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Come è cambiato il lavoro del consulente secondo Massimo Giordano, managing partner Europa di McKinsey & Company

Articolo tratto dal numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Da marzo Massimo Giordano è il nuovo managing partner per l’Europa di McKinsey & Company, una delle principali società di consulenza manageriale: è la prima volta che un italiano viene chiamato a ricoprire questo ruolo. Nella nuova veste, Giordano coordina dall’Italia l’attività degli uffici McKinsey in 25 paesi europei. Dal 2020 è anche l’unico italiano a far parte dello shareholders council globale, il consiglio di amministrazione che definisce la direzione strategica e le policy della società, nomina che è stata appena rinnovata con un nuovo mandato di tre anni.

Fondata nel 1926 a Chicago, McKinsey è presente in oltre 130 città in più di 65 paesi e serve 80 delle prime 100 aziende nel mondo secondo la classifica Forbes Global 2000. In Italia da oltre 50 anni, con uffici a Milano e Roma, aiuta organizzazioni nel settore privato, pubblico e no profit a superare le sfide più complesse, creare valore e rinnovarsi in modo sostenibile.

La carriera

Giordano, 56 anni, sposato con tre figli, torinese, è approdato in McKinsey nel 1999 dopo una laurea in Economia e commercio e un’esperienza nel mondo dell’investment banking in Citi. In breve ha assunto la carica di responsabile della practice strategy & corporate finance per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Da gennaio 2018 ha guidato l’ufficio del Mediterraneo e affiancato importanti organizzazioni su un’ampia gamma di tematiche, tra cui strategia, crescita, innovazione e trasformazione digitale.

Una lunga carriera, quindi, in un settore in grande trasformazione. “La professione del consulente – dice – è cambiata profondamente, soprattutto negli ultimi anni. Oggi affianchiamo i nostri clienti dalle fasi strategiche alla realizzazione dell’intero percorso di trasformazione, diventando partner di lungo termine. Il 50% di ciò che facciamo oggi in McKinsey appena qualche anno fa non esisteva, e molto passa dal digitale e dall’intelligenza artificiale, cui è dedicato circa il 40% dei nostri progetti. Stiamo inoltre osservando con grande attenzione gli sviluppi dell’intelligenza artificiale generativa, che potrà rappresentare una rivoluzione nel modo di fare business”.

Nuovi ambiti

Negli ultimi anni McKinsey ha consolidato le proprie competenze nel campo dell’innovazione tecnologica: sono circa 5.800 i professionisti esperti di digitale e analytics che lavorano negli uffici di tutto il mondo. Competenze che la società acquisisce anche dal mercato, continuando a espandere il suo ecosistema di innovazione. Dal 2011 McKinsey ha realizzato oltre 20 acquisizioni di realtà specializzate in diversi ambiti: dall’intelligenza artificiale, con QuantumBlack e Iguazio a Tel Aviv, al design di prodotto, con Lunar, fino al cloud, con Candid Partners, azienda con sede ad Atlanta.

Sostenibilità

Forte l’attenzione anche al tema della sostenibilità, che, sottolinea Giordano, “è in cima alle priorità delle aziende: negli ultimi tre anni abbiamo seguito circa 800 progetti di climate transition in oltre 70 paesi”. Con la consapevolezza che la crescita economica, per essere duratura, deve essere sostenibile e inclusiva, McKinsey ha istituito una practice dedicata alla sostenibilità, intesa come approccio allo sviluppo del business nel rispetto dell’ambiente, della società e dell’ecosistema. Nel 2021 ha inoltre acquisito Vivid Economics e Planetrics per aiutare le aziende ad affrontare la sfida del cambiamento climatico e accompagnarle nella transizione verso il net zero.

L’impegno nel sociale

Lettore onnivoro e appassionato, Giordano è quasi sempre il primo a varcare l’ingresso di Piazza Duomo 31 a Milano per potere, quando possibile, rientrare a casa all’ora di cena e stare insieme alla sua famiglia. Intenso il suo impegno anche nel sociale: è stato membro del consiglio direttivo di Valore D, l’associazione creata nel 2009 con il contribuito di McKinsey e altre aziende per sostenere la leadership femminile nel mondo delle imprese, ed è presidente di Generation Italy, la fondazione no profit costituita dalla società nel 2018 per favorire l’occupazione giovanile. Una realtà che, attraverso corsi di formazione gratuiti, ha contribuito negli anni a trovare un impiego a migliaia di giovani in Italia.

Talento e diversità

Altri temi cari a Giordano e a McKinsey sono la formazione dei talenti e la diversità, nella sua accezione più ampia: di genere, orientamento, provenienza e background accademico. La società, che ha dipendenti di oltre 140 nazionalità, è attenta alla creazione di competenze e investe ogni anno più di 800 milioni di dollari in percorsi per favorire l’apprendimento continuo e promuovere politiche a sostegno dell’inclusione. “Le nostre analisi – spiega Giordano – mostrano una correlazione tra diversità e creazione di valore quantificabile in un aumento del 25% delle possibilità di generare una redditività superiore alla media. È un tema che portiamo all’attenzione dei nostri clienti, cercando di dare noi per primi l’esempio. Nell’ultimo anno, in Italia, il 50% delle nuove assunzioni è rappresentato da donne e siamo arrivati a quasi il 40% del totale. Oltre il 30% sono laureati di prima generazione e abbiamo assunto da 35 università”.

Ed è su questi stessi temi (innovazione, sostenibilità, talenti e inclusione) che l’Europa, secondo Giordano, dovrà puntare per recuperare competitività e continuare a essere un motore di crescita nel mondo.

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