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Una mascherina riutilizzabile all’infinito. L’idea di un’azienda siciliana

 

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mascherina “Drop” – courtesy Cappello Group

Dopo la maschera da sub diventata respiratore, il made in Italy regala un’altra idea innovativa: “Drop”, la mascherina che non si getta mai e che è quindi riutilizzabile all’infinito grazie alla possibilità di cambiare esclusivamente il filtro.

Ideata dall’azienda siciliana Cappello Group (precisamente della città di Ragusa) per combattere la diffusione del coronavirus, “Drop” (“goccia”, in inglese), come rivela alla nostra redazione Giuseppe Cappello, ceo dell’azienda ragusana, “entrerà in produzione a fine maggio”.

Al momento, infatti, il dipartimento ricerca e sviluppo della Cappello Group è impegnata in un passaggio fondamentale: soddisfare tutti i test e requisiti, previsti dalla normativa, per la validazione del prodotto. “Si parla di salute pubblica – afferma Giuseppe Cappello – e quindi prima di andare sul mercato, dobbiamo rispettare tutti i passaggi con cautela. Tuttavia abbiamo potuto evincere che i prototipi della nostra mascherina soddisfano le esigenze emergenziali della popolazione”.

Come è fatta la mascherina Drop della Cappello Group

Entrando nel merito delle caratteristiche tecniche della mascherina anti-coronavirus riutilizzabile all’infinito, lo stesso numero uno della società ragusana (che ha registrato tre brevetti per l’integrazione del fotovoltaico nell’architettura) ha tenuto a precisare che “Drop” non “è stampata in 3D, ma è una maschera in gomma termoplastica con un copri-filtro che trattiene un filtro di protezione ad alte prestazioni, intercambiabile”.

In sintesi, una stratificazione di materiali termosaldati che offre una maggiore protezione contro le particelle disperse nell’aria. La maschera si può lavare e igienizzare giorno dopo giorno, l’unica cosa da sostituire “o dopo 4 ore o a fine giornata (dipende dall’utilizzo) è il filtro. Poi torna come nuova”. 

Inoltre, secondo Giuseppe Cappello, sarebbero anche altri i punti a favore della mascherina: dalla perfetta aderenza al volto, la riduzione dell’inquinamento (dato che si cambia solo il filtro), la possibilità di ottenere un importante risparmio economico. 

Quanto alle tempistiche di produzione, il ceo di Cappello Group ha sottolineato che “trovandoci in un periodo di emergenza, è normale che si perda più tempo a livello produttivo. Stiamo lavorando 24 ore al giorno, ma avendo bloccati determinati processi produttivi, non possiamo andare più veloci di così”. 

Vendita e distribuzione

Se sulla data di inizio produzione Giuseppe Cappello non accetta ritardi ed è abbastanza sicuro “dobbiamo partire a fine maggio”, sul prezzo di vendita della mascherina “Drop” non può ancora fornire delle previsioni, anche se promette che sarà alla portati di tutti.

“Ci sono diverse variabili da tenere in considerazione. Tra queste, la possibilità di poter automatizzare i processi di produzione e l’opportunità di reperire le risorse utili dal mercato interno (e quindi non all’estero). Ovviamente, se queste due possibilità si dovessero verificare, potremo ulteriormente abbassare il prezzo”.

Dove la si potrà acquistare? Anche online, sottolinea Giuseppe Cappello. “Infatti, se da una parte continueremo ad affidarci alla nostra rete di venditori, dall’altra stiamo lavorando alla creazione del sito www.dropmask.it”. 

Come è nata l’idea della mascherina riutilizzabile

mascherina “Drop” con visiera – courtesy Cappello Group

Dare un contributo in un momento di emergenza per tutta l’Italia. È questo, come spiega Giuseppe Cappello, il sentimento che ha portato Cappello Group a realizzare questa mascherina riutilizzabile contro la diffusione del coronavirus. 

Ma non è tutto. Il progetto “Drop” è, infatti, il frutto di quello che possiamo chiamare spirito di adattamento e resilienza. “L’idea di realizzare questa mascherina – sottolinea il ceo dell’azienda siciliana – è nata per una necessità aziendale: volevamo delle mascherine per i nostri dipendenti e famiglie. Abbiamo cercato sui mercati internazionali e abbiamo visto che i prezzi e i tempi erano assurdi. Allora abbiamo deciso di fare da noi, sfruttando tutto quello era reperibile sul mercato italiano”.

Infine, c’è un terzo sentimento che contraddistingue l’operato di Cappello Group: la solidarietà. Infatti, i primi esemplari della mascherina Drop, per un valore commerciale pari a 100mila euro, saranno donati alla Protezione civile regionale della Sicilia, agli ospedali di Ragusa, Vittoria e Modica e al Comando dei Vigili del fuoco della provincia di Ragusa.

Cappello Group: i settori in cui è attiva

Se la mascherina “Drop” è stata l’ultima innovazione di Cappello Group, il core business dell’azienda siciliana presente nel mercato da oltre 50 anni si basa da sempre su due attività ben precise: la lavorazione e la commercializzazione dell’alluminio e il trattamento superficiale dei metalli e la zincatura a caldo dei manufatti ferrosi.

Ma non è tutto. Negli ultimi anni, con la nascita dei brand Micron e Coversun, il Gruppo è diventato un importante punto di riferimento per la produzione, la vendita e l’installazione di moduli fotovoltaici, nonché per la fornitura di soluzioni destinate all’integrazione architettonica degli stessi moduli, offrendo la possibilità di realizzare sistemi energeticamente autosufficienti.

 

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