Business

Venti donne vincenti che fanno impresa (anche) grazie a Instagram

Allegra e Desideria Tantalo (Marzoline)

articolo tratto dal numero di ottobre di Forbes

Sono giovani, ambiziose e credono (ancora) nell’artigianato italiano. Una volta avrebbero faticato a ritagliarsi uno spazio nei salotti della moda ma, oggi, Instagram apre prospettive inedite. La piccola icona colorata che simboleggia una macchina fotografica, entrata nell’olimpo dei social nel 2010, ha trasformato i nostri canoni estetici, democratizzando il concetto di bellezza. E così, se negli anni Novanta era il momento d’oro della fotografia d’autore, irriverente, poco ortodossa ma pur sempre patinata, oggi sono i momenti di vita quotidiana, che si tratti di celebrità o gente comune, a catturare l’attenzione di 500 milioni di utenti in tutto il mondo. Che spesso si chiedono: come ottenere successo dal business online? Queste 20 imprenditrici italiane ce l’hanno fatta e hanno deciso di raccontare a Forbes Italia la loro storia.

MARZOLINE

L’idea  delle giovani gemelle Allegra e Desideria Tantalo, che nel 2017 creano Marzoline, brand che si divide tra Londra e Milano e offre accessori per la testa di lusso. Cresciute tra Roma e Londra, ed entrambe laureate in giurisprudenza, definiscono i loro prodotti “classici e sofisticati”. Il valore aggiunto? L’artigianalità italiana: ogni prodotto  realizzato in Italia in uno storico atelier. @marzoline

BEA BONGIASCA

La prima collezione, “No Rice” fece il suo debutto nel 2014 nello spazio di 10 Corso Como durante la fashion week milanese. Da quel momento, la giovane designer di gioielli, laurea con lode alla Saint Martins di Londra, fa della sua passione per l’Asia orientale e la cultura pop il claim delle sue creazioni. A novembre 2015, Bea si aggiudica il “Premio Giovani Imprese – Believing in the Future” dedicato da Altagamma ai brand emergenti dell’industria creativa italiana. @beabongiasca

BONA CALVI

Classe 1989, dopo gli studi classici  l’amore per il disegno che spinge Bona Calvi all’Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente nei laboratori della Scuola Orafa Ambrosiana, portandola poi nel 2014 a creare le sue miniature. Con quella di una clementina, realizzata per un’amica, Bona comincia a realizzare piccole sculture attraverso la tecnica della fusione a cera persa: piccoli gioielli per vere e proprie micro sculture in bronzo e oro. Nel 2018, apre il suo atelier a Milano. @bonacalvi

EÉRA

Chiara Capitani e Romy Blanga sono due giovani creative cresciute a Milano a pane e moda. Dopo percorsi differenti (Chiara inizia con uno stage a Vogue mentre Romy come brand manager di Chiara Ferragni Collection) le loro strade si incrociano e nel 2019 nasce il brand di gioielli artigianali EÉRA, realizzati in un laboratorio di Vicenza. “I modelli si ispirano ai moschettoni trovati in un negozio vintage di Tokyo. La forma ci ha ispirato per creare anelli, orecchini, collane e bracciali”, racconta il duo creativo. @eera

ESPRESSO OH

Meglio rinunciare ai tentativi di contouring falliti e lasciare le tecniche pi complicate ai make-up artist esperti. La pensa così Espresso Oh, brand di cosmetica che prende ispirazione da un caff espresso. L’idea viene in mente a Chiara Cascella, origini abruzzesi ma milanese d’adozione, convinta che nel make-up ci sia bisogno di un ritorno alla semplicitˆ. A patto che tutto sia 100% made in Italy. @espressoh_official

ESTETISTA CINICA

Nata con il blog estetistacinica.it,  presto diventata una promettente start up grazie al passaparola e al contributo delle moltissime follower che si sono affidate ai consigli di Cristina Fogazzi, ai suoi prodotti di bellezza VeraLab e ai rituali del suo centro estetico Bellavera a Milano. Oggi, L’Estetista Cinica  considerata una delle realtà imprenditoriali di maggior successo con un giro d’affari di 13 milioni di euro derivato da un modello di business che integra online e offline. @estetistacinica

