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Viaggio a Doha alla scoperta delle migliori proposte culinarie tra piatti tipici e internazionali

Nonostante il nome Qatar sia presente sulle mappe da secoli, se ai tempi dei vostri nonni un viaggiatore fosse capitato in quest’angolo di mondo, avrebbe trovato poco più che un villaggio di pescatori di perle. La città-stato che oggi gode di riserve sconfinate di petrolio e del secondo giacimento di gas sul pianeta dopo quello russo è sbocciata solo nelle ultime decadi. E la moderna metropoli che conta quasi 3 milioni di abitanti è un altro sorprendente esempio della capacità del Medio Oriente di virare la propria direzione da semplice deposito di materie prime a Paese moderno e competitivo.

E se tutti i paesi del golfo stanno godendo di un momento d’oro a livello di visitatori, il Qatar pare voler spingere prepotentemente l’acceleratore con il mondiale in arrivo nell’inverno 2022.

Le stime parlano di 2 milioni di persone attese, facendo dunque quasi raddoppiare gli abitanti di Doha in pochissimo tempo, e per accogliere al meglio questa folla oceanica da queste parti è un fiorire di grandi hotel e progetti ambiziosi d’accoglienza. Dal Giappone alla Francia (e si, ovviamente l’Italia), tutti vogliono firmare i menù della capitale. Abbiamo girato per le strade di Doha cercando le migliori proposte culinarie, tra piatti tipici e internazionali, per scoprire perché il Qatar è la nuova meta dei golosi.

Morimoto Restaurant

Mondrian Doha Morimoto restaurant

All’interno del Mondrian Doha ha aperto il suo primo ristorante in Middle East lo chef Masaharu Morimoto, protagonista anche di tanti programmi televisivi e documentari. In un ambiente adornato di opere d’arte del pittore giapponese Hiroshi Senju, tra colonne e lampadari tempestati di oro rosa, si può godere del miglior omakase e sushi in città, oppure virare sul Wagyu. Molto ambiti gli eventi con lo chef in presenza, durante i quali seziona un tonno da più di 200kg secondo tradizione, per poi servirlo ai tavoli appena sfilettato.

STK

STK Doha

STK Doha situato all’ultimo piano dello splendido hotel The Ritz-Carlton unisce una moderna steakhouse con una lounge chic per un’esperienza culinaria dinamica. Qui si mangia godendo del panorama scintillante dello skyline di Doha a 360°. Ma se la vista sugli esterni vale il prezzo del biglietto, gli interni non sono da meno: modellati in un elegante stile monocromatico, le sedute scure seguono in modo naturale le curve sinuose delle pareti, su cui campeggiano fotografie in bianco e nero e i fiori di ciliegio disposti ad arte per dare un tocco di colore. Da non perdere il “Dare To Brunch” del Venerdì (giorno festivo nei paesi musulmani), uno dei più rinomati e amati dagli expat, che vengono qui per godere del ricco menù e dell’atmosfera festosa, tra musica live e bollicine.

B-Lounge

B-Lounge

Francesco Galdi è una volpe del deserto, capace di intuire il potenziale di un paese e adattare al meglio l’offerta per i consumatori locali. Uno dei progetti più interessanti che ha seguito come global beverage director del gruppo Buddha Bar è il B-Lounge, collocato leggermente defilato dalla struttura principale del The Ritz-Carlton, ma abbastanza vicino da godere della possibilità di servire alcolici concesso alle strutture alberghiere. Questo ristorante e bar  affacciato direttamente sul porto turistico unisce un’ottima proposta di mixology curata da Stefan ad una raffinata cucina asiatica. Qui si viene anche per godere dell’atmosfera da club che i DJ ospiti famosi e le altre forme di intrattenimento serale riescono a garantire in modo coinvolgente sia per i locals sia per gli expat.

Naua

Naua

Creato dallo chef inglese stellato Michelin Tom Aikens all’ultimo piano del nuovissimo 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum, questo ristorante vuole unire tutti gli elementi che compongono la cornice intorno a lui. Il menu del Naua infatti offre piatti raffinati a base di ingredienti stagionali di alta qualità, ma soprattutto prova a proporre solo creazioni che risultino salutari per gli sportivi e principalmente a base vegetale. La miglior soluzione? Attingere a piene mani dalla tradizione culinaria mediorientale, tra humus e taboule, creando un mix perfetto per un pranzo leggero.

