Daniel Ek, fondatore e ceo Spotify
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Il fondatore miliardario di Spotify vuole comprare l’Arsenal insieme a Henry, Bergkamp e Vieira

Una delle squadre più famose delle Premier League potrebbe presto cambiare proprietario. Secondo quanto riporta il Telegraph, infatti, il miliardario svedese e ceo di Spotify, Daniel Ek, sarebbe pronto a presentare un’offerta per acquistare l’Arsenal. A collaborare con lui nel tentativo di acquisto ci sarebbero tre ex stelle dei Gunners – Thierry Henry, Dennis Bergkamp e Patrick Vieira – che facevano parte della gloriosa squadra che vinse la Premier League nel 2004. Se l’offerta di Ek avrà successo, le tre ex stelle dell’Arsenal potrebbero tornare nel club e dare forma a un nuovo assetto societario, facendo leva sulla loro conoscenza del club e della sua tifoseria.

Il miliardario e co fondatore di Spotify aveva già espresso su Twitter la volontà di acquistare l’Arsenal dall’attuale proprietà americana. “Da bambino, ho tifato per l’Arsenal da quando ricordo”, aveva cinguettato Ek la scorsa settimana mentre i tifosi protestavano contro Kroenke fuori dallo stadio. “Se KSE (Kroenke Sports & Entertainment) volesse vendere l’Arsenal, sarei felice di accettare la sfida”.

La notizia dell’offerta arriva proprio in un momento in cui il proprietario americano del club, il miliardario Stanley Kroenke, è stato travolto dalla rabbia dei tifosi per il suo coinvolgimento nel tentativo, al momento fallito, di creare la Super League europea.

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Il figlio di Kroenke, Josh, ha precisato la scorsa settimana che il club non è in vendita. Ma il coinvolgimento di tre famose leggende del club nell’offerta avrebbe messo sotto pressione la proprietà per, quanto meno, ascoltare cosa ha da dire Ek.

Attualmente, come scrive Ray Siladitya di Forbes, il club di calcio londinese è valutato 2,8 miliardi di dollari. Ek, il quale deve la sua fortuna alla quota del 9% detenuta nel gigante dello streaming musicale Spotify — che ha co fondato nel 2006 — ha un patrimonio netto di 4,7 miliardi, sempre secondo i calcoli di Forbes.

Tutto parte dalla scorsa settimana, quando un gruppo composto da dodici squadre europee aveva annunciato i loro piani di creare una Super League Europea indipendente della Uefa. Dopo la ribellione su vasta scala di molti tifosi, appena 48 ore più tardi, il progetto si è sfaldato per il forfait delle 6 squadre inglesi tra cui l’Arsenal. I dirigenti delle società si sono scusati, ma i tifosi hanno continuato ad attaccare i dirigenti della squadre per il loro coinvolgimento nella formulazione di questa competizione, con la maggior parte dell’ira diretta ai proprietari americani di Arsenal, Manchester United e Liverpool. #KroenkeOut era di tendenza su Twitter la scorsa settimana quando i tifosi hanno chiesto a Kroenke di cedere la proprietà dell’Arsenal. In un’intervista al Telegraph della scorsa settimana, Henry, il miglior marcatore di tutti i tempi dell’Arsenal, ha criticato Kroenke dicendo che non riconosce più il suo club dopo il coinvolgimento nella Super League. Anche se in quella occasione Henry non ha fatto menzione del suo coinvolgimento nell’offerta di Ek.

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Il proprietario dell’Arsenal ha costruito una fortuna nel settore immobiliare, per un patrimonio stimato da Forbes in 8,2 miliardi di dollari. Possiede circa 30 milioni di piedi quadrati di immobili, in gran parte piazze commerciali vicino ai negozi Walmart. Kroenke gestisce inoltre un impero sportivo globale che include anche la squadra NFL Los Angeles Rams e la squadra NBA Denver Nuggets.

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