Ipo Astra
SpaceEconomy

“Hello Nasdaq”, la società spaziale Astra verso Wall Street con una valutazione di 2,1 miliardi di dollari

Ipo Astra
(Photo by Joel Kowsky – Getty Images)

“Hello, Nasdaq”. Con queste due parole pubblicate in prima pagina sul proprio sito web, Astra annuncia la sua prossima quotazione in Borsa, all’interno proprio di uno degli indici più famosi di Wall Street, il Nasdaq.

Resa possibile attraverso la fusione con una società veicolo, la Holicity Inc. – si tratta quindi di una spac -, la prossima quotazione di Astra, come evidenzia in una nota ufficiale l’azienda, permetterà alla creatura aerospaziale di Chris Kemp di raggiungere una valutazione di circa 2,1 miliardi di dollari e fornirà, al momento della chiusura della transazione, fino a 500 milioni di dollari di proventi in contanti (inclusi fino a 300 milioni di contanti detenuti nel conto fiduciario di Holicity e un investimento da 200 milioni di dollari gestito da fondi e conti gestiti da BlackRock).

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I dettagli della quotazione

“Questa operazione ci porta un passo avanti verso la nostra missione di migliorare la vita sulla Terra dallo spazio, finanziando completamente il nostro piano per fornire l’accesso quotidiano all’orbita terrestre da qualsiasi parte del pianeta”, ha affermato Chris Kemp, fondatore, presidente e ceo di Astra. Dello stesso avviso anche Craig McCaw, presidente e ceo di Holicity: “Ho creduto a lungo che lo spazio offrisse un’opportunità senza pari per avvantaggiare e arricchire la società. La piattaforma spaziale di Astra migliorerà ulteriormente le nostre comunicazioni, ci aiuterà a proteggere il nostro pianeta e consentirà agli imprenditori di lanciare una nuova generazione di servizi per migliorare le nostre vite”.

Approvata all’unanimità dai cda di Astra e di Holicity, la fusione tra le due aziende – con il conseguente approdo in Borsa – dovrebbe effettuarsi entro il secondo trimestre del 2021, sempre se dovessero essere rispettate tutte le consuete condizioni di chiusura. E non comporterà dei sostanziali cambi societari. In quanto, in seguito all’ipo, l’azienda avrà al suo vertice sempre Chris Kemp. Mentre Craig McCaw entrerà a far parte del cda.

La citazione

“Abbiamo raccolto più di 500 milioni di dollari da investitori privati ​​e abbiamo già più di 50 lanci in programma. Solo nell’ultimo anno abbiamo iniziato a produrre e lanciare razzi e attivato il nostro primo spazioporto a Kodiak, in Alaska. Abbiamo effettuato il nostro primo tentativo di lancio orbitale con Rocket 3.1 a settembre e, tre mesi dopo, siamo diventati la più veloce società finanziata privatamente, negli Usa, a raggiungere lo spazio”.

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