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Usa e Ue si accordano sul caso Boeing-Airbus: così finisce una guerra commerciale durata 17 anni

Questo articolo di Jack Brewster è apparso su Forbes.com

Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno raggiunto un accordo per porre fine a una guerra commerciale di lunga data: quella sulle sovvenzioni ai produttori di aerei Boeing e Airbus. Un accordo che arriva nei giorni in cui il presidente americano, Joe Biden, sta incontrando gli altri leader mondiali a Bruxelles e cerca di fare fronte comune con l’Ue contro la Cina.

I fatti chiave

  • La rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Katherine Tai, ha annunciato l’accordo martedì 15 giugno, poche ore prima di un incontro tra Biden e l’Ue.
  • L’accordo pone fine a una disputa durata 17 anni. La questione era sorta nel 2004, quando gli Stati Uniti avevano assegnato sovvenzioni a Boeing, azienda con sede a Chicago. L’Unione europea aveva allora replicato con una mossa analoga a favore della francese Airbus.
  • L’intesa sarà valida per cinque anni. Prevede che ogni paese sospenda i dazi e rilasci una dichiarazione di “sostegno accettabile” per le aziende aeronautiche. I dettagli devono ancora essere delineati.

La citazione

L’accordo “risolve una questione di lungo corso che ha complicato i rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e l’Europa”, ha dichiarato Tai. “Invece di combattere con uno dei nostri più stretti alleati, finalmente stiamo collaborando contro una minaccia comune”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, era ugualmente soddisfatta. “Si apre davvero un nuovo capitolo nelle nostre relazioni”, ha dichiarato von der Leyen. “Dopo 17 anni, passiamo dallo scontro alla cooperazione sul fronte dell’aeronautica”.

La vicenda

La faida commerciale tra Stati Uniti e Unione europea si è infiammata nel 2019, quando l’ex presidente Donald Trump aveva introdotto tariffe per 7,5 miliardi di dollari su un gran numero di beni europei, in risposta alle sovvenzioni all’industria aeronautica. L’Ue aveva replicato con tariffe per 4 miliardi su prodotti statunitensi, tra cui whisky e motociclette. A marzo, le due parti avevano concordato una sospensione delle tariffe per quattro mesi, durante i quali avrebbero lavorato per trovare un accordo sulla vicenda Boeing-Airbus. La scadenza di quella sospensione – l’11 luglio – si stava avvicinando rapidamente, mentre Biden atterrava in Europa per il suo primo viaggio all’estero da presidente.

Che cosa aspettarsi

Resta da capire come Biden sfrutterà l’accordo dal punto di vista strategico. Il presidente spera di convincere l’Unione europea a schierarsi al fianco degli Stati Uniti e a fare fronte comune contro la Cina, in un momento in cui alcuni paesi Ue, come la Germania, spingono per legami più forti con Pechino. L’accordo Boeing-Airbus era considerato un primo passo perché le parti si riavvicinassero, dopo il quadriennio di rapporti tempestosi sotto l’amministrazione Trump.

“È decisamente negli interessi degli Stati Uniti avere ottimi rapporti con la Nato e l’Ue”, ha dichiarato Biden martedì. “Ho una visione molto diversa rispetto a quella del mio predecessore”. Restano altre tariffe dell’era Trump, come i prelievi statunitensi sui metalli industriali, e le conseguenti tariffe introdotte in risposta dall’Ue sui prodotti americani. I funzionari di Usa ed Europa stanno cercando di porre fine alle dispute, ma non si prevedono ulteriori accordi durante il viaggio all’estero di Biden.

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