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Lifestyle

L’uomo che ha venduto l’orologio più costoso della storia

asta da phillips
Aurel Bacs durante un’asta (Courtesy Bacs & Russo)

Il ruolo ufficiale di Aurel Bacs è Senior Consultant Phillips in Association with Bacs & Russo, ma iconico è il suo posto nella storia: essere l’uomo che ha venduto l’orologio più costoso di sempre. Parliamo del Rolex Paul Newman’s Paul Newman e di quasi 18 milioni di dollari. In esclusiva per Forbes.it, Mr Bacs si sofferma su temi come il collezionismo e la bellezza, la filosofia di vita e l’eleganza.

Nel frattempo Phillips si prepara a lanciare una piattaforma innovativa per i collezionisti di tutto il mondo, la PHILLIPS PERPETUAL (assonanza filologica con il movimento automatico perpetuo…): cioè un’esperienza boutique, una lounge esclusiva dell’orologeria per rendere l’arte del collezionismo una vera e propria art de vivre. Per chi vuol saperne di più, da luglio di quest’anno, l’indirizzo più hot di Londra sarà dunque Berkeley Square, 30.

Ma c’è un’altra vigilia che non lascia dormire i collezionisti, la Geneva Watch Auction: NINE, prevista per l’11 e il 12 maggio.

Tanti i pezzi strepitosi; l’aura del mito è per il Rolex Daytona (Ref. 16528) regalato da Ayrton Senna ad Angelo Parrilla, suo scopritore e mentore, con dedica incisa: “A Angelo da Ayrton 1978”. Ma c’è fibrillazione anche per lo strabiliante Vacheron Constantin “Don Pancho” del 1940, la cui quotazione di partenza, tra i 400mila e gli 800mila dollari, annuncia una gara per gente dal gusto infallibile e dal sangue freddo.

ritratto di aurel bacs
Aurel Bacs nel suo studio (Courtesy Bacs & Russo)

Mr. Bacs, ha temuto, dopo lo strepitoso successo del “Paul Newman’s Paul Newman” nel 2017, di non riuscire a ripetersi nel 2018 e nel 2019?

Ottima domanda. Per rispondere come si deve mi permetta di tornare all’autunno del 2015 quando ho avuto Il piacere di vendere, durante la Only Watch, un pezzo unico come il Patek Philippe Ref. 5016 in acciaio a un prezzo mozzafiato: 7,3 milioni di franchi svizzeri. Ricordo come amici e collezionisti mi avvicinarono al termine dell’asta suggerendomi, a quel punto, di ritirarmi. E in cuor mio accettai che ci sarebbe voluto molto tempo, o addirittura che non avrei più avuto l’occasione di vendere un orologio a una valutazione simile. Ne ero consapevole, e non mi aspettavo certo di riuscire a vendere nel novembre del 2016 il Patek Philippe più valutato di sempre, con Ref. 1518, per una cifra sino a quel giorno impensabile: 11 milioni di franchi svizzeri. E di nuovo in molti mi suggerirono di ritirarmi, sostenendo con franchezza cha mai in questa vita avrei potuto battere simili record e che la mia carriera, se non mi fossi fermato in tempo, era destinata a un inevitabile declino.

E allora non ci vuole molta fantasia per indovinare i commenti quando, solo un anno dopo, ottobre 2017, ho battuto a New York il Paul Newman’s Paul Newman Rolex Cosmograph Daytona per 17,7 milioni di dollari.

Il mio punto di vista è semplice: non mi spaventa il futuro perché non ho mai legato il mio star bene o le mie gratificazioni ai record mondiali, ma unicamente al piacere di condividere emozioni e affinità elettive con gli appassionati di tutto il mondo.

Il Vacheron Constantin “Don Pancho” del 1940
Il Vacheron Constantin “Don Pancho” del 1940 (Courtesy Bacs & Russo)

…e quest’ascesa deve essere stata esaltante per Phillips e “Bacs & Russo”.

Certamente. In Phillips, in ogni dipartimento, si è lavorato duro per oltre un anno e mezzo al fine di preparare adeguatamente il Paul Newman per il mercato. Ancora oggi il mio imbarazzo e pari solo alla mia gratitudine per essere stato io il “lucky guy” che ha avuto la possibilità di vendere quell’oggetto storico.

 

Spesso ho l’impressione che un polso nudo sia il più elegante di tutti. E mi convinco sempre più come la collezione perfetta sia quella che, alla fine, conterà un solo pezzo. Condivide quest’approccio essenziale all’arte del collezionismo?

Posso essere provocatorio? Forse sì, è il polso nudo a esprimere l’eleganza assoluta. Così come il corpo nudo d’altronde, o camminare 50 km a piedi nudi, o bere della semplice acqua pura.

Ma chiediamoci dove ci porta questa forma estrema di minimalismo in un mondo basato sulla Haute Couture o sull’enologia intesa come arte, o ancora sulla magnificenza artigianale di certe auto di lusso.

