Bruno Cardin
Leader

Torna il Cenacolo di Artom: ospite della puntata l’imprenditore Bruno Cardin

Questa sera alle 22.30 su BFC (canale 511 di Sky e 61 di TiVuSat) va in onda una nuova serie del Cenacolo, il talk show che porta la firma dell’imprenditore Arturo Artom. Ispirato al format di Cenacolo Artom, che da anni ospita leader provenienti da differenti settori, dall’arte al design, dall’imprenditoria allo spettacolo, il talk narra in circa 30 minuti un’esperienza di successo dal mondo imprenditoriale e manageriale. La puntata di questa sera del Cenacolo Artom One to One ospita Bruno Cardin, amministratore delegato di Bi.Ci. Un imprenditore che rappresenta il settore forniture del lusso, uno dei capisaldi del made in Italy delle tre F (Fashion, forniture e food).

Imprenditore totalizzante, nato 50 anni fa nella provincia di Treviso da una famiglia artigiana, Cardin frequenta l’Università di Scienze Politiche. Tuttavia si accorge presto che la sua passione per il bello avrebbe preso il sopravvento: durante i suoi studi  passa molto tempo tra musei e mostre d’arte a Venezia, eventi particolarmente floridi tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90.  “Decido comunque di concludere gli studi in Scienze Politiche. Appena laureato, trovo un impiego in un’azienda veneta che si occupava di finiture per l’architettura: quello fu l’inizio della mia carriera”, dichiara Cardin.

La progettazione, il design e l’arredamento sono amore a prima vista per Cardin: “Mi ricordo di questa bellissima villa a Lugano, mi innamoro di questo progetto e di tanti altri, fino a scoprire che la mia strada sarebbe stata per forza questa”. Tanto da decidere di mettersi in proprio e fare il salto imprenditoriale: “Non abbiate paura di seguire i vostri sogni, non è mai troppo presto e mai troppo tardi”, dice Cardin che a 26 anni molla tutto e si concentra su quell’azienda che ancora oggi è la sua professione. “Inizio attraverso il trade di finiture e oggetti di arredamento, per poi capire che la destinazione finale era quella della progettazione. Vestire una casa significa soprattutto intervistare il committente, capire che persona è, che stile di vita ha, quale è la lista dei desideri di sensazioni da avere nella propria proprietà. Così come uno stilista, anche io devo capire quale è il ‘corpo’ da vestire”.

Nasce così Bi.Ci, un’azienda che assiste privati, architetti, costruttori e retailer nella scelta dei migliori mobili per interni, infissi e outdoor. Con l’obiettivo di esaltare al meglio ogni ambiente, abbinandosi alla mobilia, oppure creando dei raffinati giochi di contrasti. “L’attività parte nel ’98. Avevo un socio, che era un nostro promotore. Fondiamo Bi.Ci che è l’acronimo di Bruno e Claudio. Poco dopo entra un altro promotore, che si era distinto per voglia e passione, e diventiamo tre”. Il primo lavoro importante un’abitazione a Cannes. “Ci contatta questa signora che aveva bisogno di sole, di vitamina D: noi gli troviamo questa casa completamente da ristrutturare e partiamo da lì, stravolgendola completamente. Il lavoro è piaciuto tanto”, conclude Cardin. Oggi Bi.Ci conta più di 10 milioni di fatturato, decine di dipendenti e si sta espandendo all’estero.

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