Under 30

“Gli influencer saranno sempre di più”: l’under 30 che scommette sulla creator economy

Articolo tratto dal numero di luglio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Un buon investitore non si occupa solo dell’aspetto finanziario, ma si sporca le mani affiancando imprenditori e startupper in tante attività. Potremmo riassumere così il pensiero di Edoardo Gava, investment manager in Milano Investment Partners (Mip), una delle principali società di venture capital in Italia. Dopo una formazione come ingegnere, Gava ha lavorato a Milano per una multinazionale della consulenza, per poi essere selezionato dal Collège des Ingénieurs di Parigi per un mba focalizzato su innovazione e imprenditoria.

È ancora nell’associazione degli ex studenti del suo mba in qualità di presidente e membro del consiglio e nel 2022 è stato co-presidente e organizzatore dell’evento Choices for change, purpose to lead di Fondazione Nova, che ha visto come ospiti John Elkann (Exor), Claudia Parzani (Borsa Italiana e Linklaters), Pietro Sella (Banca Sella) e Domenico Siniscalco (Morgan Stanley). In Mip segue tutte le attività dei fondi dell’ambito consumer, dallo scouting di nuove opportunità di investimento alla gestione delle partecipate in portafoglio, con i conseguenti investimenti di follow-on, dal fund modelling alle simulazioni di exit.

Tra le operazioni che ha seguito per Mip c’è quella di Exottica, una travel tech spagnola che si occupa di creare, attraverso tecnologia e automazione, pacchetti standardizzati di viaggi per utenti con alta capacità di spesa. “Questa startup risolve un problema importante per clienti con grande disponibilità economica”, spiega. “Non vuole sostituire il mercato delle agenzie: nel futuro la sua tecnologia sarà messa a disposizione delle agenzie stesse. L’esperienza di confrontarmi con un ceo dalle grandi capacità manageriali è stata preziosa. Altrettanto interessante è stato contribuire alla sua espansione sul mercato internazionale, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada, da cui oggi arriva la maggior parte del fatturato”.

Gava ha poi investito in prima persona in Smartpricing, startup che sta creando il tech stack per piccoli e medi hotel. “È stato uno dei progetti più entusiasmanti come angel investor, soprattutto per la parte operativa. Ho lavorato per loro nelle notti e nei weekend”. Proprio il settore dei viaggi e dell’ospitalità, secondo Gava, potrebbe essere uno dei più interessanti per il venture capital nei prossimi anni: insieme al cibo, alla moda e alla manifattura, è uno dei cardini dell’economia italiana, ma è ancora poco digitalizzato. Un grande aiuto potrebbe arrivare dalla democratizzazione di tecnologie come l’intelligenza artificiale.

Da appassionato di videogame, con i quali passa buona parte del tempo libero, Gava crede molto anche in quell’ambito: “L’Ia generativa, di cui Midjourney rappresenta un esempio, permetterà di rendere molto più semplice creare giochi avvincenti e innovativi, anche per team con budget ridotti. A ciò aggiungiamo che la comunità di videogiocatori cresce di anno in anno ed è sempre più trasversale: comprende uomini, donne, bambini e adulti”. Gava scommette anche sulla creator economy: gli influencer saranno sempre di più e bisognerà capire quali piattaforme permetteranno loro di lavorare meglio, facilitando la fruizione e la condivisione da parte degli utenti e favorendo la monetizzazione.

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