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Coronavirus, ecco il decreto “Cura Italia”: attivata manovra da 25 miliardi

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (Imagoeconomica)

Una vera e propria manovra economica. È questo il sunto del nuovo decreto di marzo, anche detto decreto “Cura Italia”, varato questa mattina dal Consiglio dei ministri e reso pubblico nella conferenza stampa terminata da poco a Palazzo Chigi (clicca qui per rivederla).

Presentato dal premier Giuseppe Conte e da Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo, rispettivamente ministro dell’Economia e del Lavoro e delle politiche sociali, il nuovo decreto cura Italia mette in campo 25 miliardi di euro, ossia tutto l’indebitamento netto – come dichiara il ministro Gualtieri – per sostenere medici, lavoratori, famiglie e imprese.

Ma non è tutto. Per combattere la diffusione e gli effetti del coronavirus sul sistema economico, sociale e lavorativo dell’Italia, il premier Conte ha affermato che ad aprile sarà varato un nuovo decreto ministeriale, simile a quello odierno, e che in totale sono stati sbloccati 350 miliardi di euro di finanziamenti a sostegno dell’economia reale. 

Le misure contenute nel decreto cura Italia

Conclusa dal ministro Catalfo, a causa degli impegni politici del premier Conte e del ministro Gualtieri, la conferenza stampa di presentazione del nuovo decreto di marzo contro il coronavirus ha svelato sommariamente quali sono le misure economiche innescate dal governo italiano per far fronte all’emergenza, che possono essere sintetizzate, come ha dichiarato lo stesso Gualtieri, in “cinque assi di intervento”:

  • 3,5 miliardi di euro per il sistema sanitario nazionale e la Protezione Civile;
  • più di 10 miliardi di euro per il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito “per fare in modo che nessuno perda il lavoro a causa del coronavirus”;
  • sistema del credito e agevolazione dell’erogazione di liquidità: ufficiale la sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche;
  • In materia fiscale, sospesi gli obblighi di versamento di tributi e contributi: il ministro dell’Economia parla di un differimento al 31 maggio “per le imprese che fatturano fino a 2 milioni” e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi. 
  • misure per le categorie colpite direttamente dalla crisi: tra questi il settore del trasporto merci.

Lavoro: i dettagli delle misure economiche

Come dichiarato dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, ecco come saranno distribuiti i fondi economici previsti proprio per il settore occupazionale:

  • 1,3 miliardi di euro per il Fondo di integrazione salariale;
  • 3,3 miliardi di euro per la cassa integrazione in deroga per un periodo massimo di 9 settimane che andrà a coprire anche le aziende “con un solo dipendente”.
  • circa 3 miliardi di euro per i lavoratori autonomi a tutela del periodo di inattività: essi quindi riceveranno un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Prevista anche la sospensione dei contributi previdenziali.
  • 1,6 miliardi di euro per chi ha bisogno di curare i figli: estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro (con un bonus ulteriore “speciale” per il personale sanitario) . 
  • 500 milioni di euro per l’estensione dei permessi della legge 104: nel periodo marzo-aprile saranno di 12 giorni e non di 3.

Inoltre, è importante sottolineare, come reso dal ministro Catalfo, che il decreto cura Italia congela tutte le procedure di licenziamento attivate dal 23 febbraio in poi, ossia da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus. Infine, riguardo “i lavoratori del settore privato che sono in quarantena – afferma il ministro Catalfo -, questo periodo verrà considerato malattia non computabile ai fini del comporto”.

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