    Bea Bongiasca
    Bona Calvi
    Chiara Capitani e Romy Blanga, EÉRA
    Chiara Cascella.Espresso Oh
    Cristina Fogazzi Estetista Cinica
    Francesca Gatti
    Angela e Antonia Scommegna H A L Í T E
    Licia Florio
    Veronica Varetta LIl Milan
    Gioia Fiorani & Diamante Rossetti Madame Miranda
    Maria Antonella Marino e Alberto Pranovi MILANESI skincare
    Carlotta Minuto (Papusse)
    Michela Panero Rosantica
    Sara Bazzoli ed Elena Bellusci shhh
    Giorgia Gaeta Studio Sarta
    Agnese e Paola, The Maptique
    Sabatino e Iovine Tucibi
    Eugenia Penta & Francesca Filipo, Vernisse
    Viola e Vera Arrivabene Valenti Gonzaga ViBI

GATTI

Nessun tipo di attrezzatura meccanica, né tantomeno elettrica viene impiegata nella loro produzione ma solo strumenti manuali come cesoie e formine in legno. Ciascuna basket bag, fatta a mano in Toscana,  il risultato del lavoro di artigiani che combinano un’estetica minimalista con un immaginario haute couture che attinge dagli anni ’70. Il progetto è di Francesca Gatti, che dopo un’esperienza di 10 anni come fashion buyer ha deciso di scommettere sugli accessori. @gatti_milano

H A L Í T E

Il suo nome, H A L Í T E, ha radici antiche: tradotto dal greco significa “pietra di sale”. Si riferisce a quello cristallizzato in natura, che viene cos“ associato a gioielli e borse. Piccole opere d’arte, frutto dell’intuizione (e dell’amore) di una madre e una figlia, Angela e Antonia Scommegna, che nel 2018 hanno creato H A L Í T E. Sullo sfondo, la Puglia, in particolare Margherita di Savoia, cuore pulsante del brand. @halitejewels

LICIA FLORIO

Licia Florio il nome di un marchio speciale. Ma  prima di questo una storia che inizia con il romanticismo. In salsa milanese. Il primo protagonista  Francio, grande appassionato d’arte. La seconda  Licia, che dopo una vita frenetica nella moda, segue il suo intuito e nel 2010, crea un’etichetta tutta sua che offre capi sportivi, borse e calzature. @liciaflorio_official

LIL MILAN

Se non avete mai sentito parlare di tiny jewelry,  arrivato il momento di rispolverare la vostra cultura orafa. A far tornare questo trend in voga  stata Veronica Varetta, founder del brand milanese, nato nel 2014 mentre Veronica studiava economia. Con le loro linee minimal, i gioielli LIL hanno entusiasmato il popolo di Instagram al punto tale da far nascere una vera e propria community di ragazze che si riunisce per party ad hoc. @lil_milan

MADAME MIRANDA

Dopo aver sviluppato un background nella comunicazione e nel marketing del lusso e della moda in realtà come Hermès e Valextra, Diamante Rossetti e Gioia Fiorani decidono di digitalizzare il settore benessere ideando a febbraio 2017 il primo servizio di bellezza on-demand. Madame Miranda funziona come un servizio di concierge:  la cliente a scegliere dove (per ora Milano e Roma), quando e il tipo di servizio. A questo punto, la palla passa alle beauty specialist. @madamemiranda_com

MILANESI SKINCARE

La storia di Milanesi Skincare pesca le sue radici tra l’Argentina e l’Italia, paesi di origine dei due fondatori Maria Antonella Marino e Alberto Pranovi, che si conoscono nel 2013 a Milano in Bocconi. é in questi anni che, tra una pausa studio e l’altra, sviluppano un rituale: la creazione di maschere viso homemade con ingredienti naturali. Una passione che si trasforma nella  creazione di una linea di prodotti beauty provenienti da coltivazioni biologiche. @milanesiskincare

