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Lifestyle

Così Roma vuole diventare la capitale della mixology italiana

Tre nuove aperture che lasciano il segno nel panorama della bar industry italiana: nell’ultimo mese Roma è stata al centro delle attenzioni di appassionati e professionisti del settore mixology.

Per prima cosa perché ha ospitato per la terza volta il Roma Bar Show, appuntamento internazionale che il 29 e 30 maggio ha riunito oltre 14mila persone al Palazzo dei Congressi dell’Eur, coinvolgendo 220 aziende e più di 2000 brand. Attraverso tasting, seminari di formazione e una Educational Academy, la capitale italiana è diventata il ritrovo di ospiti internazionali, provenienti dai locali presenti nella classifica dei World’s 50 Best Bars. Con una rete di eventi che hanno abbracciato tutta la città, i migliori cocktail bar romani hanno ospitato guest shift notturne e, con l’occasione, presentato le ultime novità.

Tra queste, tre nuove aperture che promettono di far parlare molto di sé, mantenendo viva l’attenzione sulla città di Roma. Un pasta bar immaginato da uno degli chef capitolini più celebri, un bar con performance live aperto fino a tarda notte e un cocktail bar con tasting room e pochi posti a sedere, dove aprire rare bottiglie vintage.

Nuove aperture a Roma, Nite Kong

 

Superare una tenda nera, accomodarsi sui divani dalle forme sinuose, sorseggiare un signature cocktail e osservare i video mapping sulle pareti scure sono i passaggi naturali per chi scopre per la prima volta il Nite Kong. Secondo locale dell’imprenditore e bartender Patrick Pistolesi e soci, poche vetrine più avanti del Drink Kong, questo cocktail bar aperto fino a tarda notte celebra le ore dell’oscurità in un’atmosfera immersiva. “La notte è viva. La città prende vita quando il sole tramonta e le stelle escono fuori a giocare. La notte è il tempo dei vivaci e degli entusiasti, un racconto di stupore e passione”, scrive Pistolesi nella prefazione del menu, invitando gli ospiti a lasciarsi andare, sperimentando le miscele realizzate dal pluripremiato bar manager Mattia Capezzuoli, oppure le bollicine francesi presenti tra l’ampia selezione della carta degli champagne.

Drink classici come il Negroni, lo Stinger e l’Adonis convivono con otto signature drink i cui nomi richiamano luci e ombre. Come Buio, a base di Campari, mezcal, vermouth di Torino, liquore al rabarbaro, agave e angostura, oppure Alba con bourbon, miso e funghi shiitake completato con bitters. In accompagnamento, lo chef di Drink Kong Francesco Coltella ha pensato piatti lussuriosi come i dumpling ripieni di aragosta o di Black Angus, il Patanegra, una selezione di ostriche e, per i più golosi, del cioccolato decorato con oro edibile. Sono solo trentadue gli ospiti che possono concedersi questi peccati di gola, prendendo posto in questo elegante night club, aperto a ridosso del fine settimana, dal giovedì alla domenica notte, con esibizioni di performer e dj set live. Indubbiamente una delle nuove aperture più interessanti a Roma.

Nite Kong – Via Giovanni Lanza, 111, Roma

Veleno Pasta Bar

 

    Luca Fanari e Luciano Monosilio

 

Voglia di uno spago di mezzanotte? Basta andare da Luciano Monosilio, sedersi al bancone di Veleno e ordinare un drink in accompagnamento. Lo chef conosciuto come il “re della carbonara”, ha infatti deciso di elevare il concetto di degustazione nel suo ristorante e pastificio urbano, Luciano Cucina Italiana, inaugurando un nuovo locale al piano inferiore. Si potrebbe definire un inner cocktail bar, con il suo bancone in ferro tirato a lucido dove si accomodano gli ospiti, sviluppato su un unico livello per osservare ogni movimento dei bartender.

Le nuances del verde e del viola richiamano un’ambientazione notturna, mentre il nome evoca pozioni magiche e misteriosi elisir di Venere. La drink list è studiata dal bar manager Luca Fanari mantenendo un dialogo continuo con la cucina per ridurre al minimo gli sprechi e impiegare fondi di caffè, pane raffermo, bucce di agrumi e rimanenze di vini, lavorati con tecniche contemporanee per estrarre e valorizzare ogni gusto.

Una vera e propria rinascita per numerosi ingredienti, che donano il proprio nome al cocktail di riferimento. Come Bread a base di vermouth rosso, Campari, liquore al rum e caffè, gin e pane oppure Parmesan, un milk wash con vodka, sherry e Parmigiano. In accompagnamento, si può scegliere dal menu del ristorante una varietà di antipasti come l’uovo bio con fonduta, crumble di pane e salsa bernese, la signature carbonara oppure la quaglia alla brace con lattuga, patate e purea di fave. Gli indecisi potranno lasciarsi consigliare dal giovane bar manager, dall’esperienza internazionale e vincitore della competition Patrón Perfectionist 2021.

Veleno – Piazza del Teatro di Pompeo, 18, Roma

Nuove aperture a Roma, Jerry Thomas Bar Room

    Antonio Parlapiano, Alessandro Procoli, Roberto Artusio, Leonardo Leuci

Solo sedici posti a sedere e un focus sulla proposta alla mescita di grandi distillati, vini e champagne: il concept del nuovo Jerry Thomas Bar Room nasce con l’obiettivo di riavvicinare le persone al bere di qualità. Con un soft opening durante il Roma Bar Show, l’ultimo locale nato dalle menti di Roberto Artusio, Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano e Alessandro Procoli ha portato a Trastevere una ventata di novità. Gli interni, che ricordano i lussuosi vagoni dell’Orient Express, sono opera dello studio di design di Andrea Corelli e Marco Bartolucci. Gli stessi che hanno disegnato anche il primo speakeasy di Roma, aperto 13 anni fa dai quattro soci per riportare in auge le miscele classiche che hanno segnato la storia della mixology mondiale, accessibile suonando il campanello e recitando una parola d’ordine.

Per trovare posto alla Bar Room, al contrario, basta prenotare sul sito, lasciarsi accogliere dal bar manager Gregory Camillò e prepararsi a vivere l’esperienza del Velier Tasting Club. In collaborazione con il distributore italiano, rare e pregiate bottiglie di rum sono messe a disposizione degli ospiti, per essere degustate al bicchiere nell’atmosfera intima del Jerry Thomas Bar Room, sottraendole così ai mercati speculativi dove raramente vengono aperte e apprezzate. Un modo per sdoganare il distillato di canna da zucchero, per troppo tempo considerato il fratello minore del whisky, raccontando la storia degli ultimi 40 anni dello spirito caraibico su cui Luca Gargano, presidente di Velier, ha svolto un incredibile lavoro di ricerca.

Jerry Thomas Bar Room – Via del Moro 10, Roma

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