CubeSat
SpaceEconomy

Il primo satellite di legno volerà nello spazio entro quest’anno

Mentre americani, russi e cinesi mandano nello spazio satelliti costosi e inquinanti, la piccola Finlandia dal grande cuore green si prepara a lanciare mini-satelliti di legno. Sono i CubeSat prodotti da Wisa Woodsat, azienda che sta collaborando con l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che fornirà alla missione una suite sperimentale di sensori. Le misure sono lillipuziane – ogni CubeSat misura 10 centimetri per lato -, ma non impediscono ai satelliti-bonsai di contribuire alla conoscenza dello spazio. Il legno di betulla occupa gran parte della superficie, mentre le guide angolari che serviranno per il dispiegamento nello spazio sono in alluminio. La missione dei lanci previsti per quest’anno sarà educativa, di formazione e hobbystica.

L’idea di CubeSat

Nei paesi del nord Europa, il forest business ha un peso economico importante. Basti pensare ai legnami usati da Ikea per i suoi mobili a basso costo, oppure alla sorveglianza delle foreste di betulle tramite sistemi sofisticati di satelliti e droni guardiani.

Il padre dell’idea dei CubeSat è un giornalista e scrittore, Jari Makinen, con la sua società Arctic Astronautics. “Da ragazzo amavo realizzare modellini di aeroplani, usando molti tipi di legno. Dopo una lunga esperienza nel settore aerospaziale mi sono chiesto: perché non utilizzare davvero il legno?”

Lo sponsor 

Già nel 2017 Jari Makinen compì i primi tentativi sperimentali. Come quello che gli permise di far volare fino alla stratosfera un satellite veicolato da un pallone meteorologico: una versione primitiva dell’odierno satellite. “La prova andò bene e nei quattro anni successivi abbiamo migliorato le capacità di CubeSat”, ha raccontato Makinen. “Tanto che oggi riceviamo supporti commerciali da vari sponsor che nutrono fiducia nelle missioni, come Upm Plywood Finlandia, uno dei leader mondiali nella produzione di compensati.

Riccardo Rampini, che guida la sezione Esa di fisica e chimica dei materiali, ha commentato: “È stata una folle corsa contro il tempo, ma abbiamo accolto con favore l’opportunità di contribuire alla missione”.

Il ruolo dell’Esa nei voli dei CubeSat

Esa ha l’impegno tecnico di imbarcare sul piccolo satellite un sensore che offre la possibilità di monitorare “la pressione locale nelle cavità di bordo nelle ore che seguono il lancio e la messa in orbita”. Secondo gli ingegneri spaziali, questo monitoraggio è importante per “l’accensione di sistemi ad alta potenza e antenne a radiofrequenza. Il pericolo è che piccole quantità di molecole nella cavità lignea del satellite possano danneggiare il CubeSat”.

“Il materiale di base per il compensato è la betulla che si trova nei negozi di legname per assemblare mobili”, ha spiegato Samuli Nyman, co-fondatore di Arctic Astronatics. L’involucro di betulla racchiude sensori-bonsai costruiti in Danimarca da Sens4, che ha ridotto le dimensioni al massimo per non appesantire il satellite, che prevede anche la presenza di un led. “È un dispositivo a basso costo”, sottolinea Bruno Bras, ingegnere Esa, “che potrebbe essere impiegato in vari modi sia in orbita, sia a terra che in ambienti di test”.

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