Didier Ellena
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Tecniche moderne e capacità delle maestranze: Jti investe nella filiera italiana del tabacco

Articolo tratto dal numero di aprile 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

“Crediamo nella filiera tabacchicola italiana, nella modernità delle sue tecniche produttive, nella qualità del suo prodotto, nel suo sviluppo sostenibile e, soprattutto, nella capacità delle sue maestranze”. A parlare è Didier Ellena, il manager che dallo scorso anno riveste l’incarico di presidente e amministratore delegato di Jti Italia. In azienda dal 1995, Ellena ha assunto l’incarico a luglio 2022, dopo avere ricoperto ruoli di crescente responsabilità in vari mercati, dalla Francia alla Russia.

Il sostegno alla filiera

Ellena è alla guida di un’azienda che è cresciuta in Italia fino a diventare, oggi, la seconda per quota di mercato. Negli anni Jti ha investito molto nel nostro Paese, in particolare per sostenere la sua filiera del tabacco. Uno degli impegni più recenti è l’accordo, sottoscritto poche settimane fa, per garantire anche per i prossimi tre anni l’acquisto di tabacco prove niente dall’Alta Valle del Tevere, in Umbria. Ellena rivendica “l’impegno nei confronti di coloro che vivono di questo settore” e sottolinea come il mercato italiano sia “molto importante” per il gruppo, tanto che l’Italia è il primo paese dell’Unione europea in cui Jti ha deciso di lanciare Ploom X, il dispositivo a tabacco riscaldato frutto di anni di studio e ricerca nel settore.

“Volevamo offrire ai consumatori un’esperienza unica, un gusto e una sensazione diversa da qualsiasi altra e lo abbiamo fatto. Abbiamo lanciato Ploom X ad aprile e lo abbiamo fatto in Italia, proprio per rafforzare il legame con questo paese. Per noi l’Italia rappresenta da sempre un mercato fondamentale e per questo vogliamo continuare a investire in una filiera che, nonostante abbia attraversato periodi complessi, continua a essere un’eccellenza e un’espressione del made in Italy nel mondo”.

I progetti di sostenibilità

Nei suoi 20 anni in Italia, Jti non ha però investito solo nella filiera tabacchicola, ma anche nei territori e nelle comunità in cui opera, con attività di sostenibilità ambientale e sociale. È il caso di quelle realizzate in collaborazione con la onlus Save the Planet: dal primo corso sulla transizione ecologica rivolto ai dipendenti della pubblica amministrazione, che ha festeggiato da poco il primo anno dal lancio, al progetto Sustainable Cities, che mira a rendere le città più ecosostenibili e inclusive grazie alle sinergie con le amministrazioni locali. Senza dimenticare la campagna #IoLaButtoLì, che negli ultimi anni ha coinvolto alcune fra le più note stelle del web per sensibilizzare sull’abbandono dei piccoli rifiuti urbani.

La sostenibilità, sottolineano da Jti Italia, richiede però “una visione a 360 gradi” e non può quindi limitarsi all’ambiente. In particolare, l’azienda collabora con Fondazione Progetto Arca Onlus per contrastare l’emergenza alimentare: un problema urgente in un Paese in cui, secondo dati Istat, quasi due milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà asso luta. Tra le iniziative più recenti il lancio a Padova – dopo Bari – della Cucina Mobile: un food truck che percorre le strade della città e distribuisce più di 100 pasti caldi a settimana. Come spiegano i promotori, il servizio permette anche di monitorare i casi di maggiore fragilità: in molti casi, il pasto è il primo passo per creare una relazione di fiducia con le persone, indirizzarle verso i servizi di assistenza sul territorio e avviare un percorso di accoglienza e reinserimento sociale.

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