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Libero trading in libero mercato 

La sede del Nasdaq in Times Square a New York

 

Se traspare una cosa dal percorso di Davide Fioranelli è che sa affrontare ostacoli e cogliere occasioni con coraggio. Giovane imprenditore italiano di 29 anni, ha lo stile smart-casual e l’ottimismo ambizioso tipico del Silicon Roundabout di Londra. Forte delle sue esperienze in giro per il mondo, Davide torna nella terra natale portando con sé l’innovativa startup Freetrade.

Dopo essersi laureato alla Luiss di Roma, ha deciso di volare a Shanghai per un master in International Management. Una scelta che lo ha portato alla sede londinese di Kpmg nel 2014. Lì ha incontrato Adam Dodds, anche lui manager nel dipartimento Fintech della prestigiosa società di consulenza. Sono presto diventati amici e dopo poco Adam ha condiviso la sua idea con il collega: creare un’applicazione mobile per il trading adatta ai millennial.

L’idea gli è venuta osservando il funzionamento di altre app d’oltreoceano che permettono di comprare e vendere azioni e Etf a costo zero, come per esempio Robinhood, l’unicorno statunitense creato nel 2013, che ha già raggiunto 2 milioni di utenti negli Usa e in Australia, e ad aprile
di quest’anno ha raccolto 110 milioni di dollari nel suo terzo round di finanziamento.

Originario del Canada, Dodds ha fatto un giro d’orizzonte ed è rimasto stupito di non trovare nessuna iniziativa simile in Europa. Ecco perché, assieme ai collaboratori Davide e Andre Mohamed, ha colto al volo l’occasione e ha creato Freetrade.

Davide Fioranelli, ceo e co-founder di Freetrade

Eppure, a 27 anni Davide sembrava essersi sistemato per la vita: aveva una fidanzata, un posto importante in una grande azienda, una vita a Londra. Ma solo due mesi dopo aver piantato le tende nella capitale inglese, Davide si è lasciato con la fidanzata e, due settimane dopo aver ricevuto una promozione da Kpmg ha deciso di licenziarsi per buttarsi anima e corpo nell’avventura Freetrade, senza mai guardare indietro.

Ma ha avuto ragione. Dopo meno di un anno, Freetrade è stata selezionata come una delle cinque migliori startup britanniche nell’acceleratore Octopus Labs, il nuovo programma di Octopus Ventures dedicato al Fintech. Grazie a questo supporto, Davide e i colleghi Adam e André sono riusciti a costruire una campagna di crowdfunding di successo: in soli 10 giorni hanno raccolto 1,1 milioni di sterline su Crowdcube. Che Freetrade abbia le carte in regola per poter divenire un successo lo testimonia anche la lista d’attesa per accedere alla app che, in attesa del rilascio della versione Beta tra fine 2017 e inizio 2018, nel Regno Unito ha già superato i 10 mila iscritti.

L’app sarà disponibile su iOS o Android e permetterà agli utenti di investire in titoli ed Etf dal mobile, senza limiti minimi. La startup opererà con un modello di business freemium, offrendo certi servizi di base gratuitamente e altri a pagamento, in particolare permetterà l’operatività a costo zero su un numero limitato di titoli, che includeranno quelli più popolari sui mercati americani ed europei, con l’idea di espandere la lista basandosi sul feedback degli utenti.

Il segreto per offrire gratis ciò che da sempre è stato pagato attraverso le commissioni di negoziazione? Una struttura operativa snella che garantisce costi ridotti, ma soprattutto l’idea di remunerare il servizio mediante l’incasso degli interessi sulla liquidità presente nei conti correnti e non investita in azioni o etf.

L’obiettivo di Davide è “portare la zero commissioni in tutta Europa” e “diventare il primo broker tra i millennial, a Londra prima, poi in Italia e nell’Ue”. Democratizzando l’accesso al trading, in particolare per i piccoli investitori e per i nativi digitali.

Da aprile di quest’anno Davide, Adam e André hanno così cominciato la loro espansione aprendo la lista d’attesa anche ai millennial italiani. Questo mese hanno anche aperto la loro sede italiana nel nuovissimo Fintech District di Milano. Questo nuovo passo è motivato principalmente dalla Brexit: “In caso di hard Brexit la nostra licenza potrebbe non avere più valenza come passaporto per operare in tutti gli Stati europei”, spiega Davide.

Il fatto che sia molto più facile aprire una nuova attività nel Regno Unito di quanto non lo sia in Italia, attira anche una valanga di talenti e crea quindi una concorrenza spietata in un mercato già saturo. Riflettendo sul loro primo anno di attività, Fioranelli ammette che “la vita da startup è molto up and down” e che “bisogna avere le spalli forti” per sopravvivere sul mercato britannico.

Al contrario, l’Italia è ancora un terreno quasi vergine ma fertile per lo sviluppo di servizi finanziari innovativi. Fioranelli si dice fiducioso nel potenziale del suo paese di creare nuove opportunità imprenditoriali e spera che questo permetta a Freetrade di avere in mano le chiavi di un successone pan-europeo.

 

IDENTIKIT
Nome Davide Fioranelli
Età 29
Nato a Roma
Vive tra Londra, Roma e Milano
Squadra del cuore Lazio
Libro preferito Zero to One di Peter Thiel
Modello di riferimento Mark Zuckerberg (“Il vero genio è lui”)
Hobby il crossfit e la nutrizione (“Faccio da due anni tutti i lunedì digiuno e questo mi ha dato tanta forza sia fisica che mentale”)

(Tratto dal primo numero di ForbesITALIA in edicola)

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