Trasformazione digitale
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Trasformazione digitale e sostenibilità è la ricetta per uscire dalla pandemia più forti di prima. Lo studio di Accenture

Trasformazione digitale
Digital data multilayers.

Le aziende capaci di accelerare la trasformazione digitale e la transizione alla sostenibilità saranno le prime a uscire dalla crisi provocata dal Covid e potrebbero addirittura uscirne rafforzate. È il principale risultato di uno studio presentato da Accenture al World economic forum di Davos, condotto tramite interviste a oltre 4mila dirigenti di aziende di 13 paesi, operative in 19 settori e con ricavi superiori al mezzo miliardo di dollari all’anno. I leader delle imprese con base in Europa, in particolare, prevedono di tornare ai livelli di redditività pre-pandemia in circa 18 mesi.

Che cosa si aspettano le aziende per il 2021

Il 49% dei dirigenti intervistati ha registrato ricavi e profitti in calo negli ultimi 12 mesi e non prevede miglioramenti entro la fine dell’anno. Un altro 19% ha dichiarato di avere ottenuto ottimi risultati finanziari, ma di aspettarsi una flessione nel 2021. Il restante 32% – quello che lo studio definisce come “leader di domani” – è convinto che i profitti cresceranno nei prossimi 12 mesi.

La ricerca conclude che le imprese all’avanguardia nell’adozione del digitale e della sostenibilità hanno probabilità due volte e mezzo maggiori rispetto alle concorrenti di essere “leader di domani”. “La trasformazione digitale ha caratterizzato il secondo decennio del XXI secolo”, ha affermato Jean-Marc Ollagnier, amministratore delegato di Accenture Europa. “Le società che si sono adeguate rapidamente e su grande scala sono risultate vincenti. Il nuovo decennio porterà un’altra ondata di cambiamenti, definiti dalla transizione alla sostenibilità. Il modo in cui le imprese sapranno attuare una strategia congiunta determinerà la rapidità con cui usciranno dalla crisi”.

Le imprese italiane sono pessimiste

Fabio Benasso Accenture Italia
Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia (Courtesy Accenture)

Lo studio evidenzia anche come il 45% delle aziende stia dando la priorità agli investimenti sia nel digitale, sia nella sostenibilità. Il 40% prevede, in particolare, di puntare sull’intelligenza artificiale, il 37% sul cloud. Il 31% sta utilizzando risorse per creare modelli di business orientati alla sostenibilità.

A livello continentale, il 45% delle imprese è convinta di realizzare i suoi obiettivi di crescita per il 2021. Le più ottimiste sono le aziende britanniche (59%), francesi (52%) e tedesche (51%). Il pessimismo domina invece in Italia (34%) e in Spagna (31%).

“Anche le aziende che riconoscono le opportunità che derivano dall’accelerazione della transizione al digitale e alla sostenibilità incontrano ostacoli lungo il percorso”, ha commentato Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia. “Tra le sfide principali figurano la definizione di un modello di business efficace per realizzare prodotti sostenibili, la liberazione di risorse e la capacità di passare rapidamente da progetti pilota a iniziative su larga scala”.

Trasformazione digitale, sostenibilità e “twin transformation”

Oltre a delineare l’importanza della cosiddetta “twin transformation”, lo studio ne illustra anche i passaggi fondamentali.

  • Favorire modelli di business orientati alla sostenibilità e abilitati dalla tecnologia. I leader della “twin transformation” generano in questo modo più del 10% dei loro ricavi.
  • Unire le risorse per trasformare le applicazioni tecnologiche in pratiche sostenibili. I leader della trasformazione congiunta allocano oltre il 10% dei ricavi annui in ricerca e sviluppo.
  • Guidare, abilitare e coltivare il talento. I leader della “twin transformation” garantiscono il continuo livello di occupazione delle proprie risorse e si impegnano nella loro riqualificazione e aggiornamento.

“C’è un motivo per cui il dna ha la forma di una doppia elica”, ha aggiunto Benasso. “La struttura a spirale della molecola fondamentale della vita è di importanza critica per la replica, l’adattamento e la crescita. Trovo che questa sia una metafora potente anche per le imprese che si trovano nel mezzo di due trasformazioni parallele, quella digitale e quella della sostenibilità. Le aziende che continueranno a percorrere strade già battute saranno spettatrici impotenti, in uno scenario in cui i loro concorrenti diventeranno sempre più competitivi e dinamici. Dovranno perciò seguirne l’esempio e liberare il valore della fusione tra le tecnologie più innovative e due dei tradizionali punti di forza dell’Europa: sostenibilità e solidarietà”.

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