ritratto di bill gross
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Il “Re dei Bond” Bill Gross dice addio al mondo dei fondi

ritratto di Bill Gross
Bill Gross (janushenderson.com)

“Ho avuto un percorso meraviglioso per oltre 40 anni nella mia carriera, cercando sempre di mettere gli interessi dei clienti al primo posto, inventando e reinventando la gestione attiva dei bond lungo il cammino. Ringrazio i tanti amici e colleghi delle mie due aziende – nulla è possibile senza un team che lavori insieme con un interesse comune”. Con queste parole il “Re dei Bond” Bill Gross, co-fondatore, nel 1971, della società di gestione degli investimenti Pimco, ha annunciato il suo ritiro.

E proprio alla guida di Pimco Gross si era guadagnato il titolo di King of Bond per la sua capacità di anticipare per almeno due decenni i movimenti del mercato, collezionando una delle performance positive più lunghe di qualsiasi altro gestore, tanto da riuscire a mettere insieme il fondo obbligazionario più grande del mondo: il Pimco Total Return Fund, fondato nel 1987. Il patrimonio del fondo si era gonfiato al record di 300 miliardi di dollari nel 2013, generando rendimenti annualizzati del 7,8% dall’inizio alla fine del suo mandato.

Gross, per il quale Forbes stima un patrimonio netto di 1,5 miliardi di dollari, ha annunciato il suo ritiro all’età di 74 anni. Ufficialmente per poter trascorrere più tempo con la famiglia. Nick Maroutsos, co-responsabile delle obbligazioni globali a Janus, diventerà il gestore del portafoglio del fondo a partire dal 15 febbraio.

L’epoca d’oro di Gross ha coinciso con l’esperienza in Pimco, mentre dalla fine del 2014, quando ha iniziato a gestire il Janus Henderson Global Unconstrained Bond Fund le sue fortune sono state alterne. Dopo aver lasciato Pimco, Gross non è stato mai in grado di riconquistare la posizione che aveva una volta. I suoi rendimenti annualizzati inferiori all’1% a Janus non sono stati all’altezza del record raggiunto durante il periodo d’oro a Pimco.

Solo nel 2018 il fondo ha perso quasi il 4%, innescando un flusso di rimborsi per gli investitori che hanno spinto le attività al di sotto di 1 miliardo di dollari, dopo aver raggiunto il picco di 2,24 miliardi all’inizio dell’anno.  Secondo quanto dichiarato, Gross continuerà a gestire i suoi beni personali e intende rimanere attivo negli sforzi caritatevoli. Negli ultimi 20 anni ha fatto donazioni filantropiche per circa 800 milioni. “Sono fuori dai giochi – lascio questo porto per un’altra destinazione con grandi speranze, cieli soleggiati e mare calmo”.

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