Howard Marks
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Chi sono i miliardari dietro Oaktree, il fondo che vuole investire miliardi nella Serie A

Dietro ci sono “il Warren Buffett canadese”, uno degli investitori più stimati dallo stesso Buffett e quattro miliardari. Oaktree era già entrato in Serie A due anni fa, quando aveva prestato 275 milioni di euro a una holding della famiglia Zhang, proprietaria dell’Inter. Ora il fondo statunitense, come ha rivelato l’agenzia Reuters, prepara un investimento da 1,75 miliardi di dollari nel calcio italiano: un miliardo di finanziamento e 750 milioni per il 5% della media company della Serie A.

I miliardari che guidano Oaktree

Oaktree ha circa 170 miliardi di dollari di asset in gestione ed è guidata dai co-presidenti Bruce Karsh (2,3 miliardi di dollari di patrimonio, secondo i dati in tempo reale di Forbes) e Howard Marks (2,2 miliardi), che l’hanno fondata nel 1995. Karsh ha lavorato alla Corte Suprema degli Stati Uniti e come assistente di Eli Broad, a lungo uno degli uomini più ricchi d’America grazie a costruzioni e assicurazioni. Ha anche una quota di minoranza dei Golden State Warriors, la squadra Nba con il più alto valore economico (7 miliardi di dollari).

Marks è conosciuto, nel mondo degli investimenti, per le note che pubblica sul sito di Oaktree, in cui spiega le sue strategie di investimento e approfondisce temi economici. “Quando vedo le note di Howard Marks nella mia mail, sono la prima cosa che apro e che leggo”, ha dichiarato Warren Buffett. “Imparo sempre qualcosa. E questo discorso vale a maggior ragione per i suoi libri”. Marks suggerisce agli investitori di chiedersi se temano di perdere soldi o di perdere un’opportunità. Con una metafora tratta dal baseball, consiglia di puntare a “una media battuta alta” piuttosto che agli “home run”.

Brookfield Asset Management

Nel 2019 il 61% di Oaktree è stato venduto a Brookfield Asset Management, una società canadese di asset alternativi con 800 miliardi di dollari di asset in gestione, che investe in energie rinnovabili, immobiliare, infrastrutture, credito e private equity. A guidarla è Bruce Flatt, amministratore delegato, che ha un patrimonio di 2,9 miliardi di dollari. Anche nella sua storia ricorre il nome di Warren Buffett, di cui, come ha scritto il New York Times, è considerato l’omologo canadese.

Il paragone si basa sia sulle strategie di investimento, sia sullo stile. Come Buffett, ha spiegato Forbes quando gli ha dedicato la copertina, nel maggio di sei anni fa, Flatt è “una persona controcorrente e un investitore di lungo termine”, la cui strategia “si basa più sulla pazienza che sul prezzo”. Lo stesso Flatt ha riassunto: “Preferiamo un 12-15% di ritorno netto per 20 anni di un 25% per tre anni”, ha sintetizzato”.

L’altro miliardario di Brookfield

Sempre come Buffett, Flatt ha mantenuto un basso profilo anche dopo avere fatto fortuna. Vive a Toronto e, quando viaggia a New York, si sposta in metropolitana. Ha un ufficio modesto in cui, all’epoca della copertina di Forbes, c’era un’unica opera d’arte: un quadro che raffigurava un gregge di pecore bianche dirette verso un burrone e un’unica pecora nera diretta dalla parte opposta.

Flatt è stato definito da Forbes “uno dei più grandi e più bravi investitori di cui probabilmente non avete mai sentito parlare”. Una delle sue massime preferite, in materia di investimenti, è: “Non metterti mai nella condizione di dover vendere in uno scenario in cui dovresti comprare”. Non è l’unico miliardario prodotto da Brookfield: il suo predecessore Jack Cockwell, di origini sudafricane, ha un patrimonio di 1,7 miliardi di dollari.

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