Simona Tabasco Under 30
Under 30

Chi sono gli italiani sulla lista 30 Under 30 Europe di Forbes

La sua interpretazione della prostituta siciliana Lucia Grecco, nella seconda stagione della serie Hbo White Lotus, le è valsa un premio della Screen Actors’ Guild, il sindacato statunitense degli attori. Presto debutterà a Hollywood nell’horror Immaculate, in cui reciterà assieme a un’altra ex della serie, Sydney Sweeney. Simona Tabasco, 28 anni, è uno dei volti copertina della lista 30 Under 30 Europe 2023 di Forbes, che mette assieme i 30 ragazzi più promettenti di dieci industrie.

Gli italiani sulla lista

Gli italiani in classifica sono dieci, due in meno rispetto all’anno scorso. Nella categoria media & intrattenimento è inclusa Stefania D’Ignoti, giornalista freelance catanese che si occupa di immigrazione, conflitti, diritti delle donne e crimine organizzato. Il suo lavoro l’ha portata dai campi profughi della Turchia e del Libano e al confine tra Siria e Israele. Ha studiato giornalismo alla Columbia e collabora con testate come National Geographic, Al Jazeera, The Economist e Washington Post.

Marco Fazio e Giulia Rovida sono invece nella categoria retail & e-commerce grazie a Lito Travel, la startup che hanno creato ad Amsterdam per rendere i bagagli più sostenibili e compatti. La loro valigia pieghevole da 400 dollari è ottenuta da bottiglie di plastica riciclata e ha una garanzia a vita. Hanno già raccolto 250mila dollari di finanziamenti.

Nella stessa categoria si trova Kola Tytler, medico 28enne che vive a Londra e nel 2018 ha fondato Dropout, un’azienda che vende sneaker e streetwear in edizione limitata. La società, nata nel 2018 e seguita da quasi 87mila persone su Instagram, è figlia dell’unione di tre passioni: la medicina, la matematica e il collezionismo di streetwear. Nel 2022 ha raggiunto gli 1,53 milioni di dollari di fatturato.

Logistica e mangimi sostenibili

Luca Petrone è esperto di ottimizzazione matematica applicata al settore dei trasporti, Simone Quarta di vendite nel campo petrolchimico. Insieme a Stefano Asperti hanno creato Bridge, una piattaforma digitale per il trasporto merci su strada che usa il machine learning e l’intelligenza artificiale per far incontrare committenti e trasportatori. Hanno già raccolto 1,7 milioni di dollari.

Alessandro Romano, classe 1995, ha fondato Ittinsect, una startup che produce mangimi per pesci ad alta efficienza nutritiva secondo i dettami dell’economia circolare. I suoi prodotti sono realizzati con insetti, microalghe e sottoprodotti agricoli. Un’idea nata nel 2020, durante un viaggio in mezzo al mare in cui Alessandro decise di mangiare solo pesce pescato da lui. Ha da poco concluso il suo primo aumento di capitale da 625mila euro, a cui hanno partecipato Cdp Venture Capital, Katapult Ocean, Indico Capital Partners, LVenture Group e due angel Investor.

Finanza e realtà virtuale

Violetta Grimani, 27 anni, è uno dei 30 nomi selezionati nella categoria finance. A Londra si occupa di investimenti nel software, nella sicurezza informatica e in aziende tecnologiche per il gigante Kkr. Ha lanciato anche il programma 30 Days 30 People, con cui forma per la finanza ragazzi che hanno alle spalle un’istruzione in altri ambiti.

L’italo-brasiliana Flavia Mazzanti è un’artista, architetto e imprenditrice. È inclusa nella sezione sports&games perché ha fondato, assieme a Michael Bonell, Immerea, una startup che sviluppa un gioco di realtà virtuale per utenti ciechi. Coordina inoltre Xr Vienna, una comunità di professionisti del settore della realtà virtuale e della realtà aumentata.

I numeri della lista

Gli under 30 del 2023 lavorano in media 61 ore a settimana e hanno un totale di 92 milioni di follower sui social. Il 72% della lista è composto da fondatori di aziende, che hanno raccolto in tutto circa tre miliardi di dollari di finanziamenti: un miliardo in più rispetto ai ragazzi della lista 2022. Il più giovane dei 300 è Jordan Uguntayo, un 14enne che ha cominciato a lavorare a 7 anni come modello per Burberry. Da allora ha lavorato anche per Dior, Calvin Klein, Moncler, Tommy Hilfiger e Zara.

L’età media è di 27 anni, le aziende in cui lavorano i ragazzi 238. La lista è ancora a prevalenza maschile: il 66% è composto da uomini, il 33% da donne, l’1% da persone non binarie. Un dato figlio del quadro europeo: nei paesi dell’Ue solo l’11% dei fondatori di imprese è donna, nel Regno Unito il 20%. Uno studio pubblicato a dicembre dalla società di venture capital Atomico ha rilevato che l’87% dei finanziamenti europei finisce ad aziende i cui fondatori sono tutti uomini.

Il paese più rappresentato in lista è la Gran Bretagna, seguita da Germania, Francia, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Svizzera.

Il metodo

Molti ragazzi si sono candidati per entrare nella lista degli under 30, altri sono stati individuati da esperti dei diversi settori e da giovani selezionati negli anni scorsi. Tra i criteri considerati ci sono la quantità di fondi raccolti, il giro d’affari delle aziende, l’impatto sociale delle loro attività, la creatività e il potenziale delle loro idee. Per essere eleggibili, i ragazzi dovevano avere 29 anni o meno il 7 marzo 2023.

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