Simone Mancini Scalapay
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La fintech italiana Scalapay raccoglie 497 milioni di dollari: ora è un unicorno

L’Italia ha un nuovo unicorno. La startup milanese Scalapay ha raccolto 497 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie B guidato da Tencent e Willoughby Capital, con la partecipazione di Tiger Global, Gangwal, Moore Capital, Deimos, e Fasanara Capital. L’azienda ha, così, raccolto ad oggi oltre 700 milioni di dollari di finanziamenti raggiungendo una valutazione sopra il miliardo di dollari.

Che cos’è Scalapay

Il modello di Scalapay viene definito buy now, pay later. La startup permette cioè di acquistare e ricevere subito prodotti e pagarli in un secondo momento. Mette a disposizione tre opzioni: Pay in 3 (tre rate mensili), Pay in 4 (quattro rate) e Pay Later (pagamento dopo 14 giorni).

A guidare l’azienda è Simone Mancini, amministratore delegato. Mancini ha vissuto per quasi 30 anni in Australia, dove i genitori sono arrivati nel 1991 in veste di missionari laici della Chiesa cattolica. È tornato poi in Italia nel 2019. “In Australia io e l’altro fondatore, Johnny Mitrevski, avevamo notato che i rivenditori online faticavano, ma che la possibilità di dilazionare i pagamenti aveva un forte impatto”, ha raccontato Mancini lo scorso anno in un’intervista alla trasmissione Forbes Leader. “Abbiamo pensato allora di portare questo metodo in Europa, dove ancora era ben poco sviluppato”. Il team di fondatori comprende anche Raffaele Terrone, Daniele Tessari e Mirco Mattevi.

I benefici per i rivenditori che adottano Scalapay, fa sapere la stessa azienda, sono “un incremento medio del carrello e della conversione, ovvero delle persone che frequentano il negozio online e poi acquistano, del 50-60%”. Una cifra che, afferma ancora la società, può arrivare addirittura al 200% in negozio.

La nuova piattaforma Magic

Con l’obiettivo di permettere ai commercianti di offrire ai clienti esperienze straordinarie, Scalapay ha anche lanciato la nuova piattaforma Magic. Destinata a rivoluzionare l’esperienza di pagamento, il nuovo sistema di checkout vuole risolvere i problemi più difficoltosi per gli esercizi commerciali che desiderano offrire una soluzione per l’e-commerce in tutto il mondo.

“Con soluzioni senza interessi abbiamo trasformato in qualcosa di piacevole una delle parti più faticose dell’esperienza di shopping, il pagamento”, commenta Mancini. “Ora con Magic ci spingiamo ancora oltre. E aiutiamo i merchant europei a trasformare il checkout, facendo crescere il network di clienti e offrendo esperienze di acquisto ripetute che generano notevoli aumenti della conversione”.

Gli obiettivi per il futuro

Scalapay continua a costruire un team di livello mondiale e punta a raddoppiare il numero di collaboratori entro la fine dell’anno. Ha anche in programma di aumentare il team di dirigenti e il consiglio di amministrazione.

Scalapay collabora attualmente con i più importanti esercenti e retailer internazionali, tra cui Twinset, Calligaris, Stroili, MSGM, Luisa Spagnoli, Decathlon, Calzedonia, Swappie e Seletti, tra gli altri. È anche lo sponsor ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana fino al 2023, con speciali attivazioni durante le sfilate di Milano Moda Donna FW22-23.

Il boom dei ‘mega-round’

Pochi giorni fa il Venture capital barometer 2021 di Ey, rapporto che fotografa lo stato del venture capital in Italia, ha annunciato che i finanziamenti distribuiti alle nuove imprese innovative hanno superato per la prima volta il miliardo di euro lo scorso anno. Il volume di investimenti è cresciuto del 118% in 12 mesi: dai 569 milioni del 2020 agli 1,243 miliardi del 2021. Le operazioni sono triplicate: da 111 a 334.

In particolare, lo studio ha evidenziato che i round da oltre 20 milioni di euro sono stati 12, contro i sei del 2020, per 657 milioni complessivi. Un anno prima erano stati 245. Cifre che, secondo Ey, dimostrano “una rinnovata fiducia degli investitori, disponibili a dare un’iniezione di capitale superiore e maggiore supporto alle realtà del Paese”.

Il settore fintech, con 255 milioni di euro raccolti, è risultato il secondo, dopo il foodtech, per volume totale di finanziamenti. Una cifra a cui Scalapay ha contribuito per circa i due terzi, con un round da 140 e uno da 40 milioni.

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