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Covid-19 e viaggi: come e dove sarà possibile spostarsi in autunno

Sono passati 18 mesi da quando, il 20 marzo 2020, l’Australia chiuse le frontiere per far fronte alla pandemia. Le riaprirà a breve, e gli Stati Uniti faranno lo stesso da inizio novembre. Il Ministero della Salute italiano, Roberto Speranza, ha firmato degli accordi validi fino a fine gennaio 2022 per consentire i cosiddetti “corridoi turistici”. Il segnale è chiaro: il mondo riapre. Certo, il turismo internazionale non sarà ancora ai livelli pre-pandemia. Ma i viaggiatori autunnali possono tuttavia programmare i propri itinerari con maggiore libertà.

Per quanto riguarda la situazione italiana, la Farnesina ha predisposto cinque liste (A, B, C, D, E) che prevedono differenti regole per i viaggi in entrata o in uscita dal nostro Paese. Per questo, prima di mettersi in viaggio, è importante consultare il sito realizzato dal ministero degli Esteri, dove ci sono le informazioni aggiornate. In linea generale, dal primo settembre, per viaggiare in aereo dall’Italia è necessario presentare il Green Pass che attesti l’avvenuta vaccinazione, o di essere guariti dal Covid-19 oppure l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.

Viaggiare all’estero, i 5 elenchi predisposti dalla Farnesina

Fino al 25 ottobre è permesso viaggiare verso i Paesi dell’elenco C (stati dell’Unione Europea, dello spazio Schengen e Israele) con un EU Covid Certificate valido. Verso quelli della lista D, invece, si può viaggiare per turismo con modulo pdf e obbligo di tampone e isolamento fiduciario di 5 giorni all’ingresso/rientro in Italia (evitabile per chi è completamente vaccinato). Non sono previste limitazione per gli spostamenti da/per gli Stati e i territori contenuti nell’elenco A (San Marino e Città del Vaticano) e per quelli nell’elenco B. Questi Paesi verranno individuati con apposita ordinanza tra quelli dell’elenco C, ma ancora non vi è presente nessun Paese. Nella lista E rientra il resto del mondo, ovvero tutti i paesi non inclusi nelle precedenti liste in cui la possibilità di spostamenti è consentita solo in presenza di precise motivazioni.

I “corridoi turistici Covid-free”: che cosa sono?

Con un’ordinanza del 28 settembre, il ministro della Salute Roberto Speranza ha autorizzato, in via sperimentale, i “corridoi turistici Covid-free”. Questi interessano alcuni Paesi dell’elenco E: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam. Per ora sono validi fino al 31 gennaio 2022 salvo eventuali proroghe, con voli diretti, ma anche con scalo. Serve il Green Pass e un test negativo prima della partenza. Se la permanenza supera i 7 giorni bisogna fare in ulteriore test molecolare o antigenico. Non c’è quarantena al rientro. Sono considerati corridoi Covid free «tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonea a garantire che i servizi fruiti siano resi nel rispetto delle norme e cautele per la prevenzione del rischio di contagio da Covid-19»

Stati Uniti, le riaperture a novembre

A partire dagli inizi di novembre potranno entrare negli Stati Uniti i viaggiatori internazionali completamente vaccinati e provenienti da Europa e Gran Bretagna. Lo ha annunciato la Casa Bianca, che aggiunge che non ci sarà più quarantena per i viaggiatori (completamente vaccinati). Resta l’obbligo di avere un covid test negativo entro tre giorni dalla partenza. Nei prossimi giorni il Centers for Disease and Prevention stabilirà quali sono le condizioni per rientrare nella categoria dei soggetti “completamente vaccinati”.

Giappone e Cina rimangono chiusi

Non arrivano notizie di riapertura invece da Tokyo. Le autorità giapponesi hanno stabilito che l’ingresso nel Paese per motivi di turismo è vietato fino a nuove indicazioni, da qualsiasi Paese del mondo. Le autorità locali hanno anche sospeso, fino a data da definirsi, la concessione di nuovi visti per studio o lavoro. Stesso discorso per la Cina, le cui frontiere potrebbero riaprire nella primavera del 2022.

Come viaggiare verso e dal Sud America

Situazione mista invece per quanto riguarda il Sud America. In Cile la riapertura delle frontiere all’ingresso di turisti vaccinati è partita dal primo ottobre. Servono un test negativo, un’assicurazione medica e un certificato di vaccinazione del paese di origine. Ci sono comunque 5 giorni di quarantena anche se si è vaccinati. L’Argentina per ora ha aperto solo a brasiliani e cileni. L’apertura al resto del mondo dovrebbe arrivare il primo novembre. Non sono possibili i viaggi per turismo in Brasile.

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