Belle Arti, strepitosi vini d’annata, automobili e orologi realizzati con maestria sono forme sublimi d’ingegno e bellezza, e il mondo sarebbe un luogo molto più triste se dovessimo farne a meno.

 

La collaborazione tra lei e sua moglie mi fa pensare alla Certosa di Parma di Stendhal dove non si può negare che il personaggio della Sanseverina abbia un ruolo centrale al pari del protagonista… vale anche per “Bacs & Russo”?

Bacs & Russo è un team piccolo, ma molto efficiente e complementare, dove ognuno è consapevole dei rispettivi punti di forza e di debolezza. Molto spesso ci confrontiamo, ci sfidiamo e a volte discutiamo. Ma dopo venti anni è un team senza il minimo segno d’usura.

il rolex regalatto da senna
Il Rolex Daytona (Ref. 16528) regalato da Ayrton Senna ad Angelo Parrilla (www.phillips.com)

 

Un uomo dovrebbe sapere invecchiare con il proprio orologio?

Certo, e per dirla tutta, un uomo dovrebbe sapere invecchiare in generale.

 

Prendiamo l’esempio di un Rolex Submariner. In gioventù, un uomo d’azione lo sceglie per le sue caratteristiche, poi verso i cinquant’anni lo porta come una medaglia, o un messaggio per “iniziati”, ma dopo i sessant’anni, secondo il gusto di Aurel Bacs, quell’uomo e quell’orologio vanno ancora insieme?

Non credo in certe generalizzazioni, semplicemente perché non ci aiutano a capire. Trovo invece molto affascinante quando un uomo porta il suo adorato orologio per quasi mezzo secolo, e non c’è alcuna regola che ci permette di determinare se, compiuti i 70 anni, stanno ancora bene insieme. Ma se entrambi sono invecchiati bene, questa è certamente una delle migliori combinazioni “polso-orologio” che ci siano.

 

Psicologia da viaggio: in volo 11mila metri sopra l’oceano nota un viaggiatore con un Patek Philippe Nautilus e un altro con un Cartier Tank Américaine. Cosa ci dicono questi modelli rispetto alle loro personalità?

Il tema è complesso e non esiste una formula predefinita per esprimerlo. Prima di giudicare i due gentleman in questione studierei il loro stile complessivo: le scarpe, gli accessori (cintura, gemelli, borsa da lavoro) e ancora più importante sarebbe conoscere il loro linguaggio e le loro maniere (come si rivolgono alla crew, come pranzano e anche chi li accompagna).

E solo dopo aver parlato con loro potrei concludere perché la preferenza è caduta su quei modelli e se essi siano stati scelti con coerenza.

 

Se siamo d’accordo nel definire l’orologio un gioiello discreto, possiamo rammentare ad alcuni gentleman le qualità non trascurabili del polsino della camicia?

Non credo di dover scendere in dettagli, ma chiunque ostenti il proprio successo economico in maniera appariscente non può dirsi elegante.

 

Pane al pane: le piacciono gli orologi che superano i 40 mm di diametro?

Io ho un polso piccolo, e non credo che orologi con diametro superiore ai 40 mm mi stiano bene. Ma siccome per ogni regola c’è l’eccezione, se l’orologio è elegante e piacevolmente piatto, son certo che lo gradirei.

 

Ha mai sbagliato la scelta dell’orologio da indossare? Ed esiste un galateo nel scegliere l’orologio adatto all’occasione?

Non so se sia una cosa buona o meno, ma io impiego tanto, forse troppo tempo ogni mattino per scegliere l’orologio adatto alla mia giornata; la scelta dipende dall’agenda, dal tipo di appuntamenti, e contempla anche la scelta dell’abito e del luogo dove devo recarmi. Ma per citare Edith Piaf “Je ne regrette rien” perché, in fondo, commettere errori mi aiuta a imparare.

 

Esiste un momento per liberarsi dall’orologio? Qualcosa di simile a lasciare di proposito il telefono cellulare a casa…

Sì, ma ognuno è chiaramente libero di definire il proprio tempo senza orologio. Il mio, ad esempio, è in camera da letto e durante le vacanze estive, quando vesto in costume da bagno.

 

E questo ci ricorda il dovere. Dove dobbiamo seguirla, nel 2019, per cercare di assicurarci uno dei vostri magnifici lotti?

Qui in Phillips abbiamo piani strepitosi per il 2019, per il 2020 e oltre. Siamo molto determinati ad espanderci geograficamente e abbiamo appena annunciato il nostro concetto d’avanguardia PHILLIPS PERPETUAL, una nuova piattaforma che unisce aste, mostre e innovative partnerships per un’esperienza boutique unica nel suo genere.

 

Ready or not, l’ultima domanda è la più difficile: Mr Bacs, che ore sono?

E’ la tarda mattinata e tra pochi giorni saremo tutti a La Réserve per dare il benvenuto ad almeno 500 collezionisti da tutto il mondo che celebreranno con noi l’arte dell’orologeria alla Geneva Watch Auction: NINE.

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