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Il governo americano vuole impedire a Microsoft di comprare Activision Blizzard

Questo articolo di Brian Bushard è apparso su Forbes.com

La Federal Trade Commission (Ftc), l’antitrust americana, ha intentato una causa contro Microsoft per bloccare la sua acquisizione del gigante dei videogiochi Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari. Secondo la Ftc, l’operazione potrebbe soffocare la concorrenza. Microsoft intende competere con colossi dei videogiochi come Nintendo e Sony.

I fatti chiave

  • La Ftc ha votato, con una maggioranza di tre a uno, per avviare una causa per bloccare la più grande acquisizione della storia di Microsoft. A votare a favore della causa sono stati i tre democratici della commissione.
  • La commissione sostiene che l’acquisizione attrarrebbe scorrettamente i consumatori verso Microsoft, produttore della console Xbox. L’operazione potrebbe “sopprimere i concorrenti della console Xbox, dei suoi contenuti in crescita e del suo business di giochi nel cloud”.
  • Secondo la commissione, Activision Blizzard – creatore di Candy Crush e delle saghe di Call of Duty, Overwatch e World of Warcraft – è “uno dei pochissimi grandi sviluppatori di videogiochi al mondo” in grado di produrre giochi di alta qualità per diverse console, inclusa PlayStation, principale rivale di Xbox.
  • Un’acquisizione, secondo la Fca, darebbe a Microsoft “i mezzi e il motivo per danneggiare la concorrenza”, peggiorando la qualità dei giochi di Activision, cambiando i suoi prezzi o non permettendo ai concorrenti di accedere a contenuti. La causa, riferisce Bloomberg, è stata depositata presso il tribunale interno della commissione.
  • Dopo che la notizia è stata diffusa, le azioni di Activision sono scese del 2% e si sono attestate a 74,69 dollari. Un prezzo molto inferiore rispetto ai 95 dollari per azione che Microsoft aveva accettato di pagare a gennaio, quando aveva annunciato l’intenzione di comprare la società.
  • Microsoft non ha risposto subito a una richiesta di commento inoltrata da Forbes.

Un fatto correlato

La causa arriva appena due giorni dopo che Microsoft ha offerto a Sony un contratto di dieci anni per rendere disponibili le nuove uscite di Call of Duty su PlayStation in contemporanea all’uscita per Xbox. La mossa è stata interpretata come un tentativo di smentire i timori legati all’acquisto di Activision Blizzard. L’offerta era legata al completamento dell’acquisizione di Activision Blizzard ed è arrivata un mese dopo che Politico aveva anticipato la possibile opposizione dell’antitrust. Il presidente di Microsoft, Brad Smith, in un intervento sul Wall Street Journal ha replicato che l’acquisizione sarebbe “un bene per i giocatori”.

Il contesto

A gennaio Microsoft ha annunciato di voler acquistare Activision Blizzard al prezzo di 95 dollari per azione, in un’operazione 100% cash. L’operazione avrebbe reso Microsoft il terzo maggiore produttore di videogiochi per ricavi negli Stati Uniti, dopo Tencent (proprietaria di Riot Games) e Sony (produttore della PlayStation). L’annuncia era arrivato mentre Activision Blizzard era sottoposta a un’indagine della Securities and Exchange Commission (la Consob americana) per discriminazione sul posto di lavoro. L’azienda era anche oggetto di diverse accuse secondo cui avrebbe creare una cultura “da confraternita”, diventata “terreno fertile” per le molestie sessuali. Le accuse hanno portato, ad agosto, alle dimissioni del dirigente J. Allen Brack.

Un fatto sorprendente

Secondo fonti anonime di Usa Today, Amazon avrebbe cercato di acquistare l’azienda di videogiochi Electronic Arts, conosciuta come Ea (la produttrice delle serie Ea Sports). L’azienda di Jeff Bezos ha poi chiarito che quelle notizie erano infondate e che non aveva alcuna intenzione di comprare Ea.

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