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Mercedes cancella lo sviluppo della piattaforma per le elettriche di lusso

L’elettrico di lusso si è arenato. Molti costruttori nel mondo stanno facendo un passo indietro, rallentando la velocità della transizione verso l’elettrico per via della scarsa domanda. Il più recente in ordine di tempo è Mercedes, che ha messo in modalità stand-by lo sviluppo della piattaforma per le vetture a batteria particolarmente costose, dedicate a un’élite. La quale preferisce ancora, almeno per il momento, supercar termiche o, al massimo, ibride. Pertanto niente base Mb.ea-large, architettura al posto dell’attuale Eva delle Eqe ed Eqs. La casa della stella punterà all’evoluzione Eva2, continuando a concepire e produrre motori e modelli termici (talvolta elettrificati) oltre il 2030.

I capisaldi della casa tedesca

Un normale riposizionamento, un cambio di strategia senza sussulti, per il segmento superiore. Comunque un passo in più, un salto di qualità futuro per le celle della batteria (oggi Catl) e per l’ossatura elettrica: da 400 volt a 800 volt. Potenza ed efficienza saranno sempre i capisaldi del marchio tedesco, attento a valutare i mutamenti degli scenari. Così da risparmiare fra i quattro e i sei miliardi di euro, compreso l’adeguamento delle linee produttive.

Cambiamenti più graduali

Sì ai motori a benzina nel futuro e al tipico diesel elettrificato Mercedes, con l’intento di raggiungere entro il 2030 un mix di consegne al 50% con ibride plug-in e full electric, contro l’attuale 20%. Incideranno anche la diffusione a livello globale delle colonnine di ricarica, la capillarità dell’infrastruttura, e la rapidità di rifornimento alla stazione. “Il ritmo della trasformazione è determinato dalle condizioni del mercato e dai desideri dei nostri clienti”, ha detto l’amministratore delegato Ola Källenius.

Ma a Stoccarda sono da sempre abituati al luxury miscelato con le prestazioni: confermati i piani di sviluppo della piattaforma Mb.Amg per un’elettrica granturismo quattro porte nel 2025 col carattere ultra sportivo.

(Foto: Shutterstock)

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