Grande novità nel mondo del beverage italiano. Il miliardario italiano Leonardo Maria Del Vecchio, ha annunciato l’acquisizione, tramite il suo family office (LMDV Capital), del 72,5% della Società Acqua e Terme Fiuggi. “Siamo onorati e impegnati sin da subito a rinnovare e dare nuovo impulso al marchio Fiuggi, rafforzandone il posizionamento e la competitività sia a livello nazionale che internazionale”, dichiara Del Vecchio, che aggiunge: “Si tratta di un investimento strategico volto a rivalorizzare un marchio italiano con quasi otto secoli di storia e scrivere una nuova pagina nella storia di un’eccellenza italiana”.
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Leonardo Maria Del Vecchio e l’Acqua Fiuggi
Il marchio Fiuggi, come specificato da Del Vecchio, non rappresenta solamente “un prodotto di alta qualità, ma anche un patrimonio culturale e storico del Made in Italy: un pilastro imprescindibile su cui si fonda la strategia di LMDV Capital e che supportiamo in tutte le sue forme”. L’investimento, come spiegato dal miliardario italiano, mira a “coinvolgere attivamente la comunità locale che è il cuore pulsante di questa azienda, rispettando un altro dei valori fondanti del family office: mettere le persone al centro dei nostri progetti”.
Entrando nel merito dell’operazione, il piano di Del Vecchio per Acqua Fiuggi si articola lungo due direttive. A livello nazionale “vogliamo ridare vigore e il footprint commerciale che merita ad un marchio di qualità che, oltre a soddisfare un bisogno primario del consumatore, offre indubbie proprietà benefiche e depurative per lo stesso”. Mente, a livello internazionale, “pur vantando già di una distribuzione di tutto rispetto, puntiamo a incrementare la nostra presenza nei segmenti premium water in mercati come Nord America e Medio Oriente”. Cosi da “cogliere e guidare questa opportunità di mercato e riportare il marchio Fiuggi ai livelli che merita”.
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I numeri del mercato
Partendo dal presupposto che in Italia vengono confezionati quasi 17 miliardi di litri di acqua, di cui quasi 15 destinati al mercato interno con un giro d’affari superiore ai 3 miliardi di euro e con tassi di crescita quasi in double digit, il mercato globale dell’acqua da bere è destinato a raggiungere un giro d’affari superiore ai 400 miliardi di dollari nel 2026.
Alla base della crescita del settore c’è soprattutto una maggiore attenzione alla salute nel mondo. In Nord America, in particolare, sempre più persone iniziano a preferire l’acqua alle bevande zuccherate. Nel panorama dell’Asia Pacifica, inoltre, è cresciuta la consapevolezza sulle malattie che si rischiano bevendo acqua non controllata. In questo scenario l’Italia è posizionata particolarmente bene per cogliere un trend di crescita: il nostro Paese è infatti il secondo maggiore esportatore globale di acque destinate al consumo con vendite all’estero aumentate di più del 100% dal 2010 che rendono l’acqua il secondo prodotto alimentare italiano.
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