PAPUSSE

“Il buongusto si vede dal mattino”  il motto che accompagna, e rivela, l’anima del marchio di calzature made in Italy Papusse, nato nel 2016, gusto per un lusso autentico e una sola missione: rivisitare il modello tradizionale delle scarpe friulane in chiave contemporanea. Anima del brand  Carlotta Minuto, poco pi di 30 anni, una laurea a pieni voti e una carriera rapidissima, complice un incontro con Giorgio Armani. @papussemilano

ROSANTICA

Rosantica  frutto dell’intuizione di Michela Panero che ha iniziato la sua avventura artistica a New York, dove ha vissuto per tanti anni. E dove ha tratto ispirazione dalle tendenze locali e dalla moda per creare la label di accessori e gioielli Rosantica. Piume, conchiglie, bamb, legno e pietre dal fascino antico, greco-romano per la precisione, amate da influencer e appassionate dello stile retrò. @rosantica_official

SHHH

Shh nasce attraverso occhi che guardano al passato, su ispirazione di  lunghi pomeriggi estivi, vestiti lavati a mano delle nonne e segreti tra amiche. Il brand milanese di biancheria intima  un’idea di Sara Bazzoli ed Elena Bellusci, già socie e fondatrici dello Studio Tiche, atelier di set & interior design. I loro prodotti sono 100% in cotone, prodotto e ricamato in Italia, dall’estetica un po’ retro. @shh_milano

STUDIO SARTA

Racconti siciliani che prendono forma attraverso linee classiche, pelli di rattan e vitello naturali. Quelle di Studio Sarta non sono semplici borse ma racchiudono una storia di artigianalità che ha casa a Palermo, città in cui gli accessori vengono realizzati a mano dal 2017. Come il modello Pablo Basket, frutto dell’intuizione di Giorgia Gaeta, classe ’85 e una laurea in architettura. @studiosarta

THE MAPTIQUE

Viaggio “esperienzale”: se ne sente parlare da molto tempo soprattutto all’estero. Ma  dall’Italia che hanno deciso di partire Agnese e Paola, fondando nel luglio 2018 The Maptique, digital boutique agency specializzata in strategie di comunicazione cucite su misura del cliente. Parallelamente nasce TheMaptique.com, travel magazine che racchiude guide di viaggio e interviste a personaggi della moda, del design e dell’arte. I social? “Per noi sono importantissimi. Sono un biglietto da visita, un po’ come il primo appuntamento”. @themaptique

TUCIBI

Il nome fa eco alla famigerata “polvere rosa”, e svela l’anima non convenzionale del marchio di accessori Made in Italy fondato nel 2019 da Vincenzo Sabatino e Domenico Iovine, coppia creativa milanese con una lunga esperienza nel mondo dell’architettura legata alla moda. L’ispirazione  lo spirito edonistico degli anni Novanta, musa per eccellenza l’iconica Kate Moss. Ma le sue collezioni sono anche un viaggio in giro per il mondo: Mykonos, Milano, Parigi e Los Angeles. @tucibi

VERNISSE

Una moda che strizza l’occhio alla logica del riuso sostenibile. Questa l’idea di Vernisse, progetto creato nel 2019 dalle designer Francesca Filipo ed Eugenia Penta. Due amiche che si sono messe alla ricerca di tesori nascosti negli archivi e nei magazzini di setifici e piccoli laboratori italiani, a caccia di tessuti e materiali che sembrano venir fuori da vecchie istantanee. Capi unici, lontani dal concetto di stagionalià realizzati in fibre naturali. @le_vernisse

VIBI VENEZIA

Le Furlane rappresentano il cuore di Venezia e la sua storia narra che i gondolieri adottarono queste pantofole di velluto per non rovinare la vernice delle gondole. “Ci piace pensare a queste scarpe come must have nei guardaroba degli antenati”, raccontano le sorelle Viola e Vera Arrivabene Valenti Gonzaga, fondatrici nel 2015 del brand Vibi Venezia. Una realtà nata grazie al supporto degli artigiani in Friuli Venezia Giulia, che hanno imparato la lavorazione dai predecessori della seconda guerra mondiale. @vibivenezia

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .