Federica Minozzi, ceo di Iris Ceramica Group
Design

Dallo stabilimento a idrogeno verde alla parità di genere in azienda: i progetti di Iris Ceramica Group sulla sostenibilità

Articolo tratto dal numero di novembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Vocazione all’innovazione e forte impegno nella sostenibilità ambientale. Iris Ceramica Group ha saputo imporsi come realtà di riferimento nella produzione di superfici naturali in ceramica per il mercato di alta gamma, arrivando a raggiungere un fatturato di 550 milioni di euro. Un successo che affonda le radici in una storia familiare forte di valori e di saper fare, ma soprattutto di visione. La stessa che ha portato Iris Ceramica Group a ideare e mettere in cantiere la H2 Factory, primo stabilimento produttivo al mondo alimentato a idrogeno verde nel settore ceramico, e a sviluppare tecnologie che stanno reingegnerizzando la ceramica. A parlarne è Federica Minozzi, ceo del gruppo.

Qual è lo stato di salute dell’industria ceramica italiana?

Ci troviamo davanti a grandi sfide, che occorre trasformare in opportunità: investire in sostenibilità ormai non è più solo una scommessa, ma una certezza che porterà un ritorno importante nel breve periodo. In ogni caso, le difficoltà congiunturali non hanno mai fermato la tenacia, l’ottimismo e la leadership globale del made in Italy. Di certo non lo faranno ora.

Quando la sostenibilità è diventata un vostro valore chiave?

Si tratta di un valore intrinseco nel nostro dna: erano gli anni ’60 quando mio padre Romano Minozzi, presidente e fondatore del gruppo, ha coniato l’equazione ‘economia = ecologia’, manifesto di una visione imprenditoriale rivoluzionaria. Da oltre mezzo secolo siamo ecopreneur (imprenditori che costruiscono aziende rispettando l’ambiente, ndr), adottando soluzioni per il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente. 

Fino ad arrivare alla H2 Factory.

Esattamente. La H2 Factory, il nostro nuovo stabilimento produttivo a Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, verrà alimentato a idrogeno verde prodotto con un sistema all’avanguardia realizzato su misura in partnership con Edison Next. La fabbrica produrrà ampie lastre in ceramica 4D. Si tratta di superfici a ‘tutta massa’ dove la quarta dimensione è data dalla sostenibilità. Un caso di studio internazionale, in quanto apripista per un nuovo standard manifatturiero per l’industria ceramica. 

All’ultima fiera Cersaie avete anche presentato lo stand Planet-Friendly, completamente riciclabile. 

Il nostro stand Planet-Friendly è un progetto circolare e riutilizzabile. Un obiettivo raggiunto insieme a Henoto, società specializzata in allestimenti fieristici sostenibili. Le lastre ceramiche e i materiali strutturali utilizzati per costruirlo verranno recuperati al 100%, con un approccio circolare reso possibile dall’impiego del sistema innovativo di posa magnetica a secco Attract. Sviluppato dalla nostra business unit Granitech, è un esempio concreto del potere della progettazione consapevole, in linea con i nostri valori esg: una tecnologia brevettata che apre nuove prospettive di riuso alla ceramica.

Sostenibilità anche sociale: dal 2022, siete l’azienda del settore ceramico dove le donne sono più felici di lavorare secondo l’indagine Italy’s Best Employers for Women.

Valorizziamo le nostre dipendenti coinvolgendole nella creazione di valori, ideali e visioni aziendali, ma più in generale valorizziamo le persone in quanto tali. Promuoviamo l’inclusione e cerchiamo di mettere al centro le persone con la loro unicità, dando loro l’opportunità di esprimere le proprie potenzialità. In quest’ottica, grande soddisfazione è arrivata dal Corporate Heritage Awards – nella categoria Narrazione per il sociale – con Quarto Fuoco, progetto inclusivo di decoro ceramico studiato insieme ad Anffas. La Fondazione Iris Ceramica Group ha messo a disposizione materie prime e personale tecnico, trasmettendo l’arte della lavorazione ceramica, a conferma dell’impegno del nostro ente no profit tramite azioni concrete, volte non solo a tutelare l’ambiente, ma anche a creare valore sociale.

Il tema del gender gap sembra starle molto a cuore. Qual è la sua filosofia di leadership?

Ci sono voluti tempo ed esperienza sul campo per trovare il mio stile manageriale in un settore molto maschile. La mia è una leadership di squadra, caratterizzata da condivisione, trasparenza e collaborazione, che mette in campo grande impegno nella parità di genere. Ottenuta recentemente, è una conquista che va preservata con una prassi ben definita. 

 Qual è l’obiettivo che oggi le preme di più raggiungere?

Stiamo provando a diffondere una nuova cultura industriale della ceramica, materiale naturale tra i più nobili e performanti. Il nostro impegno è quello di migliorare la qualità della vita attraverso la ceramica, e per farlo vogliamo reingegnerizzarla per alimentare l’interazione tra le persone e l’ambiente. Per noi ogni innovazione ha una matrice culturale. 

A proposito di innovazione, ci può parlare dell’investimento di Iris Ceramica Group negli Stati Uniti?

Con Stonepeak Ceramics, principale produttore statunitense di superfici ceramiche di fascia alta e parte del gruppo dal 2005, abbiamo avviato una serie di investimenti strategici. Si tratta di un capitale da 10 milioni di dollari che copre tutti gli aspetti delle tecnologie di produzione del nostro stabilimento in Tennessee. Un ammodernamento multi-fase che dovrebbe concludersi alla fine di dicembre.

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