Justin Kan Twitch
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La storia di Justin Kan, il fondatore di Twitch che ha portato al successo “la peggiore idea possibile”

Se il tuo migliore amico, quello che ti conosce da sempre, ti dice che “questa è la peggiore idea che potessi avere”, forse è molto cattivo, o forse molto sincero. Non è detto, però, che non ti aiuti lo stesso a far diventare quell’idea qualcosa di più, magari un progetto imprenditoriale. Justin Kan ha avuto la fortuna di avere accanto un amico con cui ha potuto buttarsi e seguire un’intuizione, senza sapere dove lo avrebbe portato. Quell’intuizione oggi si chiama Twitch, la piattaforma di video streaming più nota e famosa nel mondo, inondata di contenuti, format e personaggi in continua crescita ed espansione.

La storia di Justin Kan

Qualche indicazione sui primi anni di vita di Justin e del suo grande amico Emmet Shear viene fornita dal sito di news Vox, che in un lungo articolo ricorda come i due siano cresciuti davvero uno accanto all’altro: entrambi nascono a Seattle e vivono a tre isolati di distanza nel quartiere di Capitol Hill.

Il settimanale Inc, invece, rivela come, per Kan, i genitori siano stati i primi modelli. Entrambi imprenditori, è soprattutto la madre a incoraggiarlo a essere intraprendente, tanto che il piccolo Justin pare si spinga a dire di voler diventare un giorno un amministratore delegato. Con Shear, intanto, il percorso comune prosegue anche negli studi, visto che entrambi vanno a studiare a Yale.

La prima startup

Negli anni del college lo spirito imprenditoriale e di sperimentazione prende il sopravvento e nel 2005 i due avviano la loro prima startup: un’app di calendario digitale che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto collaborare con i server di posta elettronica online come il neonato Gmail. Google Calendar prima di Google Calendar, insomma.

I primi fondi arrivano da un incubatore della Silicon Valley, Y Combinator, che investe 12mila dollari. Al termine di un’estate di intenso lavoro l’app, di nome Kiko, viene ufficialmente lanciata sul mercato e raccoglie altri 50mila dollari di investimenti. Una tremenda coincidenza determina però la rapida conclusione di questa esperienza: dopo un mese dal lancio della seconda versione, migliorata e corretta grazie ai fondi raccolti, ecco Google Calendar, che affossa l’idea di Kan e Shear.

Salvato da eBay

Nonostante questo stop improvviso, Yahoo! si fa avanti per acquistare la startup per un milione di dollari. Quando tutto sembra pronto per le firme, però, il dirigente di riferimento del colosso scompare e non se ne fa nulla. Sembra tutto finito, come ricorda Justin: “Non c’era un vero piano B. Sarei tornato a Seattle a vivere con i miei genitori e avrei cercato un lavoro vero. Però ci siamo detti: come possiamo riavere i soldi per ripagare almeno i nostri investitori?”.

La risposta è mettere in vendita la startup su eBay, sperando di raccogliere almeno i 50mila euro del secondo round di investimento da restituire a chi aveva creduto in loro. Le cose però vanno in maniera inaspettata: “Il giorno in cui l’asta stava per scadere avevamo offerte che partivano da 50mila dollari. Poi sono salite a 85mila, poi 100mila, 150mila. E mentre faccio clic su ‘Aggiorna’ su questa pagina arriva una proposta da 258mila dollari. Mi sono convinto che l’imprenditorialità non era poi così male”.

La peggiore idea possibile

La storia arriva alle orecchie del fondatore di Y Combinator, Paul Graham, che contatta i due ragazzi e si dice disposto a finanziare eventuali nuove idee di business. I primi tentativi falliscono miseramente, racconta ancora Vox. Justin e Shear tentano di creare una sorta di Facebook per famiglie e poi un’azienda che avrebbe venduto rose fosforescenti. Si arriva così a quella che per Shear era “la peggiore idea possibile”: Justin.tv, un reality show dedicato alla trasmissione della vita di Kan sul web, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Un investitore di Y Combinator è disposto a scommettere su questa idea, perché desideroso di vedere Kan che si rende ridicolo riprendendosi in qualunque attività della sua giornata.

Le trasmissioni iniziano, nonostante difficoltà tecniche di vario genere, all’inizio del 2007. Già nel 2010 si arriva a un bivio fondamentale: da una parte Justin.tv, dall’altra una strada separata per far crescere il pubblico per i contenuti di videogiochi sul sito, nome TwitchTV.

Il successo di Twitch

Ben presto abbreviato in Twitch, il derivato di Justin.tv diventa l’idea vincente. Raccoglie 35 milioni di dollari in finanziamenti nei suoi primi tre anni di vita e arriva ad avere 45 milioni di spettatori unici mensili che usufruiscono dei contenuti in diretta. Nell’agosto del 2014 Amazon, con una mossa definita da molti “a sorpresa”, acquista Twitch per 970 milioni di dollari.

La crescita di Twitch in fatto di numeri e fatturato è stata continua negli ultimi dieci anni e, nonostante i dati relativi al 2022 segnalino una lieve flessione generale nelle voci principali, la piattaforma nata come Truman Show della vita di Justin Kan resta un riferimento per tutto il mondo degli streamer, dei gamer e di tutti coloro che vogliono andare in diretta.

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