Filippo Satolli, ceo di StartupItalia
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StartupItalia annuncia un aumento di capitale da 7,3 milioni. E apre le porte a Cagliari

StartupItalia rafforza la sua figura di primo network inclusivo dedicato al mondo delle startup e dell’open innovativon e annuncia un nuovo aumento di capitale da 7,3 milioni di euro, che vede come lead investor CDP Venture Capital con una partecipazione di 3 milioni di euro (2 milioni di euro attraverso il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud e 1 milione di euro attraverso il Fondo Italia Venture I).

Realizzatosi grazie alla delibera avvenuta nell’assemblea straordinaria dei soci tenutasi lo scorso venerdì, l’aumento di capitale di StartupItalia conta tra i suoi protagonisti fondamentali anche Fondazione di Sardegna con 500mila euro di investimento, P101 SGR per conto dei fondi in gestione e Primo Ventures tramite il fondo Barcamper Ventures, che hanno sottoscritto 250mila euro ciascuno. Contando che la quota residua di 3,3 milioni di euro sarà disponibile per la sottoscrizione da parte degli attuali soci investitori fino al 30 ottobre 2021.

Come evidenzia la stessa società, gli obiettivi primari dell’operazione sono il consolidamento e l’ampliamento del ruolo di aggregatore e abilitatore dell’innovazione in Italia. In modo tale da permette alla già più diffusa community italiana dedicata al mondo delle startup di consolidarsi a livello nazionale e di integrare le community locali che, soprattutto al Centro-Sud, faticano a restare connesse con l’intero ecosistema. “StartupItalia punta anche a valorizzare le competenze e i talenti presenti sul territorio dando loro l’opportunità di accedere a un network e a modelli di business scalabili, anche internazionali, grazie al posizionamento del Gruppo”, evidenzia la società che rivela inoltre che la nuova sede operativa a Cagliari (la terza dopo Firenze e Milano) verrà inaugurata nelle prossime settimane e sarà focalizzata sullo sviluppo di nuove tecnologie e nuove piattaforme IT tramite la creazione di un team trasversale e multidisciplinare altamente qualificato. Tanto che è già partita la ricerca di specialisti locali tra sviluppatori, ingegneri, data scientist, growth hacker e altri profili.

“Valorizzeremo ancora di più la nostra community lavorando allo sviluppo di un ecosistema nazionale, consolidando e rafforzando le nostre attività in Italia, in particolare facendo da ponte con il Sud e le Isole. Vogliamo dare in maniera diretta il nostro contributo per supportare
l’espansione di quelle aree del nostro Paese che ancora devono fare i conti con un gap economico e un digital divide importanti. Lo facciamo attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative che amplificano il potenziale della nostra community in maniera scalabile e che ci
permetteranno di proiettarci anche a livello internazionale”, dichiara Filippo Satolli, ceo di StartupItalia. “Inoltre – aggiunge – vogliamo dare un sostegno concreto allo sviluppo dell’intero sistema italiano supportando la contaminazione fra il mondo delle startup e le grandi aziende del territorio, che devono puntare sull’open innovation come leva principale per innovare ed evolversi”.

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