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Boeing punta sulla startup Equatic: accordo da 50 milioni per rimuovere CO2 dagli oceani e produrre idrogeno verde

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Boeing sta collaborando con Equatic, una startup con sede a Los Angeles che rimuove il carbonio dall’oceano, in un accordo unico nel suo genere per l’acquisto di un’enorme quantità di crediti di carbonio e idrogeno verde, del valore di almeno 50 milioni di dollari.

Fino a 2.100 tonnellate di idrogeno verde

In base all’accordo quinquennale, Equatic eliminerà 62mila tonnellate di anidride carbonica per il gigante aerospaziale, oltre a fornire 2.100 tonnellate di idrogeno verde generato come sottoprodotto della sua tecnologia.

La stratup non ha dichiarato il valore dell’accordo. Si tratta comunque di una quantità di anidride carbonica più che doppia rispetto alle 25mila tonnellate che il concorrente Climeworks ha appena annunciato con Jp Morgan Chase.

Climeworks valuta l’accordo, che non include il carburante a idrogeno, più di 20 milioni di dollari. La società finanziaria sta trattando con la startup Charm Industrial per collocare il carbonio catturato nel sottosuolo sotto forma di bio-olio prodotto con scarti agricoli.

L’accordo è scaturito dai piani per una partnership tra le aziende relativa agli impianti di rimozione di CO2 su larga scala che Equatic sta sviluppando, ha dichiarato Lorenzo Corsini, il principale consulente della startup, che ha rifiutato di discutere i dettagli.

“Questo catalizza lo sviluppo della tecnologia ed è un atto di fede da parte di Boeing”, ha dichiarato Corsini a Forbes. “Boeing è seriamente intenzionata a rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera e sa di dover investire in anticipo per farlo”.

La tecnologia di Equatic

Di recente, Equatic è stata scorporata dall’Istituto per la gestione del carbonio dell’Ucla e fa parte ora di un gruppo di aziende che ha l’obiettivo di rallentare l’accumulo di CO2, che riscalda il clima, estraendola dall’atmosfera.

A differenza di rivali come Climeworks, Charm e CarbFix, che assorbono la CO2 dall’aria e la immagazzinano, Equatic si concentra sull’uso dell’elettrolisi per rimuoverla dall’acqua di mare e convertirla in materiale simile a quello di una conchiglia che, a suo avviso, non danneggerebbe le acque.

L’idrogeno, considerato ormai un carburante pulito per le applicazioni industriali e i trasporti, diventa un sottoprodotto. “Il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’aviazione richiederà un approccio multiforme e Boeing vede un valore immenso nella tecnologia di Equatic”, ha dichiarato Sheila Remes, vicepresidente per la sostenibilità ambientale di Boeing. “Siamo entusiasti di collaborare con Equatic sia per la produzione di idrogeno verde che per la rimozione dell’anidride carbonica”. La startup si concentra sugli oceani in quanto sono il più grande serbatoio di CO2 della Terra.

Il modo più economico ed efficiente per la rimozione di CO2

Il fondatore Gaurav Sant, direttore dell’iniziativa dell’Ucla, ritiene che il suo approccio non solo amplifichi i processi naturali, ma sia anche il modo più economico ed efficiente dal punto di vista energetico per ottenere una rimozione di CO2 a livello di gigatoni e produrre idrogeno da fonti non inquinanti.

La quantità di CO2 rimossa è inoltre misurabile “fino al singolo grammo”, ha dichiarato l’azienda. Quest’ultimo è un fattore importante, a causa del crescente scetticismo nei confronti delle compensazioni di carbonio, come quelle vendute da Verra, il più grande certificatore di crediti.

David Antonioli, ad dell’organizzazione no-profit, si è dimesso questo mese dopo aver riconosciuto che una parte significativa dei crediti approvati non è basata sulla realtà, secondo quanto riportato da The Guardian.

I progetti di Equatic

Ad aprile, Equatic ha iniziato a operare con progetti pilota a Los Angeles e Singapore per mostrare la sua tecnologia. Un impianto “sub-commerciale” più grande dovrebbe essere inaugurato alla fine del prossimo anno a Singapore, integrato in un altro di desalinizzazione esistente, che promette di rimuovere 3.500 tonnellate metriche di CO2 all’anno.

Equatic intende far funzionare il suo primo impianto commerciale tra circa tre anni, con la capacità di rimuovere 100mila tonnellate metriche di CO2 e generare 3.500 tonnellate di idrogeno all’anno. Si tratta di circa tre volte la dimensione dell’impianto Mammoth di Climeworks in costruzione in Islanda, che sarà in grado di catturare e stoccare 36mila tonnellate di CO2 all’anno quando sarà pienamente operativo.

L’azienda sta raccogliendo 100 milioni di dollari per la ricerca e i costi di costruzione dell’impianto. Finora sono stati raccolti 30 milioni di dollari da finanziatori come la Chan Zuckerberg Initiative, la Anthony and Jeanne Pritzker Family Foundation, la Grantham Foundation for the Protection of the Environment, la National Science Foundation, la Temasek Foundation di Singapore, la Pub: National Water Agency di Singapore e il Dipartimento dell’Energia.

Il quinto più grande accordo di eliminazione di CO2

Secondo Corsini, l’accordo di acquisto di Boeing è il quinto più grande per l’eliminazione di CO2 mai annunciato. In precedenza, Equatic aveva comunicato che la società di servizi finanziari Stripe stava acquistando crediti di compensazione di CO2 dai suoi piccoli impianti pilota.

Boeing otterrà crediti dall’impianto di Singapore, la cui inaugurazione è prevista per l’inizio del 2025, e dal primo impianto commerciale di Equatic, la cui ubicazione non è stata specificata.

“Poiché stiamo ancora progettando e costruendo questi impianti, non abbiamo ancora iniziato a rivolgerci sistematicamente ai clienti per riempire la pipeline”, ha detto Corsini. “Oltre a Boeing, abbiamo una serie di altri partner. Aspettatevi presto altri annunci in merito”.

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