Shape Next Summit
Food & Beverage

Shape Next Summit: cresce il consumo fuori casa già a 50,7 miliardi di euro e il valore dell’experience

Appetite for Disruption è tornato il 28 novembre con il secondo appuntamento interamente dedicato all’innovazione nei settori del food, food retail e food tech, Shape Next Summit. Un evento che mira a riflettere sulla crescita dell’industria e lo sviluppo di nuovi modelli di business, ma anche e soprattutto un’occasione di confronto per startup e potenziali investitori.

Un’occasione per crescere: Shape Next Summit

Si è da poco concluso il secondo appuntamento di Appetite for Disruption dedicato alle innovazioni nei settori del food, food tech e food retail presso Palazzo Castiglioni, sede di Confcommercio Milano, situato in Corso Venezia, a Milano. Shape Next Summit ha accolto lo scorso martedì 28 novembre una folla curiosa di giovani startup, investitori e appassionati del settore con lo scopo di discutere dei cambiamenti e degli scenari futuri che vedranno coinvolti aziende, clienti e fornitori del settore alimentare e ristorativo: “L’evento è stato un successo sia in presenze che di energia percepita. Non sono mancate interazioni, complicità e passione nel raccontare i propri percorsi professionali sul palco”, ci racconta Fiorenza Lipparini, direttrice generale di Milano&Partners e moderatrice del panel Investment Ecosystem.

Sono stati diversi gli interventi rilevanti che hanno evidenziato durante lo svolgimento dei panel l’importanza del settore food per l’economia italiana: “Si tende spesso a sottovalutare il peso economico di questo settore, ricordato quasi sempre per i suoi valori culturali. Dopo la crisi sanitaria da Covid-19, però, abbiamo compreso quanto fosse necessario spostare la nostra attenzione e dedicarvi più tempo e risorse”, ci racconta Roberto Calugi, direttore generale Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

Cresce il segmento dei Foodies

Non è un caso se durante la pandemia e le sue relative restrizioni, abbiamo visto mutare in modo repentino modalità di consumo, disponibilità economiche e soprattutto abitudini d’acquisto; uno scenario che se da un lato ha destato la preoccupazione di attività già in essere, dall’altro ha permesso ad aziende e startup di progettare nuovi sistemi di affiliazione e acquisto.

Come si evince anche dalla crescita del segmento Foodies, i cosiddetti appassionati di esperienze gastronomiche, che dall’acquisto spasmodico di lievito di birra durante il lockdown è passato dritto alla scelta di bar e ristoranti sempre nuovi attraverso l’uso di dispositivi digitali e app. Trend analizzato da Circana, istituto di ricerca di mercato, che ha anche sottolineato come la componente esperienziale continuerà nei prossimi mesi a spingere sempre di più i consumatori fuori casa. Solo nel periodo gennaio-settembre sono stati stimati 50,7 miliardi di euro di consumi fuori casa. Uno scenario che sposterà di conseguenza il focus delle aziende food su aspetti quali innovation e convenience per il nuovo anno.

Il valore dell’esperienza

Così, in un quadro economico fortemente influenzato dalla crescita di innovazioni tecnologiche, si riflette su quali siano le componenti che oggi possono creare valore nel mondo dell’offerta food: “Ritengo ci sia un’opportunità enorme nel mercato del Food Service italiano: al di là della competenza gastronomica, esiste un approccio ingegneristico ancora inespresso che disegnerà nuove user experience e organizzazioni più agili e sostenibili soprattutto nel fast e casual dining. Formule nuove per sostenere la crescita economica dei prossimi anni e con essa la crescente necessità di mangiare fuori”, ci racconta Domingo Iudice, chairman e co-founder di Pescaria che ha, inoltre,  comunicato il completamento dell’acquisizione del 100% del brand tramite la società Brainpull.

E perché non partire proprio dalla struttura interna di una startup, valore imprescindibile per la ricerca di investitori e il successo: “Qui entrano in gioco tra i diversi criteri di valutazione le competenze, che fanno di un founder team un punto di forza e di esperienza. È importante, inoltre, anche l’eterogeneità del gruppo e, quindi, una solida composizione lungo le funzioni da svolgere”, ci racconta Dario Giudici, founder & ceo di Mamacrowd, piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding.

Infine, spicca il nuovo round di finanziamento da 12,5 milioni di Soplaya, annunciato da Mauro Germani, mirato a rivoluzionare e digitalizzare l’approvvigionamento digitale dei ristoranti che porta il totale finora raccolto a 16 milioni.

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