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Come l’Intelligenza Artificiale abbatte il costo del lavoro senza erodere risorse

Crisi occupazionale, famiglie sul lastrico, robot che schiavizzano lentamente il genere umano. Questi sono solo alcuni degli stereotipi associati all’Intelligenza Artificiale. E se in parte provengono da credenze popolari o disaster movie hollywoodiani, altri sono figli di vecchie teorie economiche o di sbagliate proiezioni, che finiscono sempre con un semplicistico claim: “i robot ci ruberanno il lavoro”.

Nonostante tra questi falsi miti si nascondano delle proiezioni affascinanti, non ci resta che smentirle e provare a spiegare perché l’Intelligenza Artificiale è l’alleato perfetto del futuro, del presente e dell’intera economia moderna. Se pensiamo a quanta diffidenza le persone nutrivano nei confronti del mercato online e di come oggi non possano farne a meno, riusciamo facilmente ad ipotizzare quello che sarà a breve la percezione nei confronti dell’Intelligenza Artificiale. Questo succede perché la cultura occidentale ha bisogno di tempo per abituarsi alle realtà tecnologiche e molto presto la società inizierà a vedere l’AI come un reale supporto all’uomo, capace di migliorare i processi produttivi e aumentare il potenziale umano. 

L’Intelligenza Artificiale aumenta i posti di lavoro 

Questo sfondo, sempre più plausibile, provoca una piacevole rassicurazione su quello che sarà il mondo del lavoro, un universo lavorativo in cui tutti avremo più tempo libero e un’elevata riduzione di stress, in quanto a fare il “lavoro sporco e noioso” ci penseranno i sistemi sviluppati dall’AI. Questa proiezione è già realtà, in quanto oggi l’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende aumenta la produttività favorendo così una crescita salariale, possibile grazie ad un effetto domino capace di coinvolgere ogni tassello del mercato.

A conferma di questo ci tornano utili i dati a disposizione e ci aiutano a creare una proiezione effettiva di quelli che sono gli impatti provocati dalle tecnologie di AI negli ultimi dieci anni nel mondo del lavoro. Quello che emerge dalle ricerche è che l’Intelligenza Artificiale ha il potenziale per integrare e aumentare, piuttosto che sostituire, le capacità umane ed anzi, fino ad oggi, l’introduzione dell’AI nelle aziende ha creato più posti di lavoro di quelli che ha fatto perdere (dati OCSE gennaio 2021). 

Meno costi, più ricavi. Grazie all’AI questo è possibile

Incrementare il fatturato, ridurre i costi e aumentare i margini: sono questi gli obiettivi che possono essere raggiunti grazie all’aiuto dell’Intelligenza Artificiale e queste soluzioni sono offerte già da varie aziende nel mondo e, in Italia, da Vedrai SpA, gruppo specializzato in soluzioni di Intelligenza Artificiale per i processi decisionali di imprenditori e manager. Oggi Vedrai sviluppa agenti virtuali come JameS, che permettono alle pmi di compiere analisi predittive.

In particolare un supporto come James aiuta i manager a prendere importanti decisioni strategiche, compie analisi predittive che valutano l’impatto di scelte di investimento, approvvigionamento e offerta sui ricavi, con il fine ultimo di migliorare i conti economici e il bilancio. L’uso di questi sistemi riesce a fornire una panoramica complessiva dell’andamento aziendale e a simulare i diversi scenari di allocazione di budget, ottimizzando il tempo del ceo e delle figure che si occupano del controllo di gestione. In questo modo, quindi, l’Intelligenza Artificiale abbatte il costo del lavoro senza erodere risorse, consentendo al team di dedicare tempo ad attività a valore aggiunto.

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