e-commerce-packaging
Business

Il packaging italiano in corsa per sfruttare l’exploit dell’e-commerce, il caso CMC

e-commerce-packaging
(shutterstock.com)

È sotto gli occhi di tutti come il lockdown abbia dato un’incredibile spinta al settore e-commerce e, a conferma dell’esperienza empirica, arrivano i numeri. Secondo l’analisi NetComm, il Consorzio del commercio elettronico Italiano, da inizio anno sono stati registrati 2 milioni di nuovi consumatori online nel nostro Paese su un totale di 29 milioni, 1,3 milioni dei quali, “nati” a seguito dell’emergenza sanitaria del Covid-19. Un significativo balzo in avanti se si considera che negli stessi mesi dello scorso anno il numero di nuovi utenti e-commerce si attestava a 700.000.

Quello che invece è meno evidente agli occhi dei consumatori è come l’esplosione dell’e-commerce abbia creato un indotto positivo anche in molti settori ad esso connesso, non ultimo il settore del packaging. È il caso ad esempio del gruppo CMC, azienda con sede in Città di Castello (Umbria), che, grazie alla sua esperienza nella costruzione di macchinari innovativi per il packaging e il mailing maturata in più di 40 anni di attività, ha saputo rispondere alle necessità emergenti dei grandi operatori dell’e-commerce, dalla gestione dei picchi operativi all’abbattimento dei costi e ottimizzazione energetica.

Gruppo CMC Packaging
Famiglia Ponti, titolari del Gruppo CMC

Con la sua “CartonWrap”, macchina in grado di realizzare imballaggi dinamici in cartone, protettivi e perfettamente dimensionati al prodotto da spedire, il gruppo CMC è diventando negli ultimi anni un punto di riferimento per i principali operatori internazionali del settore, esportando in tutto il mondo il proprio portafoglio di soluzioni e macchinari altamente innovativi. Un successo che, tradotto in numeri, nel 2019 ha generato un fatturato di circa 61 milioni di euro, registrando una crescita del 17% rispetto all’anno precedente e un tasso di annuo di crescita tra il 2017 e il 2019 del 35%. Un successo che non dovrebbe fermarsi grazie a un portafoglio ordini in forte espansione.

Francesco Ponti, azionista e ceo del gruppo nonché figlio del fondatore Giuseppe Ponti, racconta l’ultimo passo sul sentiero della crescita: l’operazione con cui Francesco e Lorenzo Ponti, supportati dal padre Giuseppe, hanno rilevato le quote di minoranza, riacquistando il 100% del Gruppo CMC, e riorganizzato la capital structure. Con l’operazione di oggi ci prepariamo per affrontare, più patrimonializzati e strutturati, un nuovo importante percorso di crescita”, racconta Francesco. Nell’ambito dell’operazione infatti, Alantra, in qualità di advisor finanziario del gruppo, ha coordinato un club deal di investitori privati, che hanno sottoscritto un aumento di capitale di € 2,5m a fronte dell’emissione di strumenti finanziari partecipativi, e l’emissione di due prestiti obbligazionari per un totale di € 7,0m, interamente strutturati e sottoscritti da Riello Investimenti Partners SGR attraverso il fondo di private debt Impresa Italia.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .