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Jp Morgan finanzierà la Superlega. Ma l’Uefa non ci sta: “Escluderemo i giocatori che parteciperanno”

Si delineano sempre di più i contorni della Super League, la nuova competizione europea composta da 20 club (15 fondatori e 5 ospiti) che punta a rivoluzionare nella sua essenza il mondo del calcio. Trasformandolo in quella tanto agognata industria di business ad alto potenziale remunerativo, che vedrà come deus ex machina Jp Morgan. Secondo quanto rivelato da Reuters, sarà infatti proprio la banca di investimento statunitense, con un finanziamento di circa 4 miliardi di euro, a garantire la realizzazione di questo nuovo progetto d’elite che vede il business fronteggiare con lo sport.

Svelato nella nottata, il progetto della Super League è stato annunciato di concerto su tutte le varie piattaforme mediatiche (dai siti ai canali social), dai suoi stessi 12 club fondatori (ai quali se ne aggiungeranno altri 3, per un totale di 15): Juventus, Milan, Inter, Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Arsenal, Manchester United, Chelsea, Liverpool, Manchester City e Tottenham. Con l’obiettivo primario di rimpinguare le perdite innescate dal Covid-19 e le spese sostenute per garantirsi il palcoscenico nazionale e internazionale, come sottinteso dall’allarme lanciato mesi fa da Kpmg sui costi delle rose e sulla necessità di dover concentrarsi sullo sviluppo dei talenti delle giovanili.

Il piatto prevede oltre 10 miliardi di euro di potenziali ricavi, come si legge dal neo sito della competizione: 3,5 miliardi di euro verranno garantiti (secondo percentuali ancora da definire) come contributo di partecipazione esclusivamente ai 15 club fondatori, che sottoscriveranno una quota del capitale sociale della società partecipata (creata ad hoc per la competizione) con un investimento iniziale di 2 milioni di euro, incrementabile fino a 8.

L’attacco della Uefa alla Super League

“I giocatori che parteciperanno alla Super League saranno esclusi da tutte le competizioni, compresi i mondiali e gli europei”. È questa una delle principali misure annunciate proprio in queste ore dal presidente della Uefa, Alexander Ceferin, alla conclusione della riunione del comitato esecutivo dell’associazione calcistica europea che, tra l’altro, ha appena approvato il nuovo format a 36 squadre della Champions League.

“La Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro questa proposta orribile portata avanti da pochi club europei che seguono soltanto l’idea dell’avidità. Il mondo del calcio e unito e tutti lo sono contro questo progetto senza senso”, ha inoltre aggiunto lo stesso numero uno dell’Uefa che, nelle 24 ore antecedenti antecedenti alla sua creazione della Super League, di concerno con la Fifa e le principali leghe nazionali aveva già annunciato importanti ripercussioni contro le squadre promotrici del progetto.

Felici, invece, gli investitori dei club fondatori quotati in Borsa, Juventus e Manchester United. In questo momento, le azioni della società torinese stanno guadagnano il 18% in Borsa Italiana, sforando il prezzo di 0,90 euro per azione. Mentre quelle dei Red Devils, all’apertura delle contrattazioni al Nyse, stanno guadagnando l’8%, avvicinandosi al prezzo di 18 euro per azione.

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