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Così questo network di studi legali vuole definire i confini giuridici delle nuove professioni digitali

Articolo tratto dal numero di marzo 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Un giro d’affari di 280 milioni di euro con un +15% tra il 2021 e il 2022 e 450mila nuovi posti di lavoro. Sono i numeri che testimoniano la crescita dell’influencer marketing, un fenomeno che rappresenta la naturale evoluzione della pubblicità tradizionale, in cui il testimonial viene sostituito dal cosiddetto influencer per promuovere, attraverso i social, un determinato prodotto o servizio.

Ius40: dall’assistenza civile a quella giuslavoristica

Tra le realtà che più si sono interessate al fenomeno c’è Ius40, un network di studi legali nato nel 2018 a Novara e guidato Riccardo Lanzo, che, nel ruolo di managing partner, gestisce i team di lavoro strutturati su più discipline.

“Ci consideriamo uno studio-boutique diviso in diversi dipartimenti, tra cui civile, penale, penale d’impresa, famiglia, compliance aziendale, societario, proprietà intellettuale e lavoro”, dice Lanzo. Ius40 opera con successo a Milano e nelle province limitrofe, dove viene fornito un supporto completo ai clienti anche grazie alle nuove modalità di lavoro a distanza.

Il team conta attualmente 15 avvocati, più una serie di professionisti del settore tributario che vengono coinvolti per operazioni straordinarie. Lo studio è pronto a dare una risposta a ogni tipo di problema civile o penale, oltre a fornire assistenza mirata in diritto d’impresa a società di tutte le dimensioni.

Un altro tema centrale per Ius40 è l’assistenza giuslavoristica offerta ai datori di lavoro. “L’abbiamo costruita su richiesta delle aziende con i dipendenti. Seguiamo licenziamenti, assunzioni, spostamenti delle società in caso di fusioni, nonché gestione delle relazioni industriali. Su questo abbiamo un dipartimento ad hoc che svolge consulenza quotidiana alle aziende”.

Un libro per delineare i confini giuridici delle nuove professioni

Fin dall’inizio dell’attività Ius40 ha avuto il merito di intuire in anticipo rispetto ad altri studi legali i settori strategici, concentrando gli sforzi sulle nuove piattaforme digitali.

“Ogni volta che si affaccia nella quotidianità uno strumento strategico cerchiamo di anticipare i tempi con la pubblicazione, per esempio, di libri e articoli sul tema. Costruiamo la nostra esperienza studiandola preventivamente”, continua Lanzo.

E proprio l’attenzione dello studio verso il fenomeno dell’influencer marketing ha portato alla nascita del libro Il diritto degli influencer, scritto da Lanzo con il collega Massimo Giordano, che illustra norme, linee guida e best practice legate al settore.

“Ad aprile dell’anno scorso abbiamo pubblicato il volume in collaborazione con lo studio Legal tech 42 Milano. Forti dell’esperienza nell’influencer marketing e nella contrattualistica a favore di talent e agenzie di marketing e comunicazione, abbiamo realizzato un manuale nel quale definiamo i profili giuridici della professione”.

Il metaverso come un’opportunità

Ius40 accosta il tema dell’influencer marketing a quello del metaverso, realtà virtuale in cui le aziende hanno la possibilità di sfruttare uno spazio capace di attirare e far interagire gli utenti interessati al proprio brand.

“È da poco uscito un libro sul tema intitolato Metaverso, a cura di Guido Scorza e Giuseppe Cassano, all’interno del quale ho scritto un capitolo che tratta del rapporto tra realtà virtuale e influencer marketing. Portiamo avanti il fenomeno del digital marketing con le nuove esperienze tecnologiche. Pensiamo che tutto questo sia strettamente collegato alla brand reputation, cioè all’identità che ogni azienda vuole sviluppare per emergere nel proprio settore”.

Il problema della gestione dei dati

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Piattaforme social e realtà aumentata sono prive di una normativa ad hoc e il lavoro più difficile è definirne i confini giuridici utilizzando gli strumenti già presenti nella legge. Centrale, in tal senso, è il tema della gestione dei dati degli utenti e delle relazioni che si creano all’interno delle piattaforme.

“La prima tutela dell’utente dovrebbe essere fornita dalla piattaforma con uno strumento ufficiale. Oggi invece
per molte iscrizioni si utilizzano dati di terzi. È un automatismo che rende incontrollabile il trasferimento di dati”. Per questo diventa fondamentale, secondo Lanzo, seguire alcune regole di comportamento sul web per autotutelarsi.

“È importante comportarsi in rete come facciamo dal vivo. Il rischio di intermediazione può portare a considerare le piattaforme un terreno dove si può fare ogni cosa”. La gestione dei dati non è l’unica questione da tenere d’occhio.

La sfera della protezione dati include temi che vanno dalla policy ai codici di trattamento adottati dalle piattaforme, passando per la promozione di servizi o prodotti nel metaverso, fino alla pubblicità elaborata su gusti e inclinazioni degli utenti.

Lo sviluppo di nuove piattaforme

Secondo Lanzo sarà su applicazioni come Onlyfans che si giocherà la prossima partita in termini di regolamentazione. Per questa ragione Ius40 è al lavoro per la creazione di una nuova pubblicazione studiata ad hoc per la piattaforma di intrattenimento.

“Onlyfans è un mercato in espansione che fattura circa 1 miliardo di euro all’anno. Ha tantissimi risvolti di rischio e responsabilità sotto il profilo del diritto di immagine e sulla diffusione di foto e video. Per questo usciremo a breve con una pubblicazione specifica per questo sito”.

La nascita di nuove piattaforme comporta anche l’emergere di insidie in termini di regolamentazione. L’avvocato deve essere bravo ad anticipare i tempi e costruire degli impianti giuridici sotto forma di accordi che garantiscano la protezione dei dati e il loro libero commercio.

L’obiettivo rimane quello di riuscire a bilanciare la privacy dell’utente e le esigenze commerciali. Un equilibrio difficile ma non impossibile.

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