Doron Myersdorf, ceo e founder di StoreDot
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Ricarica in cinque minuti: come l’azienda israeliana StoreDot vuole rivoluzionare il mercato delle batterie per auto elettriche

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Doron Myersdorf, ceo e founder di StoreDot
A sinistra Doron Myersdorf, ceo e founder di StoreDot (Photo by Jemal Countess -Getty Images)

I grandi manager del settore automotive continuano ad annunciare  con entusiasmo il lancio di decine di svariati modelli elettrici,  che andranno nel mercato nei prossimi anni. C’è il ceo di GM Mary Barra che parla di 30 nuovi modelli entro il 2025, ci sono in corsa Ford, Toyota, Mercedes, Volkswagen, Bmw, Nissan fino al recente annuncio di Carlos Tavares Ceo di Stellantis che promette Ben 39 veicoli entro il 2021”, cioè domani.

Ma qual è il maggior freno verso l’acquisto di una elettrica? “L’ostacolo numero uno all’adozione di veicoli elettrici non è più il costo, bensì l’ansia da autonomia” dichiara Doron Myersdorf, ceo dell’azienda israeliana StoreDot specializzata in batterie di nuova generazione, che affida la produzione alla cinese Eve Energy. 

“È seccante guidare una macchina elettrica con la paura di rimanere bloccato in autostrada o di dover stare seduto in una stazione di ricarica per due ore. Dobbiamo arrivare a ricaricare le batterie con gli stessi tempi di un pieno di benzina. La nostra azienda ha messo a punto una batteria agli ioni di litio che necessita di cinque minuti per ricaricarsi completamente. Evento che fino a ieri era considerato un’utopia. StoreDot sta ultimando un prototipo di laboratorio, e organizzando una linea di produzione di massa. Questo dimostra che è l’obiettivo è raggiungibile e pronto per la commercializzazione di massa”.

Chi sono i finanziatori di StoreDot

L’azienda israeliana con sede a Herzliya è stata finanziata dal gruppo tedesco Daimler, da BP, Samsung e TDK che hanno investito nell’azienda israeliana 130 milioni di dollari. La spiegazione tecnica degli ingegneri impegnati nello sviluppo del prodotto suona così.

“Le batterie esistenti agli ioni di litio utilizzano la grafite come un elettrodo, nel quale vengono spinti gli ioni di litio per immagazzinare la carica. Ma quando questi vengono caricati rapidamente, gli ioni si congestionano e possono mutarsi in metallo e mandare in corto circuito la batteria. L’innovazione di StoreDot si basa su un processo di progettazione olistico, che integra la chimica cellulare e l’ingegneria di sistema. Metodologia basata su intelligenza artificiale e strumenti di apprendimento automatico, machine learning, per ottimizzare il sistema complessivo. La batteria StoreDot sostituisce la grafite con nano particelle semiconduttrici in cui gli ioni possono passare più rapidamente e facilmente. 

Queste nano particelle sono attualmente a base di un elemento chimico chiamato germanio, che è solubile in acqua e più facile da maneggiare nella produzione. Ma il piano di StoreDot è quello di utilizzare il silicio, che è molto più economico, e prevede questi prototipi entro la fine dell’anno. Myersdorf ha detto che il costo non sarà più alto rispetto alle batterie agli ioni di litio esistenti.  

C’è un collo di bottiglia

Ma il miracolo della batteria per auto che si ricarica in cinque minuti è riuscito a metà. Il collo di bottiglia è rappresentato dagli attuali carica-batterie che non sono abbastanza potenti da ricaricarle in quel lasso di tempo. Questo significa, in parole semplici, che serviranno ingenti capitali per finanziare infrastrutture in grado di produrne una quantità scalabile per il mercato di massa.

In ogni caso, StoreDot mira a fornire 100 miglia di autonomia con ricariche in cinque minuti nel 2025. Una conferma arriva dal Prof. Chao-Yang Wang, che guida il Battery and Energy Storage Technology Center della Pennsylvania State University “Penso che tali batterie a ricarica rapida saranno disponibili per il mercato di massa in tre anni”. 

StoreDot ha già avviato una collaborazione con la compagnia petrolifera e gas BP per aggiornare le sue 18.200 stazioni di servizio includendo carica batterie veloci nel prossimo decennio. E’ questo è già un inizio.

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