Leonardo Maria Del Vecchio
Food & Beverage

Il miliardario Leonardo Maria Del Vecchio punta sulla ristorazione: aperti tre locali in un anno

Dagli occhiali alla ristorazione: forse è ancora presto per sapere se diventerà un impero, come ormai da tempo lo è l’azienda di famiglia, ma non c’è dubbio che per Leonardo Maria del Vecchio – quarto figlio dell’ex patron di Luxottica scomparso lo scorso anno – quello dei ristoranti sia ben più di un divertissement o una scelta dettata dalla volontà di diversificazione del business.

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La scelta di Brera

Già, perché in appena 14 mesi la sua Triple Sea Food (di cui Del Vecchio jr controlla il 78% tramite la holding Lmdv Capital) ha aperto tre locali in zona Brera, nel cuore del centro storico di Milano. Prima è toccato a Vesta, poi a Casa Fiori Chiari, adesso alla Trattoria del Ciumbia. Con l’ingresso in società di Leonardo Maria del Vecchio, classe ’95 – già chief strategy officer per l’azienda di famiglia ed amministratore delegato della Salmoiraghi e Viganò –  la Triple Sea Food ha iniziato un percorso di aperture a ritmo serrato. L’obiettivo è un fatturato complessivo di 16 milioni di euro. Il primo passo è stato, nel settembre 2022, l’apertura del ristorante di pesce Vesta. Poi, nell’aprile di quest’anno, è arrivato il bis con l’inaugurazione di Casa Fiori Chiari, a pochi metri di distanza.

Ora tocca al terzo locale a Brera, con la Trattoria del Ciumbia, anch’esso a meno di 150 metri dagli altri. “Il fatturato dei primi due ristoranti”, ha sottolineato Marco Talarico, ceo di Lmdv Capital, “supera il milione di euro al mese, in proporzione uno dei più alti del settore in Italia. Casa Fiori Chiari raggiungerà il break-even ancor prima che sia passato un anno dall’inaugurazione, il Vesta invece entro due anni”. Perché proprio Brera? La scelta di aprire in uno dei quartieri più lussuosi di Milano non è affatto casuale: uno degli obiettivi della Triple Sea Food è infatti quello di trasformare la zona (dove già si trovano locali come l’internazionale Hekfanchai) in un distretto dell’alta ristorazione.

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Gli obiettivi della Triple Sea Food

Non a caso, i tre ristoranti sono collegati da un unico laboratorio che funge sia da centrale di acquisto che da struttura specializzata per pasticceria e pulizia del pesce fresco. Ma non c’è il rischio di una cannibalizzazione? “La nostra scommessa”, ha spiegato Davide Ciancio, ceo di Triple Sea Food, “è stato far capire che tre ristoranti affiancati di alto livello non si sarebbero fatti concorrenza, ma avrebbero allargato il mercato creando un distretto capace di attirare il nostro target e fissarsi nell’immaginario, un po’ come hanno fatto altri settori in città, a partire dalla moda”.

E se per Milano tre ristoranti in simbiosi sono sufficienti, l’orizzonte di Leonardo Del Vecchio jr nel campo della ristorazione si sposta altrove: la società ha annunciato infatti l’apertura di altri due ristoranti in altrettante città italiane, ancora top secret, cui dovrebbero seguire nuovi locali in località turistiche italiane e all’estero.

La dedica al padre

Per l’impero Del Vecchio, l’iniziativa nel settore ristorativo non è una novità assoluta: sua madre Nicoletta Zampillo, seconda moglie del fondatore di Luxottica, controlla infatti il 10% nella Kuiri Lab, una startup che si occupa di kitchen sharing, ossia cucine in affitto per preparare pasti da consegnare a domicilio. La società è già attiva a Milano in tre location (via Melchiorre Gioia, via California e via Plinio) e punta ad aprirne 60 in tutta Italia nel giro di un paio d’anni.

Ma se consideriamo la ristorazione tout court, Leonardo Maria è al debutto vero e proprio: un pensiero lo manda al padre Leonardo, venuto a mancare poche settimane prima dell’apertura del primo ristorante a Milano. “Avrei voluto fargli una sorpresa”, ha rivelato a Repubblica il quartogenito del fondatore di Luxottica, “facendogli trovare in tavola il suo piatto preferito: la pasta con le vongole. In casa nostra c’è sempre stato amore per il buon cibo, ancorché semplice come ad esempio il budino di riso che mio padre consumava a colazione”.

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