Francesca Innocenti, ritratto di Matteo Flora
Cultura

Fuga tra i libri: la storia della pagina Instagram letteraria da 50mila follower nata durante la pandemia

Un’evasione letteraria nata durante i mesi più duri della pandemia che ora conta circa 50 mila follower. I libri di Francesca (@ilibridifrancesca) è molto più di un profilo Instagram dedicato al commento dei libri: è una community in cui gli utenti e Francesca Innocenti, la creatrice, si scambiano punti di vista e suggerimenti letterari.

La pagina @ilibridifrancesca non si concentra necessariamente su testi già in vetta alle classifiche, ma cerca di dare spazio anche ad autori emergenti. Durante il lockdown, Francesca ha creato nella sua pagina un angolo “etico” in cui suggeriva letture che potessero rappresentare per gli utenti una via di fuga da una quotidianità di preoccupazione e paura.

Abbiamo parlato con la creatrice della pagina, Francesca Innocenti, che ha spiegato in che modo è nata la sua pagina e come è sbocciata la sua passione per la letteratura.

Ilibridifrancesca

Quando e come nasce l’idea della pagina instagram “I libri di Francesca”?
Quando arrivò il Covid, la mia azienda mise me e altre persone in cassa integrazione. Ricordo ancora lo spavento nel realizzare che quelle due parole, che avevo letto sui giornali, ora definivano la mia situazione lavorativa. Erano anche i giorni in cui si vedevano le immagini delle bare nelle camionette dell’esercito. Dovevo reagire in qualche modo e così mi rifugiai negli “altrove” che si trovano nei libri. I romanzi mi portavano in altre epoche storiche, in altri luoghi e nella mente di altri personaggi. Ho pensato che molte altre persone in quel periodo potessero beneficiare di un’evasione letteraria, così ho aperto la pagina Instagram @ilibridifrancesca e ho iniziato a condividere le mie letture.

Come scopre i libri che poi commenta?
In principio, con le librerie chiuse, i suggerimenti venivano principalmente da altri utenti. Oggi mi faccio influenzare sia da chi mi segue che dai librai, che a mio avviso hanno un ruolo fondamentale nel consigliare il romanzo giusto al momento giusto.

Nel suo profilo abbina la fotografia alla letteratura. Come nascono queste passioni?
Da bambina mio papà mi portava ogni sabato in una libreria di Milano che si chiamava La libreria di Porta Romana (oggi purtroppo non c’è più). Appena entrati mi lasciava la mano e mi invitava a scegliere un libro. A posteriori credo che, essendo lui uno scrittore, mi volesse trasmettere la sua passione. Molti anni dopo posso dire che ci è riuscito, perché ancora oggi leggo almeno un romanzo a settimana.

Oggi ha circa 50mila follower. Si aspettava una crescita così rapida?
Onestamente no. Mi piacerebbe dire che ci sono arrivata con strategie e tattiche sopraffine, ma probabilmente ho solo colto un desiderio diffuso di escapismo dalla pandemia. Forse un altro aspetto che ha favorito @ilibridifrancesca è che i romanzi in vendita sono moltissimi e avere una sorta di ‘amica su Instagram’ che ne consigli alcuni aiuta nella scelta.

La sua pagina è una sorta di community. I suoi follower le scrivono anche in privato per chiederle consigli?
Sì, ricevo una cinquantina di richieste al giorno e rispondo sempre a tutti. Molti, oltre a chiedere consigli, mi dicono quale libro amano tenere sul comodino e questo per me è una grande fonte di ispirazione.

Alcuni libri (non necessariamente bestseller) dopo il suo commento su Instagram sono volati nella classifica di Amazon. Ci può raccontare di qualche caso particolare?
Di recente sono rimasta molto colpita da Ettore di Alessandra Bianchi: un bellissimo romanzo psicologico sul rapporto genitori-figli. Prima che lo recensissi, su Amazon era al 350.000esimo posto. Sopo la pubblicazione del post su @ilibridifrancesca è salito tra i 1.000 libri più venduti sulla piattaforma. Mi ha fatto piacere dare una mano a un’autrice emergente.

Prevede un’ulteriore crescita del suo profilo? Se sì, pensa di fare evolvere ulteriormente la sua attività?
Mi sento già molto fortunata ad avere tanto seguito. Più che il numero di seguaci, mi sta a cuore la creazione di una comunità di lettori voraci che cercano interazioni di qualità su temi letterari. Anche per questo non recensisco mai romanzi dietro compenso.

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