IACOPO DE FRANCISCO AD BANCA CF+
Leader

Chi è Iacopo De Francisco, il manager bresciano alla guida di Banca Cf+

Articolo tratto dal numero di aprile 2024 di Forbes Italia. Abbonati

Bresciano di origine, ma milanese di adozione, della sua città natale apprezza la concretezza che applica nella vita lavorativa, ma non solo. Come nel trekking, sua grande passione, che lo porta in giro per il mondo a diretto contatto con la natura e gli ambienti più estremi, dai deserti dell’Oman e del Sahara alle montagne dell’Himalaya e della Bolivia, dove ama condurre famiglia e amici. Con oltre 25 anni di esperienza in ambito corporate e retail banking e nella consulenza strategica, oggi Iacopo De Francisco è amministratore delegato di Banca Cf+.

Laureato in economia aziendale all’Università Bocconi di Milano, dopo aver concluso il dottorato di ricerca ha iniziato la propria carriera in Credito Emiliano, dove è stato condirettore generale e responsabile del retail banking. Dal 2002 al 2011 è stato partner di McKinsey, assistendo grandi gruppi bancari nazionali e internazionali in progetti di trasformazione e performance enhancement. Dal 2012 ha rivestito il ruolo di chief commercial officer alla Banca Popolare di Milano e poi di vicedirettore generale vicario e chief business officer in Banca Popolare di Vicenza. Prima di far parte di Banca Cf+, dal 2017 è stato direttore generale di Credito Fondiario, dove si è occupato anche del processo di diversificazione dell’attività dell’istituto.

La struttura di Banca Cf+

Fondato nel 1898, Credito Fondiario è diventato, grazie alla direzione strategica di De Francisco, leader nel credit management in Italia, dove ha operato come debt purchaser, con l’acquisto di non performing loan (npl) e unlikely to pay (utp), e come debt servicer per la gestione e recupero di crediti deteriorati. Questo modello di business è stato innovativo per il mercato italiano, adattando quello dei grandi player internazionali che operano nel settore del credit management. In un mercato domestico che negli anni è stato caratterizzato dall’esigenza delle banche di ridurre il peso dei crediti deteriorati sui loro bilanci, Credito Fondiario ha partecipato con diversi ruoli, grazie a un modello di business flessibile, a tutte le grandi ristrutturazioni e processi di salvataggio in Italia. Tra le principali, la più grande cessione di crediti mai realizzata al mondo, quella del Monte dei Paschi di Siena, le cartolarizzazioni dei crediti deteriorati delle banche venete (Vicenza, Veneto), l’operazione di salvataggio avvenuta tramite cessione dei crediti deteriorati per le cosiddette good bank (Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, Cr Ferrara) e varie operazioni di disinvestimento di npl e/o utp realizzate da Banca Carige e Credito Valtellinese.

Nel 2021 c’è stata un’articolata riorganizzazione societaria di Credito Fondiario, che ha portato allo spin off delle attività di gestione e investimento in crediti deteriorati, confluite in Gardant. Poi, a inizio 2022, dall’esperienza di Credito Fondiario è nata Banca Cf+, un nuovo gruppo bancario al servizio delle imprese, alla cui guida è stato confermato De Francisco, come amministratore delegato e direttore generale. La nuova realtà si posiziona come challenger bank tecnologicamente evoluta, specializzata in soluzioni di finanziamento alle imprese in situazioni performing o re-performing. Con oltre 125 anni di attività nel settore del credito, Banca Cf+ si è proposta come partner specializzato per le aziende italiane, per costruire una banca innovativa, tecnologica, solida e flessibile in grado di diventare rapidamente un benchmark di mercato. Oggi si focalizza principalmente su tre soluzioni di credito – financing, factoring e acquisto di crediti fiscali -, rivolgendosi sia a imprese in situazione economico-patrimoniale complessa, sia a quelle in situazione economico-patrimoniale positiva, cui mette a disposizione soluzioni di finanziamenti a breve e medio-lungo termine. Accanto agli strumenti per l’impresa, Banca Cf+ offre alla clientela privata conti deposito con scadenze da 12 a 60 mesi, una linea svincolabile e una non svincolabile.

In cifre

Sotto la guida di De Francisco, Banca Cf+ ha intrapreso un percorso di crescita che l’ha portata nel 2023 a raddoppiare sia l’attivo che il ricavo netto rispetto al 2022. Finora la banca ha erogato finanziamenti per quasi 2 miliardi di euro, deliberando, nel business del financing, più di 500 milioni di euro lo scorso anno, in crescita del 40% rispetto al precedente. A seguito dell’operazione di acquisto di un ramo d’azienda della fintech Credimi, oggi Cf+ sta per lanciare la propria proposta di digital lending, che permetterà alle società di capitali di richiedere un finanziamento in pochi minuti, ricevere una risposta sulla finanziabilità in tre giorni e vedersi erogata la somma in meno di un mese. L’obiettivo è erogare 1 miliardo di euro nei prossimi tre anni.

Nel business del factoring la banca ha fatto registrare lo scorso anno un turnover di oltre 400 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto al 2022, mentre sul fronte dei crediti fiscali gli acquisti nel 2022 sono stati superiori a 180 milioni di euro. Alla crescita dei numeri di Banca Cf+ si accompagna anche quella dello staff – oggi 200 persone circa, con un incremento del 25% rispetto allo scorso anno – che ha spinto l’istituto di credito a lanciare un piano di welfare strutturato, perché per le sfide future occorre un team forte e motivato. Ne è convinto De Francisco, che ha scelto di puntare al benessere delle persone per costruire un ambiente con un clima positivo, permettendo a Banca Cf+ di attrarre e mantenere i migliori talenti.

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