Jiwan

    Jiwan restaurant
    National Museum of Qatar

Uno dei monumenti imperdibili di Doha è senza dubbio il Qatar National Museum, progettato dall’architetto Jean Nouvel ispirandosi alle formazioni cristalline naturali note come “rose del deserto”. Se nelle suggestive sale si trovano i cimeli dell’epopea della nascita della nazione, nell’elegante ristorante collocato all’ultimo piano si trovano le rivisitazioni del grande chef monegasco Alain Ducasse dei piatti tradizionali, a base di prodotti esclusivamente provenienti dal paese, come ad esempio il pregevole pesce Hamour del golfo preparato con cavolfiore e curry. Qui si incrociano le tecniche ataviche di cottura dei beduini con il meglio raffinatezza tecnica francese, in una delle esperienze culinarie più rappresentative che si possano fare in questo Paese.

Veritas

    Veritas
    Al Messila Resort & Spa - Parisa

Pino Lavarra dopo una brillante carriera in Italia in Costiera Amalfitana e la felice e lunga esperienza iniziata nel 2013 a Hong Kong, dove il suo ristorante arrivò alla stella, si è trasferito a Doha poco prima del Covid per prendere il ruolo di executive chef presso Al Messila Resort & Spa. Fiore all’occhiello della proposta culinaria è il ristorante di cucina italiana Veritas. Qui si può godere dei sapori di casa senza compromessi sulla materia prima, tra paccheri di gragnano, battuta di fassona e tonno carloforte. Notevole anche la proposta di pasticceria, capace di proporre dall’altra parte del mondo bomboloni e maritozzi, come se fossimo in centro a Roma.

Parisa

Parisa

Ci sono alcuni stili di cucina internazionale che risultano popolarissimi in giro per il mondo, ma che per motivi storici e geografici non sono ancora conosciuti da noi. Ne un esempio la cucina persiana, che dall’Iran ha conquistato i Paesi limitrofi, e che trova la sua espressione più elegante e ricercata al Parisa at Al Messila, un ristorante in ceramica e arabeschi che incanta gli ospiti con i sapori autentici della cucina della Persia a base di carni cotte sulla fiamma dopo lunghissime marinature in yogurt e spezie.

Regency Saline Camp

Glamping at Regency Sealine

La “Qatar National Tourism Strategy 2030” prevede di espandere i confini del turismo oltre alla capitale, e in tal senso una delle esperienze più belle da fare è attraversare il deserto, surfando con la jeep dalle ruote sgonfie le dune fino ad arrivare alle sponde del mare interno che separa dall’Arabia Saudita. Qui dove il deserto entra nell’acqua salata sorge il Regency Saline Camp. Dove in un glamping di lusso si può fare il bagno e godere di una cucina tipica dell’area, resa magica dal contesto.

Shay Al Shomous

Shay Al Shomous_Chef Shams

Shay Al Shoomous, situato in un angolo del Souq Waqif, è un ristorante di proprietà e gestito attivamente da Shams Al Qassabi. Vedendo la donna anziana muoversi tra i tavoli mentre serve baid shakshoka (uova strapazzate), aseeda (porridge locale a base di grano o mais) e khobiz regag (pane simile a crepes), è difficile immaginare che quello che oggi è uno dei ristoranti tipici preferiti dai vip e dai reali un tempo era osteggiato. Quando Shams Al Qassabi iniziò a commerciare spezie prima e poi aprì il ristorante, il Qatar non era infatti quello di oggi: l’imprenditoria femminile non era ancora sdoganata, e le critiche furono aspre. Oggi invece la sua perseveranza è presa come esempio della volontà del Paese di cambiare, e lei e le sue figlie sono diventate vere e proprie ambasciatrici della cucina tradizionale.

Quatar Airways

Qatar Airways

Non c’è motivo per il quale il viaggio per andare e tornare da Doha non possa esso stesso divenire un’esperienza gastronomica di livello, e il tal senso la pluripremiata compagnia aerea Qatar Airways sa come accogliere i propri ospiti. Si va dai sapori tipici di hummus, muhammara e taboule alla raffinatezza di aragosta in camicia con capesante scottate e condimento di frutta tropicale e coriandolo , il tutto accompagnato da una carta vini di livello. Insomma, il Qatar gastronomico è un viaggio che comincia ancor prima di arrivare.

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