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Strategia

L’equilibrio vita-lavoro, sicurezza e avanzamento di carriera: ecco i fattori più importanti nella scelta di un’azienda

Per gli italiani avere più tempo libero per dedicarsi a se stessi, alla famiglia e agli amici è diventato più importante di un lauto stipendio. A constatarlo è lo studio “Employer Brand Research”, realizzato dalla multinazionale attiva nel settore delle risorse umane Randstad con il coinvolgimento di 7000 persone e 150 aziende italiane. Secondo la ricerca, l’equilibrio tra vita privata e lavoro è di gran lunga il fattore più influente nella scelta di un’impresa, con il 60,5% delle preferenze. Al secondo posto segue la sicurezza, indicata dal 50,9% degli intervistati. Chiude il podio l’avanzamento di carriera, votato dal 47% del campione.

Lo scarto tra aziende e lavoratori

“Nel 2023 l’equilibrio tra vita privata e lavorativa è diventato il driver più importante nella scelta del datore di lavoro in Italia, eppure è solo al quinto posto tra i fattori offerti dalle aziende”, ha commentato Marco Ceresa, Group ceo di Randstad. Secondo quanto indicato dalla ricerca infatti, al momento della proposta lavorativa le imprese puntano soprattutto sulla solidità finanziaria del brand, sulla vicinanza della sede da casa o sulla sicurezza a lungo termine. “Lo scarto indica un fondamentale punto di miglioramento nell’employer branding”.

I beni immateriali

“La realtà è che oggi benefit materiali e immateriali sono equivalenti nella valutazione dei lavoratori: le aziende, per attirare i migliori talenti, devono necessariamente considerarli entrambi”, ha detto ancora Ceresa. Stando a quanto indicato dallo studio di Randstad, tra i benefit immateriali maggiormente indicati dai professionisti ci sono il buon rapporto con i propri manager, con i colleghi, un luogo di lavoro comodo e vicino a casa, un’organizzazione flessibile, l’autonomia nella gestione del ruolo, più tempo libero e spazi moderni.

Voglia di cambiare aria

Lo scarto evidenziato da Ceresa spiega come mai oltre un italiano su tre ha cambiato lavoro da poco o ha intenzione di farlo a breve. “Employer Brand Research” evidenzia infatti come il 13% degli intervistati abbia lasciato la propria azienda negli ultimi sei mesi e il 24% stia per lasciarla. Le motivazioni principali sono l’aumento di stipendio in relazione al costo della vita, indicato dal 40% del campione, il miglioramento dell’equilibrio vita privata-lavoro (36%) e l’assenza di opportunità di crescita (28%).

E al momento di cambiare posto di lavoro, il 47% degli intervistati da Randstad usa LinkedIn per trovarne un altro, mentre, uscendo dai social, il portale più utilizzato è Indeed.com. Le relazioni personali sono utili al 19% del campione, seguite a ruota dalle agenzie per il lavoro (18%).

Le aziende dove si lavora meglio

In occasione della presentazione della ricerca, la multinazionale olandese ha assegnato il Randstad Employer Brand 2023, riconoscimento dedicato alle aziende preferite dai lavoratori intervistati. A ricevere il premio Ferrari e le aziende del settore aerospaziale Avio Aero e Thales Alenia Space Italia.

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