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Space Economy

A caccia di Ufo: perché stanno aumentando gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati

Il nostro atteggiamento di fronte a un fenomeno che non riusciamo a classificare emerge con chiarezza dalle parole che usiamo per descriverlo: chi parla di Ufo (per Unidentified flying objects, oggetti volanti non identificati) pensa che i misteriosi avvistamenti nel cielo siano riconducibili a visite di astronavi aliene.

Più neutra, la definizione coniata dagli esperti del Pentagono si riferisce agli Unidentified aerial phenomena (Uap) e sostituisce gli oggetti volanti con i fenomeni atmosferici, anche se, secondo un’altra interpretazione, la ‘a’ starebbe per ‘anomalous’ ed estenderebbe il campo ben oltre gli eventi atmosferici.

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Non solo eventi atmosferici

I fenomeni anomali potrebbero avvenire ovunque, magari anche nello spazio. Non è da escludere sia anche per questo che lo scorso giugno la Nasa ha annunciato di aver finanziato, con un budget modesto, a onor del vero, un suo studio indipendente. Rimane comunque vero che a preoccupare il Pentagono non siano improbabili visite di mezzi extraterrestri, ma sistemi top secret utilizzati da potenze ostili per fare del buon vecchio spionaggio e mettendo in pericolo l’incolumità dei piloti militari.

Non sorprende, in effetti, siano questi ultimi la maggior sorgente delle segnalazioni. Tra il 2004 e il 2021 c’erano stati 144 avvistamenti, negli ultimi due anni il numero è lievitato a 366. Gli esperti militari hanno esaminato i dati relativi a ciascun avvistamento e hanno stilato un rapporto solo in parte reso pubblico e presentato ai parlamentari statunitensi.

Il caso del pallone cinese e gli avvistamenti successivi

Le indagini hanno concluso che oltre metà degli avvistamenti è attribuibile a palloni stratosferici (di quelli spesso utilizzati per fini metereologici, ma anche da aziende private e da gruppi di appassionati), a droni, a uccelli e a spazzatura volante. Abbiamo tutti sentito parlare del pallone stratosferico cinese che, a inizio febbraio, ha fatto bella mostra di sé nei cieli americani, apparentemente trascinato fuori rotta dal vento intenso. Benché il Pentagono non lo ritenesse una minaccia, alla fine l’intruso è stato abbattuto perché il presidente, davanti a una plateale violazione dello spazio aereo, ha dovuto salvare la faccia.

Sono proprio questi gli Uap che preoccupano maggiormente la Difesa e i politici statunitensi, poco disposti ad accettare intromissioni straniere sopra il suolo americano. Gli avvistamenti successivi al pallone cinese, che hanno destato altrettanto clamore, pare invece ricadano nella categoria di innocui palloni persi dai loro proprietari, a riprova della correttezza delle conclusioni del rapporto. Non sempre la spiegazione è intuitiva.

A volte occorre considerare le distorsioni introdotte dagli strumenti utilizzati per fare foto o video in volo. Molto interessante è per esempio stata la spiegazione di un enigmatico triangolo verde luminoso, avvistato sia dai piloti in volo sulla costa Est sia da quelli sulla costa Ovest degli Stati Uniti. È risultato essere un comune drone ripreso con un visore notturno, fornito di una particolare lente colpevole di distorcere le immagini, forse riprese da un angolo sfavorevole.

Un altro avvistamento, che secondo i piloti era riferibile a un oggetto lanciato ad altissima velocità, si è invece rivelato un’illusione ottica causata dal movimento di qualcosa di molto vicino all’osservatore e decisamente più lento di quanto presunto. Spiegare oltre la metà degli avvistamenti attraverso cause terrestri, e perlopiù banali, non basta per scoraggiare chi spera in una qualche visita aliena.

L’ipotesi di test segreti da parte degli Stati Uniti

In questo senso, però, il Pentagono non sembra possibilista: per i casi ancora senza una attribuzione, la Difesa menziona la scarsa qualità dei dati disponibili, oppure la necessità di riservatezza, visto che potrebbe trattarsi di apparecchiature ad alta tecnologia cinesi e gli Stati Uniti preferiscono non rendere pubblico quanto appreso sui sistemi usati da governi stranieri.

Altrettanto verosimile è l’ipotesi di test segreti effettuati dagli stessi Stati Uniti, ovviamente non così disponibili a descriverne o divulgarne i dettagli.

In effetti, oltre cinquant’anni fa, la copertura Ufo era stata utilizzata per coprire esperimenti di nuovi veicoli militari, sebbene col tempo si sia capito che questa strategia non paga, favorevole com’è alla nascita e alla diffusione di fake news, che poi occorre smontare. Che fino a qui si sia trattato di avvistamenti compiuti da militari non è un caso: il Pentagono li considera più attendibili e documentati di quelli segnalati dai civili, troppo spesso non supportati da alcuna prova (audio o video).

Quando si parla di avvistamenti attribuiti a Ufo, i cittadini americani sono di gran lunga i più attivi al mondo: con 250 avvistamenti per milione di abitanti, gli statunitensi sono 300 volte sopra la media mondiale. Forse l’interesse del Pentagono, di sicuro sollecitato dalle richieste dei parlamentari che siedono nelle varie commissioni, è un riflesso di questa mania nazionale.

I satelliti di Elon Musk

Chissà se è un caso che il picco degli avvistamenti civili si sia sempre verificato nel mese di luglio, in particolare il 4, giorno della festa dell’Indipendenza e occasione per grandi spettacoli pirotecnici. Una tradizione a suo modo piacevole, ma soppiantata dalla crescita della space economy.

A partire dal maggio 2019 il picco delle chiamate avviene in corrispondenza della messa in orbita dei satelliti Starlink, con i quali Elon Musk punta a offrire servizio Internet a copertura planetaria. I satelliti vengono lanciati grossomodo due volte al mese, a gruppi di circa 60 e, arrivati in orbita, vengono rilasciati uno dopo l’altro a formare una fila.

Sono grossi quanto tavoli da cucina, costruiti in metallo riflettente e, dopo il tramonto e prima dell’alba, quando sulla Terra è buio, colpiti dal Sole risultano molto brillanti. La fila di satelliti si trasforma in un pittoresco trenino luminoso. L’effetto perdura una settimana circa, poi i satelliti si disperdono e vanno a occupare le posizioni prestabilite. Ma a quel punto è tempo di un nuovo lancio e il ciclo ricomincia.

Consultando https://heavens-above.com/ è possibile sapere quando un trenino passerà sopra la nostra testa. Nel caso capitasse di vederli, non si pensi agli alieni. Vero, non è un fenomeno naturale, ma la sua origine è decisamente terrestre.

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