Adamus Gin
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Con creme a base di gin o dagli aromi floreali: una selezione di panettoni e pandori da mettere in tavola questo Natale

Dicembre è iniziato, e il conto alla rovescia per il Natale sembra accelerare giorno dopo giorno: le strade sono illuminate a festa, le radio tendono a cambiare programmazione e anche gli assortimenti di supermercati, gastronomie e pasticcerie cominciano a orientarsi verso i sapori tipici delle feste.

Niente più dei panettoni e dei pandori in questi anni si è distinto per la propria versatilità, per la capacità di adattarsi e per l’apprezzamento da parte dei consumatori. In effetti, partendo da una ricetta storica, tradizionale, questi dolci concedono tutto lo spazio per divertirsi e spaziare, dando tocchi d’autore unici e creando collaborazioni inedite.

Un trend molto forte nelle ultime stagioni invernali è quello che vuole collaborazioni tra noti brand di liquori e celebri panificatori, e se all’inizio ciò voleva dire attestarsi sulla tradizione, tra creme di limoncello e creme di pistacchio, oggi invece la novità pare andare da un’altra parte, ovvero verso la ricerca dei nuovi spirits, in particolare il gin.

Ecco 3 dolci, uno a base di superalcolici, da provare per questo Natale:

Il Pandoro Mediterraneo di Bottega Balocco e Gin Mare
Il Pandoro Mediterraneo di Bottega Balocco e Gin Mare

Il Pandoro Mediterraneo di Bottega Balocco e Gin Mare

Partiamo con Bottega Balocco che ha deciso quest’anno di sorprendere lanciando un pandoro firmato dal pastry chef Fabrizio Fiorani arricchito con i sentori dello spagnolo Gin Mare. Realizzato con ingredienti semplici e pregiati, quali uova da galline allevate a terra, latte fresco italiano alta qualità e grazie alla lunga lievitazione naturale, questo soffice pandoro è riempito con un’esclusiva crema a base di Gin Mare, celebre distillato a base di quattro botaniche mediterranee quali basilico italiano, timo turco, rosmarino dalla Grecia e oliva Arbequina. Se la crema è derivata dal gin, i distillati puri delle quattro botaniche sono stati invece usati per la creazione della bagna alcolica.

Ginepraio e Vannuci
Ginepraio e Vannuci

Il panettone di Gabriele Vannucci e Ginepraio

Qui abbiamo l’incontro di due eccellenze 100% italiane, ovvero Gabriele Vannuci (executive pastry chef per il ristorante 1 stella Michelin La Leggenda dei Frati di Firenze e dal 2017 più giovane maestro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI), l’associazione che racchiude i 5 migliori pasticceri da ristorazione e i 40 migliori pasticceri italiani nel mondo) e il gin 100% biologico e orgogliosamente toscano Ginepraio. Da quest’incontro Vannucci ha voluto creare un panettone artigianale realizzato con lievito madre vivo, solo con ingredienti 100% Made in Italy, come il burro di origine piemontese e le uova di categoria A allevate a terra. Il burro viene aromatizzato con tutte le botaniche usate per la produzione di Ginepraio, le stesse botaniche vengono poi utilizzate per creare un infuso che servirà per idratare l’impasto. Il tutto viene poi arricchito con cubetti di limone candito Agrimontana e cubetti di gelatina al gin, naturalmente Ginepraio. Segue una lenta lievitazione a temperatura controllata per 36 ore che permette a tutti i profumi e alle botaniche di legarsi all’impasto esprimendo al meglio gli aromi e i profumi che caratterizzano il gin toscano.

Il panettone di Adamus e Dovel
Il panettone di Adamus e Dovel

Il panettone di Adamus e Dovel

Chi è appassionato di distillati, e di Gin in special modo, dovrebbe al più presto interessarsi della Dovel, azienda giovane e dinamica specializzata nell’importazione in esclusiva di spirits dal mondo. In pochi anni hanno costruito un catalogo di pregio, che ha permesso agli italiani di conoscere prodotti quali il gin tedesco Knut Hansen, i giapponesi Sakurao e Komikan, lo spagnolo Gin Palma e il francese Mirabeau. Ma se c’ è un prodotto che più di tutti ha riscosso successo qui da noi è senza dubbio Adamus, il Dry Gin portoghese dalle 18 botaniche tra cui la famosa uva di Bairrada. Questo gin premium diventa ora materia prima per una crema contenuta in un panettone prodotto appositamente, e arricchito anche con cubetti di arancia canditi. Una bella storia che dimostra ancora una volta come noi italiani siamo capaci di trasformare l’ottimo in straordinario.

Il pandoro alla Grappa Nardini in collaborazione con Olivieri 1882
Il pandoro alla Grappa Nardini in collaborazione con Olivieri 1882

Il pandoro alla Grappa Nardini in collaborazione con Olivieri 1882

Nel bicchiere così come nel piatto è bello scoprire sapori nuovi e bere distillati contemporanei. Ma al contempo non bisogna mai dare per scontato niente, soprattutto il ruolo della nostra tradizione. Proprio per questo, abbiamo deciso di chiudere la nostra selezione con il pandoro di Nardini, distilleria italiana che più di tutte ha saputo restare sulla breccia della contemporaneità, spingendo moltissimo ad esempio sul concetto di grappa in miscelazione. E anche sul dolciario l’azienda di bassano non vuole essere da meno, creando un’alleanza con un’altra grande eccellenza veneta, ovvero Olivieri 1882. Il team, guidato dal titolare Nicola Olivieri, sesta generazione di pasticceri in famiglia, ha scelto esclusivamente ingredienti di primissima qualità per dare vita ad un processo di lavorazione della durata di 4 giorni che garantisce leggerezza e digeribilità uniche. Un pandoro sublime, impreziosito dai caratteristici aromi floreali e fruttati della Grappa Bianca Nardini, racchiuso in un’elegante confezione dedicata al Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa luogo di nascita della Distilleria Nardini.

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