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Dallo smart working all’holiday working, dove coniugare lavoro e vacanza in famiglia

(Shutterstock)

In questa strana estate, tanto corta o tanto lunga (dipende dai punti di vista) in cui le distanze hanno avuto la meglio su ogni forma di socialità, gli italiani si sono reinventati le vacanze in sicurezza coniugandole alle nuove esigenze lavorative. Ha preso forma un nuovo trend che sta privilegiando località meno note, dimore private in montagna o al mare, ville lussuose con giardino e piscina fuori città.

Secondo i dati Istat 6 aziende su 10 hanno dichiarato che continueranno ad utilizzare lo smartworking anche dopo la fine dell’emergenza Covid e sono tante le realtà, fra studi professionali e aziende di servizi, che non chiuderanno nemmeno a Ferragosto con la quasi totalità di dipendenti impegnati a lavorare da remoto.

Ebbene i fortunati con casa di famiglia al mare o in montagna stanno sperimentando questo tipo di vacanza-lavoro già da mesi.  E chi non possiede una location ad hoc si è attivato per vacanze su misura: è la cosiddetta nuova tendenza dell’holiday working.

Appartamenti a Pula (CA) prenotabili sul portale italianway.house _Locanda della Meridiana

Un trend confermato dal portale italianway.house che ha registrato un boom di richieste da parte di famiglie e gruppi di amici in cerca di case al mare, in montagna o in piccoli borghi per poter lavorare in serenità mentre gli altri componenti della famiglia o del gruppo si godono un sano relax per poi ritrovarsi la sera e organizzare attività ricreative o piccole escursioni nel weekend.

Ad un mese dal lancio della prima online travel agency tutta italiana dedicata agli affitti brevi con oltre 300mila notti prenotabili in un anno, Italianway  – la startup innovativa prop-tech del settore hospitality ha saputo anticipare appieno le nuove esigenze e il nuovo modo di concepire le vacanze in questa complicata estate all’insegna della fase 3.

Sulle 70mila notti vendute, il 20% è all’insegna dell’holiday working. Il budget medio messo in campo è di 120 -150 euro a notte, tariffa che scende man mano che il soggiorno si allunga; i criteri di selezione della casa tengono conto certamente dei costi ma spesso il fattore determinante, più della scelta della destinazione, è la tipologia della casa disponibile.

Uno chalet a Valdisotto (SO) prenotabile sul portale italianway.house _Vendrello

Le case scelte? Sono molto grandi, con aree esterne private, come giardini recintati per far giocare i bambini in sicurezza magari mentre mamma e papà lavorano; altrettanto apprezzati e funzionali sono i dehors o le terrazze.

Fondamentali almeno tre ambienti separati, come pure il barbecue e la piscina ad uso esclusivo. Altro requisito imprescindibile è senz’altro il wi-fi illimitato e perfettamente funzionante. E altro elemento importantissimo: poter prenotare case sottoposte al protocollo di garanzia e disinfezione. Quindi parole d’ordine: sicurezza, privacy, spazi ampi, indipendenza e alta qualità dei servizi. Ci si sposta con serenità ma purché ci siano ambienti comodi e luminosi con postazioni per poter lavorare: tavoli in salotto, verande-studio, tavoli in giardino.  Tutta la famiglia deve poter avere i propri spazi senza interferire con chi lavora.

I viaggiatori in questa fase si stanno spostando tendenzialmente in auto quindi gli holiday workers cercano case con parcheggio.

Fra le mete più gettonate ci sono località ben raggiungibili fra cui Bormio, Rapallo, le Marche o la Puglia.

Questa tendenza è condivisa anche oltre confine dai cosiddetti stranieri di prossimità – francesi, tedeschi e svizzeri – che fanno dei mini tour e prenotano soggiorni diffusi basati su itinerari di 3 settimane fra le Langhe, le Cinque terre, il Lago di Como o di Garda. Alcuni prediligono il Conero con Sirolo oppure il borgo antico di Termoli in Molise, itinerario molto apprezzato dai tedeschi.

Un trullo a Martina Franca (TA) prenotabile sul portale italianway.house _Trullo Nel Bosco

 

“Famiglie e gruppi di amici – spiega Marco Celani, a.d. di Italianway – hanno cambiato modo di viaggiare, destinazioni e tipologia delle case ricercate per far fronte alle esigenze lavorative ed ormai le prenotazioni sotto data sono la norma. Stesso trend per le comitive più giovani che ricercano prevalentemente case con ampi spazi esterni con barbecue, richiestissimo, e piscina. L’incertezza sui trasporti che disincentiva viaggi lunghi ha come rovescio della medaglia la riscoperta di zone che tradizionalmente non erano mete turistiche ma lo stanno diventando”.

Al network delle 100 aziende italiane, già attive nel campo dello short term con 1400 immobili a disposizione di cui circa 1000, tra appartamenti, ville e residenze d’epoca in tutta Italia, prenotabili direttamente dal portale Italianway su oltre 130 destinazioni tra borghi suggestivi e sconosciuti ai più e località già note al turismo nazionale e non solo, stanno per aggiungersi altre 100 realtà di operatori professionali.

Infatti è appena stata inaugurato la  sezione dedicata ai soggiorni a lungo termine (fino ai 18 mesi) che va ad arricchire un’infrastruttura digitale che solo a livello di tecnologia è costata 4 milioni di euro.

“È molto apprezzato dai partner – continua Celani –  soprattutto il nostro approccio multicanale che assicura la massima esposizione possibile, ma anche la possibilità di beneficiare dell’Ufficio di Prenotazioni centralizzato e del contatto diretto costruito negli anni tra l’Ufficio Revenue di Italianway e le OTA d’Oltralpe. E piace l’unicità del software integrato, che abbiamo sviluppato internamente, in grado di gestire l’intero processo del vacation rental e far risparmiare così agli operatori meno strutturati risorse che non potrebbero in ogni caso destinare all’innovazione. Il property manager che entra nel network infatti paga i servizi solo a fronte di una effettiva prenotazione invece di pagare un consulente fisso a prescindere”.

Potrebbe essere un modo per proseguire lo smart working con stile anche in autunno ma da location suggestive e da riscoprire?

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