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L’Oxfam: “Tassare i super-ricchi del 5% cancellerebbe la fame nel mondo”

Una tassa del 5% sui super ricchi dei paesi del G20 potrebbe raccogliere circa 1.500 miliardi di dollari all’anno. Questo sarebbe sufficiente per porre fine alla fame nel mondo, aiutare i paesi a basso e medio reddito ad adattarsi ai cambiamenti climatici e fare in modo che il mondo raggiunga gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. E avanzerebbero comunque più di 546 miliardi di dollari da investire in servizi e politiche pubbliche per contrastare le disuguaglianze. Questo quanto emerge da uno studio pubblicato da Oxfam.

Tassare i super ricchi

Dal report emerge che meno di otto centesimi per ogni dollaro raccolto in entrate fiscali nei paesi del G20 provengono dalle tasse sulla ricchezza. In confronto, più di 32 centesimi per ogni dollaro vengono raccolti dalle tasse su beni e servizi. Le tasse su molti beni di prima necessità, come il cibo, gravano per lo più sulle famiglie a basso reddito.

“In un paese dopo l’altro, la guerra all’equa tassazione ha coinciso con una guerra alla democrazia, mettendo più denaro e potere nelle mani di una piccola élite che alimenta la disuguaglianza. Mentre i ministri delle Finanze delle più grandi economie del mondo si riuniscono questa settimana: riusciranno a rivendicare le loro democrazie tassando i super-ricchi?”, ha affermato Katia Maia, direttrice esecutiva di Oxfam Brasile.

I paesi del G20 ospitano quasi quattro miliardari su cinque a livello mondiale. In paesi come Brasile, Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, i super-ricchi pagano un’aliquota fiscale inferiore a quella del lavoratore medio. Il Brasile vuole stringere il primo accordo globale sulla tassazione dei super ricchi per ridurre la disuguaglianza globale. E secondo un recente sondaggio, tre quarti dei miliardari sono favorevoli a tasse più elevate sulla ricchezza. Oltre la metà di loro ritiene che la ricchezza estrema sia una “minaccia estrema”.

La lettera

Il 17 gennaio, in occasione del World Economic Forum, 250 miliardari e multimilionari hanno chiesto di introdurre tasse patrimoniali “affinché i super-ricchi possano contribuire a pagare migliori servizi pubblici”. In una lettera pubblicata dal Guardian, hanno chiesto di essere tassati: “La nostra richiesta è semplice: vi chiediamo di tassare noi, i più ricchi della società. Ciò non modificherà radicalmente il nostro tenore di vita, nè priverà i nostri figli, nè danneggerà la crescita economica delle nostre nazioni.  Ma trasformerà la ricchezza privata estrema e improduttiva in un investimento per il nostro futuro democratico comune”.

Già nel 2022 un gruppo di 102 paperoni, capitanato da Abigail Disney, aveva firmato un appello chiedendo di essere tassati di più: “Mentre il mondo ha sofferto in questi due anni, molti di noi possono dire di aver visto aumentare la loro ricchezza durante la pandemia. Pochi di noi, forse nessuno, può invece dire onestamente di aver pagato il giusto di tasse”.

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