Yassine Kabbaj, people & culture director di Jti Italia
Responsibility

Più inclusivo, sostenibile e sociale. Il luogo di lavoro per Jti Italia

Articolo apparso sul numero di febbraio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

La sostenibilità sociale e la partecipazione sono tra le nuove sfide che le aziende sono chiamate ad affrontare, di fronte all’esigenza di migliorare la qualità della vita sul luogo di lavoro e di far sentire tutti parte di un progetto, partendo dalla crescita professionale e dalla valorizzazione delle individualità. Una sfida che Jti Italia, società della multinazionale del tabacco Jti, ha raccolto da tempo, con a attività che hanno costruito un ambiente di lavoro sempre più inclusivo e aperto, politiche di welfare aziendale a iniziative di sostenibilità ambientale e sociale sul territorio che coinvolgono direttamente i dipendenti.

“La soddisfazione delle persone nel quotidiano lavorativo è il nostro successo più importante e ogni giorno ci impegniamo perché i nostri standard siano sempre più alti”, dice Yassine Kabbaj, people & culture director di Jti Italia. “Siamo un’organizzazione incentrata sulle persone e facciamo di tutto per offrire ai nostri dipendenti un luogo in cui lavorare sia un’esperienza positiva sotto ogni aspetto. Alla base c’è un approccio sinergico che semplifichiamo con l’espressione our way, per riunire i nostri quattro pilastri: iniziamo da noi, ognuno di noi è importante, trasformiamo le sfide in opportunità e iniziamo oggi a migliorare il nostro domani. Una filosofia che permea ogni nostra azione e che rendiamo concreta attraverso varie iniziative. 

Per esempio, sul tema dell’uguaglianza di genere abbiamo ricevuto la certificazione Ges (Global Equality Standard)  rilasciata da Ernst&Young a Jti sia a livello globale che a livello italiano, che attesta come all’interno dell’azienda non solo vengano rispettate tutte le politiche di parità di genere formale e sostanziale, anche a livello salariale, ma anche l’incentivazione della carriera femminile e l’empowerment attraverso una cultura aziendale e attività che garantiscono equiparazione fra i dipendenti, a prescindere dal genere. Non solo: in linea con il principio di trasformare le sfide in opportunità, abbiamo approvato una politica all’avanguardia a sostegno della famiglia, che prevede un congedo parentale di 20 settimane fino al compimento di un anno di età del bambino per tutti i neogenitori, con il 100% della retribuzione. Il congedo spetta a tutti, indipendentemente dal genere del genitore e dalla modalità con cui si diventa genitori (figli naturali, adozione, maternità surrogata, etc.)”.

Sul luogo di lavoro Jti vuole garantire sostegno mirato al benessere del personale e offrire un ambiente stimolante, pensato per favorire la socializzazione. “Per questo abbiamo avviato da tempo un employer assistance program (eap) che prevede il sostegno psicologico attraverso uno sportello di ascolto gestito da uno psicoterapeuta, a disposizione su prenotazione per tutti i dipendenti, che vengono accolti in forma anonima”, continua Kabbaj. “A questo si aggiungono specifiche sessioni di fisioterapia per tutti i dipendenti, curate da un osteopata certificato che opera in ufficio due volte a settimana”.

Un impegno attestato anche dalle certificazioni ottenute a livello nazionale e internazionale dall’azienda, che da oltre dieci anni, ad esempio, è Top Employer, riconoscimento attribuito alle realtà che applicano i migliori standard di gestione delle risorse umane. Jti ha conquistato anche la Gold Accreditation di Investors in People, società che certifica il benessere dei dipendenti secondo parametri come l’attenzione alla salute fisica e mentale.

In linea con il principio di costruire oggi le basi di un futuro migliore, non solo per le proprie persone ma anche per le comunità, Jti Italia si impegna poi a realizzare progetti per l’inclusione sociale. “Da più di dieci anni siamo partner di Fondazione Progetto Arca”, spiega ancora Kabbaj. “Un rapporto consolidato che non ci vede solo parte attiva in progetti come i food truck per la distribuzione di pasti alle persone senza fissa dimora, ma protagonisti in prima persona attraverso il volontariato. Abbiamo creato una piattaforma su cui i nostri dipendenti possono prenotarsi per svolgere attività di volontariato insieme ai collaboratori di Fondazione Progetto Arca, portando aiuto dove c’è più bisogno. Un progetto che ci rende orgogliosi: solo nel 2023 sono state donate oltre 100 ore di volontariato”.

Jti guarda anche alle tematiche ambientali. “Abbiamo coinvolto le nostre persone nella campagna anti littering per promuovere il corretto smaltimento dei piccoli rifiuti, #IoLaButtoLì, rendendole protagoniste di un video realizzato insieme a Casa Surace che ha raggiunto migliaia di visualizzazioni. Questo perché siamo convinti che i cambiamenti partano sempre da un piccolo gesto: siamo noi il motore per costruire un domani più sostenibile, attraverso l’impegno di tutti nel garantire il rispetto dell’ambiente, delle persone e delle diversità”.  

 

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