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Inclusione in rete e digital divide: questa startup si dedica a rendere i siti web accessibili alle persone con disabilità

Il 98% dei siti è inaccessibile alle persone con disabilità e 1,5 milioni di persone diversamente abili nel mondo, il 20% circa della popolazione mondiale, incontra difficoltà a navigare in rete. Un dato che continua ad essere allarmante nonostante nel 2019 sia stata introdotta una direttiva europea che impone l’obbligo, sia alla Pa sia ai privati con fatturato superiore ai 500 milioni di euro, di rendere i propri siti web conformi alle linee guida internazionali favorendo l’inclusione in rete. Tutti i servizi di business online dovrebbero quindi essere accessibili alle persone con disabilità. Ma questo evidentemente non avviene.

La soluzione offerta da AccessiWay

Il piano di AccessiWay, startup nata nel 2021, ha l’obiettivo di favorire l’inclusione e aiutare le persone con disabilità cognitive ad accedere e usufruire del web tramite una serie di soluzioni tecnologiche integrate. Abilitando su ogni sito funzionalità ad hoc, AccessiWay facilita l’ingresso rendendo accessibili tutti i touchpoint digitali, dai siti internet alle applicazioni web e app mobile, fino alla rimediazione file (pdf, word, PPT, file multimediali).  

Il progetto di Edoardo Arnello, Gianni Vernetti e Simone Scarzella è cresciuto esponenzialmente in pochi mesi e oggi conta più di 400 clienti, un team internazionale di oltre 55 persone e cinque sedi europee (in Italia, Francia, Germania, Austria e Olanda), con oltre 150.000 siti resi accessibili in poco più di un anno. Numerose aziende di grande calibro, tra cui Bper Banca, Campari Group, Iliad e Best Western Hotel, hanno deciso di iniziare nuovi progetti di accessibilità favorendo così politiche di maggiore inclusività.  

Il supporto tecnologico di Consulenza e Risorse

Per poter crescere ancora di più in maniera verticale e rapida i fondatori hanno deciso di avvalersi del team di corporate finance e strategic advisory di Consulenza e Risorse, società di advisory nata nel 2014 che si occupa di aiutare aziende di tutta Italia in processi di economia circolare, open innovation, efficientamento energetico, innovazione industriale 4.0 e implementazione di nuove tecnologie come blockchain, IoT, sviluppo e networking.

Per supportare la nostra crescita occorrono nuovi capitali e maggiore penetrazione in alcuni mercati internazionali”, afferma Edoardo Arnello, ceo di AccessiWay. “In questo senso, abbiamo individuato in Consulenza e Risorse la società ideale in grado di darci il giusto supporto e affiancarci in questo percorso, grazie anche all’ecosistema e alle professionalità espresse da tutto il team a noi dedicato”.

Inclusione sociale e riduzione del digital divide: questi gli obiettivi di CeR

Consulenza e Risorse ha avviato la roadmap da seguire per le operazioni di individuazione di finanza a supporto del progetto e di affiancamento nella creazione dell’Academy, diventando ambassador delle soluzioni di Accessiway. “L’obiettivo è quello di portare l’azienda ai vertici europei entro fine 2023″, spiega Luigi Jovacchini, chief innovation officer di Consulenza e Risorse. “E lo faremo lavorando anche sui temi della comunicazione per aumentare la conoscenza e la consapevolezza verso i clienti, sulle tematiche dell’inclusione sociale e la riduzione del digital divide, uno dei focus della Commissione Europea”.

CeR è una società di consulenza aziendale indipendente, con sedi a Milano e a Pescara. Nata nel 2014 dall’unione di professionisti con esperienze maturate nei settori della finanza, dell’innovazione e dei processi produttivi, oggi conta un team di 42 collaboratori esterni e ha gestito più di 1000 progetti. Tra i suoi clienti si annoverano aziende come Uteco Converting Spa, Gruppo Felsineo, Gruppo Jubatti, Fater Spa, Knauf Italia, Cromology Spa, Prima Assicurazioni, Brum Brum, Sicuritalia, Cloud4Wi, Banca Farmafactoring e Irplast. Nel biennio 2019-2020 la società ha anche fatto investimenti per 160.000 euro in otto startup.

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