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Dai libri ai servizi Prime, come Jeff Bezos è diventato l’uomo più ricco del mondo

Amazon Ceo Jeff Bezos
Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos (David Ryder/Getty Images)

Articolo di Lauren Debter apparso su Forbes.com

Ventisette anni dopo aver dato vita ad Amazon dal suo garage e averla trasformata in una delle aziende più ricche al mondo, martedì il fondatore Jeff Bezos ha rivelato che si dimetterà dal ruolo di ceo. Bezos è stato un personaggio ricorrente nelle pagine di Forbes, dai tempi in cui era un imprenditore un po’ attaccabrighe, che aveva nel mirino Barnes & Noble, fino a ora che ha un patrimonio netto di 196 miliardi di dollari.

“Un paio di anni fa, la gente stava esaminando i piani di Barnes & Noble di andare online e di chiamarsi Amazon.toast – e ho pensato che avessero avuto una buona intuzione!”, ha scherzato Bezos con Forbes nel 1999. “Ma quello che non hanno capito è come internet trasferisce il potere al cliente”.

Ecco una retrospettiva, in immagini fotografiche, del suo percorso per diventare la persona più ricca del mondo. Di seguito sono riportati i momenti cruciali della sua carriera, che hanno segnato il corso dell’azienda e hanno rimodellato per sempre il settore della vendita al dettaglio:

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I libri furono l’inizio, ma certamente non la fine

Jeff Bezos ha inglobato le grandi catene di librerie, come Borders e Barnes & Noble, quando ha iniziato a vendere libri online nel 1994. Quando la società si è quotata tre anni dopo, ha ‘trasportato’ più di 2,5 milioni di titoli e ha generato vendite annuali di 148 milioni di dollari. Il suo inventario è cresciuto di 42 volte quell’anno, rispetto a solo 2,1 volte di Barnes & Noble. “Amazon.com non può esistere nel mondo fisico”, disse Bezos a Forbes nel 1996, il primo anno in cui la società apparve nella rivista. “Nessuna area metropolitana potrebbe supportare una libreria da un milione di titoli”.

Inoltre, Bezos non aveva alcuna intenzione di fermarsi lì. Nel 1998, Amazon aveva iniziato a espandere la sua offerta includendo ogni cosa, come cd, dvd, capi d’abbigliamento, giocattoli e prodotti per ufficio. Bezos iniziò anche ad accennare alle sue ‘folli’ ambizioni, abbandonando lo slogan dell’azienda come “La più grande libreria della Terra” e iniziando a descrivere Amazon come un rivenditore online che avrebbe offerto “La più grande selezione della Terra”.

Accoglienza di venditori terzi

Nel 1999, Amazon ha invitato i venditori di terze parti a iniziare a mettere la merce sul suo marketplace e competere direttamente con i prodotti che Amazon vendeva. Questi venditori (per lo più piccole e medie imprese) ora costituiscono la spina dorsale del gigante dell’e-commerce, generando oggi circa il 60% delle vendite dei suoi prodotti, il doppio della percentuale rappresentata dieci anni fa.

Rendere la spedizione in due giorni la nuova normalità

Nel 2005, Jeff Bezos ha introdotto un nuovo programma fedeltà chiamato Amazon Prime con un vantaggio allettante: al prezzo di 79 dollari l’anno, i clienti avevano diritto alla spedizione gratuita, con consegna in due giorni, sui loro prodotti acquistati. Aspetto che ha iniziato a modellare rapidamente le aspettative dei clienti verso gli acquisti online e ha dato il là all’inizio della competizione. Amazon è rimasta un passo avanti, grazie a oltre 100 centri logistici in cui confeziona e spedisce articoli. Ha anche costruito una propria flotta di trasporti – che ha come rivali l’ufficio postale e ShipMatrix – e che recentemente ha stimato stia consegnando due terzi dei propri pacchi. Nel 2019, ha detto che avrebbe investito ulteriormente per arrivare a consegnare in un solo giorno gli ordini acquistati dai suoi membri Prime.

Creare una gallina dalle uova d’oro per finanziare l’attività di vendita al dettaglio

Nel 2006, Amazon ha iniziato a offrire servizi di cloud computing ad altre aziende. Aveva costruito la tecnologia per gestire il proprio sito web e ha pensato che forse avrebbe potuto iniziare a guadagnare vendendola ad altri. Amazon Web Services ha attirato rapidamente clienti come la Nasa e Netflix. È la gallina dalle uova d’ora per l’azienda, tanto che nel 2019 ha generato 35 miliardi di dollari di vendite, compensando le perdite derivanti dal commercio al dettaglio.

“Ha preso due settori molto importanti e, simultaneamente – un po’ sotto il naso dei concorrenti – ne è diventato il ​​leader, riuscendo sia a ridefinirli sia a dar vita a dei colossi”, ha detto Warren Buffett in merito al successo di Jeff Bezos sia nel settore della vendita al dettaglio sia in quello del cloud, in un’intervista del 2018 a  Forbes.

Entrare nei negozi fisici

Amazon è entrato fisicamente nel settore della vendita al dettaglio quando ha annunciato che avrebbe acquisito Whole Foods per 13,4 miliardi di dollari. Da quel momento ha abbassato i prezzi su centinaia di prodotti e ha iniziato a offrire vantaggi speciali ai suoi membri Prime, come la consegna gratuita di generi alimentari acquistati presso i suoi negozi.

Checkout automatico all’avanguardia

Amazon ha aperto al pubblico il suo primo negozio Amazon Go nel 2018, offrendo agli acquirenti la possibilità di ritirare gli articoli e andarsene senza aspettare in coda. La sua tecnologia “Just Walk Out”, che sfrutta una combinazione di telecamere e intelligenza artificiale per tracciare automaticamente gli articoli che gli acquirenti mettono nei loro carrelli, da allora è stata distribuita in oltre dodici posti. Ed è disponibile anche per altri rivenditori; Hudson e OTG stanno sperimentando la tecnologia in alcuni negozi in aeroporto.

Diventare la persona più ricca del pianeta lungo la strada

Jeff Bezos è apparso per la prima volta nella lista Forbes400 nel 1998, dopo aver quotato in Borsa la sua azienda. Con un patrimonio netto di 1,6 miliardi di dollari era diventato la 102ª persona più ricca d’America e si era guadagnato per la prima volta la copertina di Forbes. Quasi venti anni dopo, nel 2017, ha superato Bill Gates ed è diventato per la prima volta la persona più ricca del mondo. Quell’anno il suo patrimonio netto aveva superato i 100 miliardi di dollari. Ora è la persona più ricca del mondo con un patrimonio netto di 196 miliardi di dollari, grazie a una quota dell’11% e alla sua continua voglia di sfidare anche la gravità. (E questo, dopo aver dato all’ex moglie MacKenzie un quarto delle sue quote in seguito al divorzio.) Nell’agosto 2020, è diventata la prima persona in assoluto con un patrimonio di oltre 200 miliardi.

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