Strategia

Otto consigli utili per non farsi divorare la vita dallo smart working

Sebbene possa sembrare facile e comodo, lo smart working nasconderebbe alcune insidie che ci farebbero sistematicamente cadere in una totale dipendenza dal lavoro. Infatti, secondo Gartner, il 40% di coloro che lavorano anche solo parzialmente da casa fa orari più lunghi e ha difficoltà a disconnettersi rispetto a chi invece è attivo dall’ufficio. Non è un caso quindi se i dipendenti italiani impegnati in questa modalità di lavoro si dividono in due fazioni: coloro che apprezzano e trovano solo vantaggi nel lavoro agile e altri, invece, che lamentano un totale disequilibrio con la vita privata nonché un sentirsi completamente divorati dagli impegni professionali durante l’intera giornata: anche quando le ore di lavoro dovrebbero essere terminate.

AcademyQue, una business school focalizzata sull’evoluzione delle competenze digitali, ha però evidenziato un comportamento inatteso: durante i diversi colloqui, i millennials sono poco meno interessati a lavorare da remoto, al contrario della generazione X – i nati tra il 1965 e il 1980 – che sembrerebbero più affascinati dalla possibilità di lavorare restando comodamente tra le mura domestiche.

“L’errore più comune è quello di pensare che devi lavorare da casa: non è così”, spiega Andrea Ciofani, ceo di AcademyQue, “Qualcuno preferisce organizzare la propria scrivania come fosse un vero ufficio, altri cercano uno spazio di coworking proprio per non dover pensare a una sorta di costrizione del lavoro da casa. Altri ancora, invece, con lo smart working hanno pensato di trasferirsi addirittura all’estero, per sfruttare al meglio quella che oggi può essere un’opportunità di vita nuova, come una delle nostre ragazze che da qualche mese vive e lavora dalla Grecia. L’idea è quella di prendere questa nuova modalità come uno stimolo nuovo per poter riuscire a fare tutto, forse anche più cose di prima, continuando a lavorare anche a distanza per sempre. Il remote working rompe con i classici schemi lavorativi a cui eravamo abituati. Questa rottura implica una diversa concezione del tempo. Un errore è non saper separare vita privata e vita professionale, rischiando di non disconnettersi mai. È importante prendersi del tempo libero, perché la produttività ha un limite e, come tutte le cose, va alimentata nella giusta misura”.

Ecco quindi 8 consigli per mantenere un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata anche se lavori da casa:

1. Utilizza i co-working
Non tutti si possono permettere il lusso di progettare in casa un ufficio e accogliente che stimola la produttività. Alcuni vivono in monolocali e il loro tavolo da cucina è multiuso ed è anche l’unica scrivania disponibile. Un ufficio – in casa – comodo – richiede spese che molti dipendenti non possono permettersi. In questo caso meglio optare per uno spazio di coworking o per l’ufficio, oppure trasferirsi in quartieri in cui il costo al metro quadro è più basso.

2. Dai priorità ai task
La casa è una fonte di distrazione: dalla alla cucina disordinata al vicino rumoroso. Se lavori in ufficio, puoi lasciarti il disordine alle spalle e addirittura dimenticarti che esiste. Ma nel tuo ufficio a casa, il caos ti seguirà come un’ombra (anche nelle videochiamate). Quindi cerca di creare delle barriere mentali e pensa solo alle tue attività lavorative durante le ore di lavoro, la casa può aspettare.

3. Responsabilità
In un ufficio normale, sei supervisionato dal tuo capo o sei osservata dai colleghi la tua casa, invece, è un parco giochi ideale per tutti coloro che si lasciano distrarre facilmente e non riescono a gestirsi responsabilmente. “Incentiviamo costantemente a prendere delle responsabilità dimostrando di essere fiduciosi nelle capacità delle persone. Anche se a volte significa gestire meno, o micro gestire alcune attività, l’obiettivo è dare fiducia per garantire che le cose vengano portate a termine. Lavorare da casa può essere complicato perché richiede più sforzo, forza e disciplina”, spiega Ciofani.

4. Rispetta il tuo programma
L’autodisciplina è un tratto essenziale per gestire con successo un ufficio a casa. Alcune persone separano lavoro e vita privata con facilità ma per altri questa può essere una sfida importante. La maggior parte dei lavoratori impegnati in smart working si lamenta che il loro rapporto tra lavoro e vita privata è compresso, ma dimenticano di essere responsabili della loro gestione del tempo: devi importi autodisciplina e seguire il tuo programma di lavoro, o ti sembrerà di lavorare di più che in un ufficio tradizionale.

5. Fai una lista degli obiettivi
In ufficio, i tuoi compiti sono noti e solitamente preparati dal tuo supervisore. Lavorando da casa, invece, sei il capo di te stesso e devi creare il tuo elenco di priorità e scadenze in maniera autonoma. Compila una lista ragionata dei tuoi obiettivi giornalieri e a lungo termine, impegnandoti a rispettare la tua tabella di marcia.

6. Confrontati con i colleghi
Se ami lavorare con gli altri e socializzare con i tuoi colleghi, puoi sentirti subito isolato lavorando da casa. Non dimenticarti di trovare il modo di confrontarti con i colleghi, molti strumenti digitali possono venire in aiuto, rendendo la giornata più vivace e serena: “Con il lavoro da remoto si perde la comunicazione non verbale, che di solito aiuta a captare le richieste degli altri. Sfruttare bene il digitale, però, significa non far sentire troppo la mancanza di quella che era, una volta, la normalità. Ci serviamo per questo di strumenti come Facebook Workplace, un software che ti porta a collaborare e a migliorare l’organizzazione di gruppo. Essendo più vicino a ciò che facciamo tutti i giorni, è proprio come stare su Facebook, ma lavorando. Al contrario, è bandito Whatsapp quando si lavora: non voglio che rientri negli strumenti aziendali poiché posso rispondere contemporaneamente al mio capo e al mio fidanzato, per esempio, sulla stessa piattaforma”, conclude il ceo di AcademyQue.

7. Concediti una pausa
Fare spuntini tutto il tempo può avere conseguenze più negative del semplice aumento di peso: hai bisogno di più pause per preparare il cibo, con conseguente perdita di concentrazione e tempo. Rispetta i giusti momenti per dedicarti alle pause e rifocillarti, ne guadagnerai in salute e risparmierai tempo altrimenti sprecato.

Infine, è ancora Andrea Ciofani a concludere: “Ci sono molte persone che vorrebbero lavorare da remoto, ma quando si tratta di farlo davvero, si finisce o per amare o per odiare questa modalità. Qualcuno afferma che lavorare da remoto sia come bellissimo paio di scarpe che vedi nella vetrina di un negozio: belle, lucide e ideali da indossare. Quando le infili. invece, non vedi l’ora di toglierle. Per renderle più morbide e confortevoli, è necessario indossarle alcune volte e trovare il modo adatto di abbinarle al resto del nostro guardaroba”.

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