per la consegna a domicilio, ma l’aspetto cui teniamo di più è quello valoriale, da condividere con distributori e consumatori. Oggi non basta più avere un prodotto di eccellenza: è necessario produrlo con un’identità chiara e sostenibile da tanti punti di vista, in primis quello ambientale, sociale ed economico”.

Il punto forte

L’Acqua Levico fa bene al pianeta: in collaborazione con Wow Nature, l’azienda ha avviato un programma pluriennale di riforestazione e cura di decine di migliaia di alberi, dalle Alpi al mare, generando impatti positivi sul clima e sull’ambiente verificati dallo standard Fsc (Forest stewardship council). Le foreste interessate sono in Trentino Alto-Adige e Val di Fiemme, ma nei prossimi anni il progetto investirà anche il Parco Fiume Brenta, la città di Padova e infine il Parco Milano Nord.

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