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Il nuovo record storico dell’oro: la liquidità fa la differenza, ora l’obiettivo a 2000 $ è reale

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Mario Tama – Getty Images

La caccia all’oro non si ferma e diventa sempre più ricca, tanto da far scrivere al prezioso metallo nuovi record. Alle prime ore dell’alba sui mercati asiatici, l’oro ha spiazzato tutti gli operatori e ha sfondato i 1.920 dollari l’oncia, ossia la quota record del 2011 (toccando anche il massimo di 1.943 dollari l’oncia). 

“L’oro – evidenzia George Cheveley, portfolio manager della strategia Global Gold di Ninety One – fornisce agli investitori un mercato con una quantità di liquidità tale che, nel caso in cui avessero bisogno di convertire l’oro in denaro, li metterebbe nelle condizioni di poter sempre accedere al valore dei loro investimenti”. 

Come a dire che l’oro si sta proponendo come una costante per gli investimenti. Quella “cassaforte” a cui nessuno vuole rinunciare, soprattutto in un momento di totale incertezza economica, caratterizzata dalla persistenza di Covid-19 in diverse aree del Pianeta, dalle rinnovate tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina e dalla flessione del dollaro (che ha anche sofferto l’escalation dell’euro in seguito all’accordo sul Recovery Fund).

“Siamo su livelli molto interessanti. – dichiara Filippo Diovodich, market strategist di IG Italia – È ormai assodato che l’oro sia il bene rifugio per eccellenza che tutti vogliono avere in portafoglio. C’è anche da dire che in generale tutto il comparto dei metalli preziosi in aumento, come l’argento che è ai massimi da 7 anni”. Riguardo al dollaro – insiste Filippo Diodovich – è chiaro che sta risentendo molto del nuovo scontro tra Usa e Cina, perché oltre ad essere a rischio l’accordo economico tra le due superpotenze, è a rischio anche la catena produttiva delle imprese americane. Non a caso c’è stato un forte apprezzamento per le valute rifugio, come lo Yen”. 

Oro: quota 2.000 dollari l’oncia si avvicina sempre di più

E se in questo momento il prezzo dell’oro si attesta a 1,936 dollari l’oncia, il futuro, secondo Diovodich, è ancora più giallo: “Tre settimane fa non avrei scommesso sulla possibilità che l’oro avrebbe potuto raggiungere il prezzo di 2000 dollari l’oncia, adesso invece si. È evidente, infatti, che il metallo giallo ha avuto un accelerazione pazzesca nelle ultime due settimane, quando si attestava a poco più di 1800 dollari l’oncia. Ovviamente, le sue quotazioni potrebbero ancora salire all’aumentare dell’incertezza Covid-19 e Usa-Cina”.

Sulla stessa scia anche George Cheveley di Ninety One che aggiunge: “Considerate l’incertezza sulle dinamiche del Coronavirus e la ricerca di rifugi sicuri da parte degli investitori, riteniamo che i prezzi dell’oro saranno ben supportati e potranno anche crescere ulteriormente nei prossimi due anni. Inoltre – conclude – Cheveley – bisogna considerato che le azioni sono più volatili rispetto all’oro ma, quando i prezzi della commodity aumentano, tendono a mostrare una maggiore leva finanziaria. Ciò porta una certa volatilità, ma a lungo termine si possono generare rendimenti molto interessanti”.

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